Uomini_Imprese_2013 - page 52

Alla conquista
dell’Europa
di Renato Castagnetti
Marco Biraghi, direttore generale
Europa di ATC Italia (gruppo
AirTAC) spiega l’evoluzione
aziendale nei prossimi anni. La
conquista europea di AirTAC
tocca per prima la Francia, poi
l’Inghilterra e la Germania, mentre
in Spagna si parla di accordi con
distributori. In previsione anche un
ampliamento delle risorse umane
L
a crisi non spaventa il gruppo
AirTAC, anche se un poco lo osta-
cola. Marco Biraghi, direttore ge-
nerale Europa di ATC Italia, prima filiale
europea del costruttore taiwanese di solu-
zioni pneumatiche, spiega come il primo
anno sia servito a estirpare pregiudizi sul
mercato asiatico e combattere contro due
modelli di importatori europei di materia-
li asiatici. “Ci sono società che importano
prodotti non brandizzati e li distribuiscono
nel loro Paese badando soprattutto al fat-
tore prezzo e senza dare al costruttore eu-
ropeo una garanzia su quando viene distri-
buito. Di contro realtà che rappresentano
piccole case asiatiche, importano prodotti
che sono poi distribuiti con il brand origi-
nario, ma queste possono garantire solo la
vendita e non la garanzia di medio lungo
termine sulla reperibilità del prodotto. Vo-
gliamo combattere, in futuro, queste due
realtà - spiega Biraghi - supportando l’idea
di AirTAC come fornitore di pneumatica
asiatico. “Come ATC Italia ci siamo dedicati
a incrementare il fatturato curandoci an-
che dei servizi per costruire una credibilità
verso i clienti”. Biraghi parla di difficoltà di
gestione aziendale che ha portato a una
revisione della struttura, assunzione di per-
sonale interno e l’apertura di una divisione
di contabilità e finanza in ATC Italia. “La
struttura fa capo a me - afferma - ma ho
delegato la gestione contabile allo staff
che nel frattempo abbiamo aumentato
con nuovo personale esperto anche in con-
tabilità che si possa interfacciare con la ca-
sa madre a Taiwan e che possa formulare
i bilanci secondo regole taiwanesi. Stiamo
assumendo anche due venditori, ai quali
dovrebbero aggiungersene altri tre, ma
stiamo riscontrando difficoltà nella ricerca
di persone che siano in grado di far cade-
re la resistenza sui prodotti asiatici e fare
‘breccia’ nei clienti”, spiegaBiraghi.
Leambizioni
Biraghi afferma che la strategia del Grup-
po era quella di lavorare direttamente sul
mercato, di fatto liberalizzando i rivendito-
ri senza vincolarli a un contratto di esclusi-
va. “Abbiamo aumentato sia il numero di
rivenditori sul mercato nazionale italiano
sia i clienti diretti, prevediamodi chiudere il
2013 con una crescita nel mercato italiano
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