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LUGLIO-AGOSTO 2015

Automazione Oggi 383

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di flessibilità, agilità ed efficienza economica. Non stupisce per-

tanto che le soluzioni cloud siano riuscite ad affermarsi tanto

rapidamente. Offrendo applicazioni e risorse di elaborazione

e archiviazione attraverso Internet e reti private, le tecnologie

cloud aprono la strada a nuove opportunità per l’erogazione e

l’utilizzo dei servizi IT. Inoltre, poiché tali servizi possono essere

implementati e acquistati quasi all’istante, il cloud computing

permette alle aziende di adattarsi facilmente ai cambiamenti del

mercato e dei modelli di business. Le aziende possono anche

avvalersi del cloud per ampliare il proprio business e migliorare

le interazioni con clienti e fornitori.

Le applicazioni basate sul cloud vengono utilizzate sempre più

per offrire assistenza e nuove esperienze ai clienti, aumentare

l’efficienza della catena di fornitura e creare ulteriori opportu-

nità di vendita e marketing. Le tecnologie cloud sono utili per

gestire gli approvvigionamenti in modo flessibile assicurando

maggiori opportunità di controllo e regolazione dei costi. Le

aziende possono utilizzare servizi cloud esterni ad esempio per

liberare risorse IT e capitali da destinare a ulteriori innovazioni.

Con una gamma completa e collaudata di soluzioni di infrastrut-

tura, servizi basati su cloud e partner esperti, Cisco è un consu-

lente di fiducia per le aziende che desiderano aumentare i livelli

di flessibilità, valore e impatto dei propri servizi IT. Spesso tali

obiettivi vengono raggiunti passando a modelli di cloud ibrido e

mediazione dei servizi per allineare le priorità e le attività dell’IT

a quelle del business. Secondo uno studio condotto da Cisco e

Intel, i responsabili delle decisioni IT considerano il cloud come

un fattore positivo, ad esempio, per la questione della sicurezza.

Oggi le soluzioni cloud assorbono una quota significativa della

spesa IT (il 23%) e gli intervistati ritengono che raggiungerà

il 27% entro il 2016. Nella maggior parte dei casi (il 45%) le

aziende scelgono di implementare un cloud privato. Le aziende,

oggi, guardano al cloud come abilitatore di innovazione, non

solo per il presente ma soprattutto in prospettiva della crescita

futura. Per cogliere le opportunità dell’IoE lo sviluppo sempre

maggiore di piattaforme globali di cloud e dei relativi servizi è

fondamentale.

Francesco Tieghi:

Visto che la tavola rotonda è realizzata da

Automazione Oggi, alla domanda aggiungerei: “Cosa può fare

il cloud per l’automazione dell’azienda?” o anche “Cosa può

fare il cloud per un’azienda di automazione?”. In questo caso,

si può rispondere in modo differente e positivo, visti alcuni dei

benefici già evidenziati dal Working Group Industry 4.0, che,

come sappiamo, ha previsto i modelli dell’Industrial Internet e

IoT, largamente basati su cloud. L’iniziativa strategica Industry

4.0, promossa dal governo tedesco, ha visto la partecipazione

di accademici ma anche di vendor di tecnologie di user indu-

striali. Anche in Nord America, General Electric si è fatta promo-

trice dell’iniziativa ‘Industrial Internet’ dando vita al consorzio

con AT&T, Cisco, IBM e Intel. E sappiamo che GE non è solo un

vendor di tecnologia, ma probabilmente il più grande agglome-

rato globale industriale di produzione: GE vede questa strategia

come essenziale per migliorare in prospettiva l’integrazione tra

il mondo ‘fisico’ (di impianti, macchine, e qualsiasi dispositivo

che possa aiutare gli essere umani a vivere meglio) e quello ‘di-

gitale’ (dei big data e delle correlazioni tra sistemi di sistemi,

sempre nell’ottica di migliorare il benessere di tutti).

A.O.:

Perché riscuote così tanto successo?

Cristian Randieri:

Perché a causa dei complessi processi le-

gati all’acquisizione delle componenti infrastrutturali (server,

storage, terminali ecc.) e dei relativi tempi di realizzazione e di

integrazione, il mantenimento di una infrastruttura informatica

adeguata e aggiornata rappresenta una delle principali criti-

cità per le PMI e le pubbliche amministrazioni. In altre parole

le chiavi di successo sono 6. Self-service su richiesta: un cliente

può richiedere risorse computazionali senza richiedere un inter-

vento umano dei fornitori dei servizi stessi. Tutto questo grazie

alla virtualizzazione, ovvero, un insieme di tecnologie che per-

mette di condividere i server e lo storage, di aumentarne radical-

mente il tasso di utilizzo e di spostare facilmente le applicazioni

da un server fisico a un altro.

Accesso a banda larga: le risorse sono raggiungibili tramite la

rete, la cui banda deve essere adeguata all’uso specifico richie-

sto compatibilmente alle piattaforme client adottate (ad esem-

pio telefoni cellulari, computer portatili, o computer palmari).

Risorse comuni: le risorse di calcolo del fornitore cloud vengono

organizzate utilizzando il modello ‘multi-tenant’, in cui le risorse

fisiche e virtuali sono assegnate dinamicamente a seconda della

richiesta dei clienti indipendentemente dalla loro locazione fi-

sica. Elasticità: le risorse possono essere fornite e rilasciate ra-

pidamente in modo elastico, per modulare velocemente la

capacità computazionale dando all’utente l’idea di avere delle

risorse disponibili in qualsiasi quantità e in qualsiasi momento.

Servizi monitorati: i sistemi cloud controllano e ottimizzano au-

tomaticamente l’utilizzo delle risorse, sfruttando la capacità di

misurarne l’utilizzo da parte dell’utente. Ciò è molto importante

per permettere al fornitore di reagire a eventuali picchi di ri-

chiesta allo scopo di garantire al cliente la QoS contrattualizzata.

Foto tratta da http://pixabay.com/