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rmo

marzo 2016

di competere con officine molto più grandi nella produ-

zione di pezzi complessi senza i costi solitamente associati

alle operazioni su più assi.

Attualmente, Massimo Capecchi e suo fratello Andrea

sono i co-proprietari dell’azienda che loro padre ha fon-

dato nel 1962. Sotto la guida dei due fratelli, l’azienda si

è diversificata, è sopravvissuta e ha addirittura prosperato

attraversando diversi periodi di recessione e contro ogni

previsione.

Componenti di precisione.

Alcuni degli strumenti su

cui l’azienda ha costruito la propria reputazione restano

la base dell’attività. In effetti gli scartamenti di binari per i

test dimateriali rotabili rappresentanoancora circa il 20%

del fatturato dell’azienda. Il restante 80% è costituito da

incarichi per settori tra cui quello della tecnologia laser,

dell’automazione industriale, dei durometri, del rilievo

cartografico stereoscopico e della topografia, fino alle in-

dustrie radar, oftalmologica, tessile e biomedica.

La forzadell’azienda risiedenella sua capacitàdi garantire

componenti di precisione di alta qualità a prezzi conte-

nuti con consegne puntuali e un’assistenza completa che

comprende progettazione, creazione di prototipi, lavora-

zione amacchina, ispezione e assemblaggio.

Per continuare ad avanzare, i fratelli Capecchi si sono

trovati di recente davanti alla prospettiva di dover inve-

stire nella lavorazione a cinque assi: “Erano passati alcuni

anni da quando avevamo fatto l’ultimo investimento im-

portante - spiega Massimo Capecchi - ci siamo ritrovati a

cercare macchine in grado di aumentare la produttività

dell’azienda per fare un balzo in avanti in termini di ef-

ficienza e qualità. Abbiamo scoperto la Haas UMC-750

a cinque assi, un macchina che soddisfaceva le nostre

aspettative. Non abbiamo dovuto continuare a cercare:

avevamo preso la nostra decisione”.

Capecchi ha potuto osservare la macchina Haas per la

prima volta in occasione di una fiera.

Capecchi produce, fra l’altro,

componenti prismatici: pezzi realizzati

principalmente in alluminio.

Massimo Capecchi

(nella foto) e suo

fratello Andrea

sono comproprietari

dell’omonima

azienda fondata dal

padre nel 1962.