Il pharma spenderà 4,5 miliardi di dollari in digitalizzazione entro il 2030: lo dice uno studio ABI Research

Mentre l'attenzione del mondo è concentrata sulla realizzazione, produzione e distribuzione dei vaccini contro il Covid-19, dietro le quinte le case farmaceutiche si stanno digitalizzando a gran velocità

Pubblicato il 26 marzo 2021

I concetti legati al ‘pharma 4.0’ si stanno facendo largo nel mondo dei produttori di farmaci. Le caratteristiche uniche di questo modello di industria stanno guidando gli investimenti in digital transformation  delle case farmaceutiche. Gli analisti specializzati nel mercato tech di ABI Research prevedono che globalmente, i proventi legati alla fabbrica digitale arriveranno alla quota di 4,5 miliardi di euro entro il 2030 con spese da parte delle case farmaceutiche in soluzioni di analisi dei dati in crescita in media del 27% all’anno (CAGR), pari a 1,2 miliardi di dollari fino al 2030, poiché i produttori investiranno nel monitoraggio e ottimizzazione delle operazioni, al fine di aumentare la produttività.

Mentre gli enti regolatori incoraggiano, anzichè soffocare, l’innovazione, le dinamiche della competizione industriale obbligano le case farmaceutiche a ottimizzare le linee produttive per massimizzare la resa nel periodo di tempo in cui un farmaco rimane protetto da brevetto. I produttori a contratto sperano che le tecnologie digitali possano aiutarli a supportare simultaneamente glki utenti. Dopo la scadenza del brevetto, i produttori di farmaci generici hanno bisogno di produrre quanti più medicinali è possibile. L’utilizzo dell’analisi dei dati potrà supportare ciascuna modalità produttiva incrementandone la resa.

Passare dalla produzione di farmaci e vaccini a lotto, a un’ottimizzazione dei processi manifatturieri per la produzione in continuo sarà cruciale per far crescere la resa. “Ma i principi attivi degli ingredienti dei farmaci sono soggetti a cambiamenti nel loro ambiente immediato. Il lotto deve essere ritirato se le condizioni degli ingredienti o la loro formulazione esce dai parametri comunemente accettati. I produttori dovranno investire in analytics per consentire lo sviluppo dei gemelli digitali dei loro processi produttivi, in modo da poter preparare le linee produttive per una produzione in continuo” ha affermato Michael Larner, Industrial and Manufacturing Principal Analyst di ABI Research.

Un altro aspetto positivo della digitalizzazione per le case farmaceutiche è la possibilità di eliminare la carta. “Raccogliere e archiviare i dati tramite processi basati sulla carta rischia di ridurre la produttività e aumentare la possibilità che vi siano errori sulle linee di produzione a causa di errori amministrativi” spiega Larner. La FDA 21 CFR Part 11 costituisce un modo in cui la FDA sta incoraggiando l’adozione di tecnologie digitali pubblicando i criteri per inviare record elettronici all’organizzazione e per il trattamento della firma elettronica. La prevalenza della carta rende bene l’idea dei progressi che le aziende farmaceutiche ancora devono compiere relativamente alla digital transformation.

ABI Research ha elaborato un modello a 5-Livelli che identifica i progressi fatti e quelli ancora da compiere per ottimizzare le attività produttive. Afferma Larner: “Attualmente le case farmaceutiche sono al Livello 2, ovvero hanno siti produttivi moderni ma manca ancora loro la possibilità di fare previsioni e combattono per ‘aggiustare’ la produzione. Oppure sono al Livello 3, hanno iniziato a implementare la digital transformation ma manca loro l’esperienza per riconfiurare le linee produttive. Nel decennio che verrà, molte aziende aggiorneranno i siti produttivi esistenti ne costruiranno di nuovi, e i loro processi saranno trasformati digitalmente (Livello 4) o funzionerano senza intervento umano in loco (Livello 5 – manifattura ‘al buoi’)”.

