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S P E C I

A L E

OTTOBRE 2015

AUTOMAZIONE OGGI 385

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L

e sostanze ossidanti quali ipoclorito, biossido di cloro,

acido peracetico, vengono utilizzate in più fasi della

lavorazione di verdura e frutta come nelle acque di

trasporto dei prodotti, per contenere la quantità di mi-

crorganismi sulla superficie del prodotto e per ridurre

di conseguenza la contaminazione dell’impianto; nelle acque di

lavaggio per garantire una buona riduzione dei microrganismi sui

prodotti; nella preparazione dei contenitori per succhi di frutta e

conserve varie, che devono essere sterilizzati prima del riempi-

mento. Una fase fondamentale della sterilizzazione è il lavaggio

con acqua addizionata di disinfettante, alla quale segue poi il ri-

sciacquo con acqua sterile al fine di portare la concentrazione di

disinfettante nel poco liquido residuo che rimane nei contenitori

al di sotto del valore prestabilito. E ancora nelle acque di raffred-

damento di conserve, lattine e altro, per evitare eventuali inoculi

batterici nell’alimento e per prevenire sviluppi massicci di colonie

batteriche nel caso di rottura di un contenitore. Il disinfettante

previene inoltre il fenomeno del biofouling sulle strutture, ridu-

cendone le necessità di manutenzione.

Controllo e analisi

Il controllo della quantità di disinfettante aggiunto all’acqua,

qualunque esso sia, è estremamente importante perché un

dosaggio eccessivo può conferire odori e sapori sgradevoli al

prodotto o addirittura causare la formazione di sostanze nocive,

mentre un dosaggio insufficiente non garantisce la disinfezione.

L’analisi dei disinfettanti ha quindi un ruolo fondamentale: per

questo è essenziale selezionare un analizzatore specifico per il

disinfettante in uso che possa garantire elevata precisione, sensi-

bilità e stabilità nel tempo. Un altro requisito fondamentale è che

l’analizzatore abbia ridotte necessità di manutenzione.

La misura del cloro (e di altri ossidanti) alle alte concentrazioni

risulta difficoltosa in quanto la soluzione di misura è particolar-

mente reattiva.

Ad esempio nelle celle con autopulizia a spazzola, le spazzole

vengono aggredite dall’ossidante e consumate in tempi piutto-

sto brevi. Nei sistemi di misura rame-oro gli elettrodi di rame si

consumano rapidamente con conseguente perdita di linearità e

generazione di un rumore di fondo e di una considerevole deriva

dello zero e della misura. È inoltre necessario che la geometria di

cella (in particolare la forma e le dimensioni degli elettrodi) sia

opportunamente studiata.

Le misure a basse e bassissime concentrazioni devono essere

caratterizzate da alta selettività e buona sensibilità e soprattutto

devono dimostrare assenza sia di rumore di fondo sia di deriva

nel tempo. Per le misure di cloro e altri ossidanti alle basse con-

CLR è in grado

di controllare disinfettanti

e riducenti nella lavorazione

di frutta e verdura

Disinfettare sì, ma

come?

Lidia Gilardoni

Foto tratta da www.freerangestock.com