La salute dell’economia lombarda secondo uno studio Assolombarda

Come evidenziato dai dati del Centro Studi di Assolombarda pubblicati su “Genio & Impresa”, nei mesi estivi si è intensificata l’inversione di tendenza dopo il lockdown. Il recupero però è lento: la produzione industriale a luglio ha registrato un -8% rispetto al 2019, in miglioramento dopo il
-14% di giugno (+6%). Pesa inoltre sull’export il commercio mondiale in forte arretramento, fattore che fa perdere alla Lombardia 9,7 miliardi di euro nel primo semestre 2020. Preoccupa anche il drastico calo dell’occupazione: tra aprile e giugno persi 110.000 occupati.
Dopo i mesi di massima emergenza sanitaria, il periodo estivo ha concesso all’economia italiana un graduale recupero, registrando una diminuzione della produzione industriale del -8% a luglio, in miglioramento rispetto al -14% a giugno e al -21% a maggio. È quanto emerso dal Booklet Economia di Assolombarda, pubblicato su “Genio & Impresa”, il web magazine dell’associazione delle imprese che operano nelle province di Milano, Lodi, Monza e Brianza e Pavia. Resta critica, però, la connessione ai mercati internazionali che nei primi sei mesi del 2020 in Lombardia ha registrato una diminuzione delle esportazioni del 15,3%, l’equivalente a una perdita di fatturato pari a 9,7 miliardi di euro. Preoccupa anche il mercato del lavoro che tra aprile e maggio 2020 in Lombardia ha subito un calo di 110.000 unità, il saldo trimestrale più negativo dal terzo trimestre del 2009, facendo aumentare il ricorso alla cassa integrazione.
Rispetto al periodo pre-Covid, il recupero risulta essere ancora incompleto e disomogeneo tra i settori, evidenziato dal segno meno davanti a tutti gli indicatori di attività, ma è evidente che a partire da maggio le imprese si sono rimesse in moto e la contrazione nelle serie mensili delle diverse variabili economiche si è ridotta di intensità. In Lombardia gli indicatori convergono nel delineare, rispetto alla media nazionale, sia una caduta economica più consistente nel periodo di lockdown, sia soprattutto un recupero più lento e graduale da maggio ad oggi: rispetto alla stesso periodo del 2019, l’attività produttiva delle imprese lombarde ha registrato una diminuzione pari a -35% a marzo, -45% ad aprile, -22% a maggio e un netto miglioramento a giugno con un -15%.
Se i numeri legati alla produzione industriale fanno tirare un sospiro di sollievo, risultano ancora critici i dati sulle esportazioni: nel secondo trimestre 2020 la contrazione delle esportazioni lombarde è stata estremamente ampia e diffusa in tutti i settori e province, seppur con intensità diverse. Secondo i dati del Centro Studi Assolombarda, al calo di marzo (-13,1% rispetto all’anno prima), è seguita la pesante contrazione di aprile (-40,8%), poi più contenuta a maggio (-29,8%) e a giugno (-10,1%). Le contrazioni più ridotte si sono verificate nel settore alimentare (-3,5%) e farmaceutico (-12,8%), mentre i settori più colpiti sono stati moda (-42%), automotive (-41,3%), meccanica (-29%) e metalli (-30,1%). Nel complesso, nei primi sei mesi del 2020 le esportazioni in Lombardia sono diminuite del 15,3% su base annua, che equivale a una perdita di fatturato pari a 9,7 miliardi di euro, di cui nello specifico 3,2 miliardi a Milano, 634 milioni a Monza e Brianza, 236 milioni a Pavia e 121 milioni a Lodi.
Non va meglio per il mercato del lavoro, dove le ripercussioni indotte dall’emergenza sanitaria hanno provocato un drastico calo dell’occupazione in Lombardia di 110mila unità, di cui 23mila occupati indipendenti e 87mila dipendenti. Scende sia il tasso di occupazione (66,5%) sia il tasso di disoccupazione (4,0%), riflesso del considerevole aumento di persone che hanno rinunciato alla ricerca di un impiego. Da questa analisi, risulta essere prevedibile l’elevato ricorso alla cassa integrazione: tra aprile e luglio sono state autorizzate 454 milioni di ore in Lombardia, dato che equivale al 45% in più rispetto al record registrato nell’intero 2010. A livello di territori, in soli quattro mesi sia Lodi (con 8,8 milioni di ore di CIG) sia soprattutto Milano e Monza e Brianza (con 182,9 milioni di ore) raddoppiano le ore richieste rispetto ai picchi annuali del 2014 e del 2010 rispettivamente; Pavia (con 13,4 milioni di ore) supera leggermente il record dell’anno 2009.
