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ITALIA 4.0

dicembre 2016

Anche secondo Santoni (Assinform) le

principali sfide che attendono le im-

prese manifatturiere lungo il cammino

della digital transformation supereran-

no i confini aziendali. “Basti pensare a

un prodotto in cui convergono attività

automatizzate di progetto, fabbrica-

zione e assemblaggio di più soggetti

anche al di fuori dello stabilimento.

Si tratta di reinterpretare con tutta la

potenza del digitale e in chiave di filie-

ra quanto in parte già costruito con i

distretti. Oggi, la sfida più grande per

un’impresa è di partecipare senza pre-

giudizi alla costruzione di un ecosiste-

ma digitale esteso, proprio perché la

competizione avviene oramai per fi-

liere. Dalla media impresa in su e nella

manifattura in Italia non siamo affatto

messi male: i livelli di digitalizzazione

sono simili a quelli delle imprese dei

Paesi con cui competiamo. Abbiamo

tantissime piccole imprese, che fanno

produzioni eccellenti, ma che in caren-

za di investimenti nel digitale rischia-

no di soffrire nel medio termine. Per

questo è importante che si concretizzi

al più presto quanto annunciato di re-

cente dal Governo in tema di Industria

4.0. Dovrà dare una marcia in più su

molti fronti. Basti pensare al cambia-

mento dell’approccio all’incentivazio-

ne, attraverso misure di agevolazione

che lasciano ampi margini all’impren-

ditorialità; alla costruzione di un eco-

sistema digitale con poli di eccellenza

tecnologica di riferimento anche per le

PMI; al fatto che comincia farsi strada

l’idea che l’innovazione non si limiti

allo shopfloor management. Alle im-

prese rimarrà sempre e comunque la

responsabilità di recepire il digitale

come principale leva innovativa e di

investimento, e anche quella di fare la

loro parte nella creazione e nel mante-

nimento delle nuove competenze”.

La manutenzione predittiva

Uno dei driver che spingerà le piccole

e medie imprese italiane verso il mon-

do del 4.0 sarà l’ottimizzazione degli

asset e la ricerca di maggiore efficienza

attraverso nuovi servizi cloud-based e

tecniche per la condition-based main-

tenance. “La manutenzione predittiva

è un servizio che sintetizza tutte le pre-

rogative legate ai concetti di industria

4.0 e smart factory - spiega

Di

Monte

(

Assofluid

) - non solo perché sfrutta

le ‘tecnologie abilitanti’ legate all’IoT

e alla capacità di analizzare in Cloud i

Big data che provengono dalla sensoriz-

zazione di macchine e componenti, ma

soprattutto perché rappresenta quel

cambio di paradigma nella vendita di

‘valore’ che è l’essenza di questa rivo-

luzione. La tendenza ci vede e ci vedrà

sempre più proporre ‘produttività’ più

che prodotti e dunque legare l’offerta

ai risultati ottenibili dal cliente più che

alle performance del prodotto stesso.

Passare da una manutenzione corret-

tiva o, nel migliore dei casi preventiva,

ad una dinamica o predittiva, basata

sullo stato dei componenti e dunque

implementando sistemi di condition

monitoring continua, significa parlare

di efficienza e dunque di competitività

aziendale. L’investimento in sensoristi-

ca, in hardware ed in piattaforme cloud

è sicuramente importante, ma la parte

più articolata e che rappresenta il rea-

le valore aggiunto è la realizzazione

dell’algoritmo che permette di legare la

misura di un parametro alla condizione

del componente monitorato e di conse-

guenza all’azione da intraprendere da

parte del manutentore. Sto parlando

di passare dal riconoscimento del sin-

tomo, alla diagnosi della ‘malattia’ sino