OTTOBRE 2015
AUTOMAZIONE OGGI 385
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AO
WIRELESS
I
oT può avere diversi significati a seconda delle persone, ma
ci sono alcuni elementi fondamentali comuni a tutte le ap-
plicazioni: uno o più sensori, un processore applicativo, una
connessione a Internet, di solito tramite uno o più protocolli
wireless, e l’analisi dei dati dei computer nel cloud. Una diffe-
renza tra l’m2me l’IoT è che la seconda include funzioni di analisi dei
dati, i quali possono talvolta provenire da vari sistemi di proprietà
di diverse aziende. Quando le ‘cose’ sono mobili, ad esempio in un
camion o in un’auto, può essere necessario determinarne la posi-
zione tramite sistemi di posizionamento globale satellitare (Gnss)
o, per una maggiore precisione, una combinazione di dati da Gnss,
reti cellulari, hotspot wi-fi e persino sensori di velocità delle ruote,
quelli, per intenderci, che vengono usati nel Dead Reckoning per
tracciare la posizione di un veicolo quando è fuori dal campo d’a-
zione del Gnss, ad esempio, in una galleria. Quando grandi volumi
di dati vengono aggregati damolti nodi di sensori, è possibile utiliz-
zare database e strumenti di analisi complessi, presenti su potenti
computer all’interno del cloud, per fornire servizi di informazioni ai
clienti. Poiché il Bluetooth è ormai onnipresente su smartphone, ta-
blet e notebook, rappresenta spesso il primo anello della catena di
connettività che dai sensori porta fino a Internet. L’anello successivo
può essere una rete cablata, un gateway wi-fi o un collegamento
radio cellulare. Il Bluetooth a bassa energia, detto comunemente
Bluetooth Smart, è l’elemento fondamentale di molte applicazioni
IoT, grazie al consumo di energia molto più basso (in alcune appli-
cazioni addirittura 100 volte meno) e alla minore latenza rispetto al
Classic Bluetooth. Questi vantaggi, tuttavia, sono ottenuti a scapito
della velocità di trasmissione dati massima. Molti sensori non pro-
duconomolti dati, di conseguenza i 100 Kbps di velocità applicativa
del Bluetooth Smart rispetto ai 2,1 Mbps di velocità lorda (1,5 Mbps
netta) del Classic Bluetooth v2.1 con Enhanced Data Rate (EDR) è
perfettamente adeguata. Ad esempio, i contatori di consumo e i mi-
suratori della frequenza cardiaca richiedono una larghezza di banda
minima per fornire i dati, mentre assolvono alle rispettive funzioni.
Un altro vantaggio del Bluetooth Smart rispetto al Classic Bluetooth
è lamaggiore sicurezza dei dati, dato che utilizza la crittografia AES-
128, detta talvolta sicurezza a livello di banco. Questo è un fattore
molto importante, se i collegamenti wireless vengono utilizzati per
l’invio di dati sensibili che potrebbero essere intercettati, come ad
esempio i dati medici di una persona.
L’anello successivo della catena di connettività Internet è general-
mente il Classic Bluetooth, il wi-fi o un collegamento radio cellulare.
Il wi-fi offre una larghezza di bandamolto superiore rispetto al Blue-
tooth, fino a un massimo teorico di 600 Mbps con 802.11n, mentre
Tony Milbourn*
La straordinaria crescita della Internet of Things (IoT) è da tempo
ampiamente pubblicizzata. Molti media si sono concentrati su applicazioni
di consumo piuttosto banali, come ad esempio lo spazzolino da denti
collegato allo smartphone. Nulla di ‘davvero importante’. Ci proviamo ora
con esempi di applicazioni che miglioreranno le nostre vite aumentando
sicurezza, produttività, comodità o tutti questi fattori insieme
Come i moduli
wireless danno vita
alla Internet of Things
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