Per quanto riguarda gli indicatori soft, viene riconfermata la ripresa in atto, ancora lenta in Lombardia rispetto al resto d’Italia. Il traffico dei veicoli pesanti sulle tangenziali milanese, indicativo dell’intensità di scambi economici sul territorio, si attesta a inizio settembre sui livelli di luglio, ancora inferiori del 5% circa rispetto al 2019. Gli spostamenti per motivi di lavoro rilevati da Google Maps nei primi giorni di settembre in Lombardia continuano ad essere ridotti del 34% rispetto al periodo pre-pandemia.
Contenuti correlati
-
Bosch Rexroth Italia è tra le aziende Top Employer 2023
Bosch Rexroth è tra le aziende certificate Top Employers 2023. La Certificazione Top Employers è il riconoscimento ufficiale delle eccellenze aziendali nelle politiche e strategie HR e della loro attuazione per contribuire al benessere delle persone, migliorare...
-
Crescono gli ordini di macchine utensili a fine 2022 secondo i dati Ucimu
Nel quarto trimestre 2022, l’indice degli ordini di macchine utensili elaborato dal Centro Studi & Cultura di Impresa di Ucimu-Sistemi Per Produrre segna un incremento del 3,5% rispetto al periodo ottobre-dicembre 2021. In valore assoluto l’indice si...
-
Giovani e lavoro: sognano web e influencer, ma mancano figure tecniche specializzate
Hanno tra i 15 e i 19 anni (studiano 85%) e intendono continuare a studiare dopo la scuola superiore, si informano prevalentemente online (79%) attraverso internet e i motori di ricerca, ma anche sui social. Tre sono...
-
Robot e intelligenza artificiale, miti e paure da sfatare
Enrico Rigotti, Area Sales Manager di OnRobot Italia, sottolinea i vantaggi delle nuove tecnologie a supporto di produttività e innovazione Quando si parla di robot, emerge quasi in modo innato la paura che prima o poi prenderanno...
-
Rapporto Lombardia: aziende e crisi energetica, fra investimenti in rinnovabili e riduzione dei consumi
La crisi energetica in corso penalizza la Lombardia. E non solo perché questo territorio concentra la maggior parte delle attività produttive del Paese, ma anche perché – tra i combustibili di origine fossile utilizzati per i consumi...
-
SEW-Eurodrive è un ‘Best Workplaces for Blue Collar’
SEW-Eurodrive è tra le 8 migliori imprese italiane in cui gli operai e gli addetti alla produzione sono più felici di lavorare. Per la prima volta Great Place To Work Italia ha realizzato la classifica Best Workplaces...
-
La robotica e le tecnologie avanzate di Comau per l’e.DO Learning Center di Ferrari
Comau ha sviluppato tecnologie avanzate e soluzioni didattiche per il progetto educativo “e.DO Learning Center” promosso da Ferrari, con l’obiettivo di offrire un supporto continuo al territorio locale. Il Centro apre oggi presso l’Istituto “Fermo Corni” di...
-
Siemens socia di ITS Lombardia Meccatronica
Attiva da oltre 20 anni nel settore “Education” con varie iniziative, nel 2022 Siemens aggiunge un nuovo tassello al suo impegno, divenendo Socia Partecipante della Fondazione “Istituto Tecnico Superiore Lombardo per le Nuove tecnologie Meccaniche e Meccatroniche”....
-
Il fenomeno “talent shortage” colpisce 3 aziende su 4. Ecco le 5 top soft skill ricercate
In occasione del Global Talent Acquisition Day, ricorrenza che si festeggia ogni 1° mercoledì di settembre dove viene celebrato il contributo dei professionisti delle risorse umane nell’ambito della ricerca e acquisizione di talenti, le aziende si trovano costrette...
-
3M: i mestieri qualificati devono digitalizzarsi per attrarre i lavoratori del futuro
Secondo lo State of Science Index (SOSI) 2022, la quinta edizione dell’indagine realizzata da 3M che analizza la percezione della scienza a livello mondiale, gli europei stimano e ammirano i lavoratori specializzati. Tuttavia, il 70% non è...