Nomisma, “la crescita continuerà nel 2022”

Secondo Lucio Poma, capo-economista di Nomisma, nonostante i problemi del caro energia e della mancanza di chip, l’economia dei principali paesi continuerà a crescere, pur a un ritmo meno elevato. In ripresa il settore immobiliare

Pubblicato il 25 novembre 2021

Per Nomisma è già tempo di bilancio di fine anno e previsioni l’anno che verrà. “Ci troviamo di fronte a una crescita strepitosa, al di là di qualsiasi attesa” è il commento di Lucio Poma, capo-economista sulle pagine di Italia Oggi.

Il motivo? “La manifattura sta trainando il Paese, l’export ha già raggiunto e sta superando i livelli pre Covid ed è un trend che continuerà nonostante i problemi, che sono innanzi tutto l’inflazione e la crescita dei prezzi delle materie prime anche a causa della loro penuria rispetto alla domanda. Ma pure per l’inflazione il nostro Paese sta andando meglio degli altri, è al 2,9% rispetto al 4,1% della zona Euro e al 6,2% degli Usa. A mio parere non sarà un aumento passeggero ma strutturale e continuerà a livello globale, con l’Italia che dovrebbe rimanere in una posizione favorevole rispetto agli altri Paesi”.

Veniamo così al dettaglio delle previsioni di crescita, paese per paese: Italia 6,1% (2021) e 4,2% (2022), Germania 3,1% (2021) 4,6% (2022), Francia 6,3%, 3,9%, Inghilterra 6,8%, 5%, Stati Uniti 6%, 5,2%, Cina 6%, 5,2%, Giappone 2,4%, 3,2%.

“La crescita galoppante dell’economia – prosegue Poma – è riuscita finora a bypassare anche questo ostacolo. Ma dobbiamo tenere presente che la Russia è diventata l’ago della bilancia mondiale in campo energetico”. E per quel che riguarda la carenza di microchip, che ha parzialmente rallentato la produzione di auto l’analista ritiene che l’ostacolo sia quasi superato.

Ci sono quindi le premesse perché il nostro Paese possa fare bene, a condizione di superare anche le sfide nella pubblica amministrazione, della litigiosità della politica, di quei problemi strutturali a cui proprio il Pnrr è rivolto.

Un accenno infine da parte di Luca Dondi, ad di Nomisma, anche ai dati del mercato immobiliare: “l’anno prossimo il mercato immobiliare avrà del tutto superato gli effetti della pandemia. La riconversione della tendenza è già in atto, l’intenzione di acquisto di un’abitazione in questo 2021 è di 3,3 milioni di unità, quasi un milione in più dello scorso anno. Ciò è comprovato dalla crescita dei prezzi della casa: +1,8% in media. In testa alla classifica c’è Milano con +4,1%, all’ultimo posto è Palermo con -1,5%. In aumento anche i canoni, in media dell’1%, ancora con in testa Milano (+2.1%) e all’ultimo posto Palermo (+0,2%)». In generale, Nomisma ritiene che i prezzi continueranno a crescere nel 2023 (+2.2%) e nel 2024 (+2%).

Franco Metta



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