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marzo 2016
diverso tempo. Ma la tecnologia a cinque assi era solita-
mente troppo costosa per attività più piccole.
I fratelli Capecchi affermanodi aver potuto contare suuna
validaassistenzadapartedi Haas, siadurante il processodi
acquisto sia in fasedi installazione, daquando laUMC-750
è statamessa in servizionell’ottobre2014. Il controlloHaas
si èdimostratoparticolarmente faciledagestire rispettoad
altre macchine, riferisce Massimo Capecchi, e negli ultimi
mesi l’azienda ha spostato gradualmente sempre più la-
voro verso la nuovamacchina.
“Ad esempio, i pezzi di lavoro attualmente presenti sulla
macchina, sono stati appena spostati su di essa - afferma
Capecchi - abbiamo deciso di trasferire questi componenti
alla UMC-750 perché possiamo produrli molto più rapida-
mente. Tuttavia, in questo caso, non è solo una questione
di tempi di ciclo perché i pezzi sono complessi, ma anche
una questione di precisione. Meno settaggi si traducono
in minori occasioni di imprecisione sul pezzo finito”. Ciò
significa anche meno materiale di scarto e consegne più
affidabili, fondamentali per ogni attività di lavorazione,
in particolare se, come Capecchi, prevede di essere ancora
attiva tra 50 anni.
“Sapevamo di avere scelto una macchina progettata per
lavorare su base stand-alone e che ci avrebbe consentito
di realizzare pezzi che in precedenza dovevamo produrre
con le nostremacchine a tre o quattro assi - spiega Capec-
chi - ora siamo ingradodi portarea terminepiù lavoro con
la Haas UMC-750 perché è più adatta per la realizzazione
di pezzi complessi che ci vengono richiesti sempre più fre-
quentemente”.
Lavorare lotti piccoli.
Le dimensioni delle partite in
azienda vanno dai 5 ai 200 pezzi, sebbene quelle da 15-20
pezzi siano standard. Per delle quantità relativamente
basse, la semplicità e la velocità di settaggio della UMC-
750 sono fondamentali per raggiungere gli obiettivi di
produzione ed efficienza.
“L’obiettivo è quello di migliorare ininterrottamente la
precisione e la qualità di quanto facciamo - dice Capec-
chi - ma allo stesso tempo ridurre i tempi di ciclo. Stiamo
raggiungendo tale obiettivo perché una macchina a cin-
que assi come la UMC-750 può raggiungere diverse facce
simultaneamente, con un unico settaggio”. Questo è un
vantaggio che altre officine più grandi sfruttano già da
CENTRI DI LAVORO
L’introduzione della UMC-750 ha permesso alla Capecchi di passare alla lavorazione a cinque assi incrementando la produttività.