66
dicembre 2013
salute di questo materiale si è passati a
realizzare le tubature in rame mentre
i rubinetti sono realizzati in ottone. Se
oggi si utilizzasse l’alluminio, si risparmie-
rebbe sia in termini di peso del materiale
sia in tossicità, riducendo ancora di più
la percentuale di piombo presente negli
apparecchi che utilizziamo quotidiana-
mente”.
Ma quanti utilizzi può avere l’alluminio?
Gnutti espone il problema anche in ter-
mini economici ricordando, per esempio,
che il rame costa almeno cinque volte
l’alluminio e pesa tre volte di più. Ra-
gion per cui, secondo il presidente, l’uso
dell’alluminio potrebbe riguardare an-
che le grondaie delle abitazioni oppu-
re, e azzarda, anche le automobili. “Se
le auto fossero prodotte in alluminio, ci
sarebbe un risparmio del 30%di petrolio
consumato in quanto le auto peserebbe-
romoltomeno”, spiega.
Ma l’alluminio non è compatibile e uti-
lizzabile ovunque. Gnutti sostiene che
l’alluminio fondendo alla basse tempera-
ture non potrebbe essere utilizzato per i
Gnutti di Chiari, sempre in provincia di
Brescia, l’alluminio era considerato un
materiale di nicchia nel mercato mon-
diale. Fu l’edilizia a sdoganarlo e a ren-
derlo più accessibile, grazie ai serramenti,
che a oggi ne fa il materiale più utilizza-
to. “È ecocompatibile, leggero, resisten-
te, antiossidante e queste caratteristiche
ne permettono l’utilizzo in diversi am-
biti. Si pensi ai mandrini delle macchine
utensili, già realizzati con barre di allu-
minio o ai rubinetti, ora in ottone, la cui
lucidità è data dalla cromatura, oppure
alle grondaie delle abitazioni: sono solo
alcuni esempi dell’utilizzo dell’alluminio
- spiega -. L’alluminio è materiale ecolo-
gicamente perfetto, se confrontato con
altri materiali e può tranquillamente so-
stituire sia l’ottone sia il rame e le sue le-
ghe: si pensi ai rubinetti nelle case. Quasi
nessuno sa che questi sono realizzati in
ottone e cromati per darne la lucidatura
dopo che in passato veniva utilizzato il
piombo, ritenuto più facilmente lavora-
bile, in quasi tutto il comparto dell’idrau-
lica. Una volta appurati i gravi danni alla
tondini nell’edilizia o per realizzare strut-
ture portanti di costruzioni. Eural Gnutti
è sempre alla ricerca di nuovi utilizzi, di
nuove leghe e attraverso l’educazione
del cliente riesce a far comprendere co-
me passare senza dolore a una nuova
lega.
L’approccio ai clienti
I clienti sono scettici quando devono af-
frontare un nuovo materiale, una nuova
lega . “Il cliente vorrebbe che il nuovo
materiale fosse identico a quello che già
utilizza, almeno nelle caratteristiche di
base, ma proprio per questo il cliente va
educato, gli si devono far capire pregi ed
efficienze dei nuovi materiali. Noi riuscia-
mo a trovare terreno fertile con i clienti
di piccole e medie dimensioni, dove c’è
ancora la figura del ‘proprietario’ che si
muove al cambiamento solo se convin-
to con esempi reali. È per questo che ci
muoviamo direttamente, gli segnaliamo
le caratteristiche delle barre in allumi-
nio e sottolineiamo che queste costano
il 40% in meno di quelle in ottone. Per
quanto riguarda le grandi multinazionali,
invece, la situazione si fa più complicata
perché da un lato, al loro interno esisto-
no già strutture preposte a segnalare no-
vità o leghe più efficienti, dall’altro sono
anche un po’ più restie ai cambiamenti.
Eural Gnutti ha circa 500 distributori
sparsi nel mondo ma l’obiettivo è aprire
la porta a molti altri. Gnutti è convinto
che più distributori si abbiano e più si
venda. Il presidente è convinto che ave-
re distributori vicino alla sede dei clienti,
permetta a questi ultimi di essere esau-
diti in tempi rapidi. E conclude: “Cerchia-
mo di creare e formare distributori in
India allargando la rosa a confini extra-
nazionali e stiamo aprendo un ufficio di
rappresentanza a Chicago e non è esclu-
so, che in futuro, possa trasformarsi in
qualcosa di più grande”.
Eural Gnutti si è
specializzata nella
produzione di leghe
speciali, soprattutto
nella barra di allu-
minio.