Uomini_Imprese_2013 - page 53

milioni mentre il 2013 vede una crescita
del fatturato del 30%, questo anche gra-
zie agli investimenti decisi nel 2012, pari
a 130 milioni di dollari, che cominciano a
dare i loro frutti. “L’apertura di una sede
produttiva in Giappone, la costruzione di
un nuovo stabilimento da 80 mila metri
quadrati a Taipei, oltre ai buoni risultati
delle nostre azioni in Borsa, che ci sta pre-
miando, sono tutti importanti elementi
positivi”, conferma il direttore generale.
“Come ATC Italia ci eravamo ripromessi di
stringere la mano ad alcune grandi socie-
tà di costruttori italiani - dice Biraghi - non
ci siamo riusciti direttamente, ma indiret-
tamente attraverso le loro filiali all’estero.
La strategia di Gruppo ha avuto effetti po-
sitivi, come si è verificato con la chiusuradi
contatti in Cina e in India. Un esempio è il
lavoro fatto dal gruppo AirTAC su Toyota
e Iveco che ha permesso ad ATC Italia di
aprire le porte del gruppo Fiat e trarne be-
neficio a livello di fatturato”. L’obiettivo
di Biraghi è consolidare l’Italia, costruire
una rete e dare un’immagine europea
di una realtà che fino a pochi anni fa era
poco conosciuta perché di derivazione
asiatica. “Il cliente europeo ha imparato
a testare i prodotti e a togliersi le remore
sui prodotti asiatici. Il migliore arbitro è
il mercato - sottolinea Biraghi - e se que-
sto risponde positivamente vuol dire che
l’offerta è azzeccata”. L’idea di rinnovare
e far passare il concetto che non può es-
serci discriminazione tra quanto costruito
in Asia per l’Europa e viceversa è passata.
“Uno dei ruoli di ATC Italia è quello di es-
sere l’antenna tecnologica che capti nuovi
prodotti destinati al mercato. La globa-
lizzazione porta il costruttore europeo a
produrre in Asia, ma, se si vuole esportare,
si devono utilizzare standard europei
e i prodotti che sono costruiti lì sono
sviluppati secondo le nostre diretti-
ve: c’è quindi forte intreccio tra i due
continenti”, spiega Biraghi.
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dicembre 2013
del 70-80% rispetto allo scorso anno - spie-
ga Biraghi - per quanto riguarda l’Euro-
pa, la società cresce con un +20% rispetto
allo scorso anno, un dato minore rispetto
all’Italia dovuto al fatto che molti grossi
distributori hanno avuto un grosso calo,
compensato però dal fatturato derivante
dalla combinazione con altri distributori”.
La societàAirTACGroupha ancheobiettivi
più ambiziosi e cioè diventare entro il 2020
il terzo gruppo mondiale nel settore della
pneumatica. L’ambizione di ATC Italia in
Europaèdi raggiungere , entro il 2016, i 12
milioni di euro di fatturato. “Sono obietti-
vi importanti anche se non sapremo come
evolverà questa crisi, o questa presunta
crescita, possiamo solo affermare che i pre-
supposti per crescere ci sono e la struttura
sarà sottoposta a cambiamenti e nuovi in-
vestimenti, come per esempio nuove sedi
in altri Paesi, e la costituzione di una hold-
ing che gestisca le diverse filiali europee”,
afferma. Una nuova sede necessaria per
fare fronte anche ai costi. Perché Biraghi
spiega che la competitività passa per quel-
lo che potrà succedere in futuro e decidere
oggi di ridurre i costi senza fare i conti con
i prezzi non competitivi potrebbe portare
al suicidio.
…e la spintadel gruppo
AirTAC Group ha chiuso il 2012 con un
fatturato in crescita da 187 a 200 di dollari
Conquering Europe
The AirTAC Group is not afraid of the crisis,
though it does present a bit of an obstacle.
Marco Biraghi, General Director for Europe
of ATC Italia, the principle European branch
of the Taiwanese manufacturer of pneumatic
solutions, explains how the first year of
operations here has served to eradicate
prejudices regarding the Asian market, and
to combat the two predominant models of
European importers of Asian goods. “There
are companies that import non-branded
products and distribute them in their
respective countries with their main focus
on price, without providing the European
client any guarantee of timeframe. On the
other hand, there are those who represent
small Asian firms, importing products that
are distributed under the original brand,
but they can only guarantee the immediate
sale, not the continued medium- to long-term
availability of the product”, explains Biraghi,
in defense of AirTAC as a supplier of Asian
pneumatics. “ATC Italia is dedicated to
increasing revenues while also cultivating
credibility among clients by providing
quality services”. One of the goals of ATC
Italia is to act as a technological antenna
that detects new products about to go to
market. “Globalization drives European
manufacturers to produce their goods in Asia,
but if they then wish to export, they need
to apply European standards. As such, the
products manufactured there are developed
according to our directives, which means
a close communication between the two
continents”, concludes Biraghi.
Moral of the story: European products
combined with Asian prices and meticulous
quality control of single components and
finished assemblies make it possible to ensure
the highest qualitative standards.
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