Un esempio notevole di sito produttivo manifatturiero avanzato è quello di Sanofi a Framingham, Massachusetts (USA), totalmete digitale e con produzione in continuo, dove tutti i processi sono senza carta e dove le operazioni d’impianto utilizzano strumenti digitali collaborativi, data analytics e Realtà Aumentata (AR-Augmented Reality) in modo da poter prendere decisioni e adattarsi alle esigenze produttive in tempo reale.
Ci sono numerosi fornitori che possono aiutare l’industria farmaceutica nella digitalizzazione e ottimizzazione dei processi. Fra questi, Appian, Copa-data, Metastorm e Metronik, o Neo PLM, in grado di supportare i produttori del settore farmaceutico nel passaggio da uno stadio pre-digitale (Livelllo 1) alla connessione degli impianti (Livello 3). Emerson, Falkonry, Siemens e Seeq forniscono soluzioni che supportano la produzione di farmaci e medicine a partire dal Livello 3, dell’impianto connesso, fino al livello predittivo (Livello 4) e infine adattivo (Livello 5).

Queste informazioni sono contenute nel report ‘Industry 4.0 in the Pharmaceutical Industry’ realizzato da ABI Research.

Leggi l’originale

Fonte foto Pixabay_moritz320



Contenuti correlati

  • Intorno al Metaverso

    Gemelli digitali, simulazioni, Edge & Cloud Computing e servizi professionali portano il valore del mercato del Metaverso a 66,7 miliardi di dollari entro il 2030 Il metaverso ha avuto molte definizioni, tutte troppo vaghe e incomprese dal...

  • Metaverso, mercato in crescita e prospettive di maggiore sviluppo nell’industria

    Il metaverso ha avuto molte definizioni, tutte troppo vaghe e fraintese dal pubblico. Una definizione generale è “un ambiente virtuale persistente che consente l’accesso e l’interoperabilità di più realtà virtuali individuali”. La società globale di ricerca, ABI...

  • I mercati AR e VR avranno una crescita esplosiva secondo ABI Research

    La società globale di ricerche di mercato ABI Research prevede che i mercati relativi a realtà aumentata (AR) e della realtà virtuale (VR) cresceranno del 60% e del 44% dal 2024 al 2030. Mercato di sbocco I verticali...

  • Palo Alto Networks: il 41% delle aziende italiane subisce attacchi agli ambienti OT

    Un nuovo report di Palo Alto Networks, realizzato in collaborazione con ABI Research, rivela che 2 imprese italiane su 5 (41%) subiscono mensilmente attacchi informatici ai loro ambienti di tecnologia operativa (OT). Ciononostante, solo un quarto considera...

  • AI generativa nel manifatturiero: ricavi per 10,5 miliardi di dollari entro il 2033

    L’ AI generativa è cresciuta a un ritmo significativo, con importanti aziende tecnologiche come Microsoft che quest’anno hanno investito 10 miliardi di dollari in OpenAI. L’entusiasmo per l’intelligenza artificiale generativa nella produzione deriva dalla creazione di potenziali casi...

  • Hardware per l’automazione: in crescita i PLC di grandi dimensioni

    Il mercato dell’hardware per l’automazione sta attraversando un cambiamento significativo poiché si adatta alla crescente trasformazione digitale nel settore manifatturiero. I produttori stanno ora tentando di identificare le migliori offerte, sfruttando la crescente apertura dei prodotti e integrando...

  • Le produzioni più sostenibili secondo ABI Research

    Una nuova classifica stilata da ABI Research fornisce un esame approfondito e imparziale di un insieme rappresentativo di 10 fra le maggiori aziende produttive del mondo che stanno aprendo la strada a produzioni più sostenibili. Queste aziende sono state valutate e...

  • Software Scada/HMI: un mercato da 11,3 miliardi di dollari entro il 2033

    Il software di controllo di supervisione e acquisizione dati (Scada) e l’interfaccia uomo-macchina (HMI) sono al centro delle moderne operazioni di produzione. Secondo un’analisi della società globale di intelligence tecnologica ABI Research, gli investimenti nel software Scada/HMI...

  • Robotica industriale: ricavi a 29 miliardi di dollari entro il 2030

    La pandemia globale e la mancanza di forza lavoro spingono l’adozione di soluzioni di robotica e l’automazione del lavoro, temi che continuano dunque a essere dominanti nelle agende delle aziende manifatturiere. Nel suo ultimo report (*), la società...

  • Secondo Toshiba è l’anno dei wearable device in ambito aziendale

    Il 2018 è l’anno decisivo per l’integrazione dei device wearable in ambito aziendale e in modo particolare nei settori che prevedono diretto contatto con il pubblico o presenza di operatori sul campo: logistica, manutenzione, produzione e stoccaggio....

Scopri le novità scelte per te x