ulteriori complicazioni. Grazie alla presenza
di sensori sui singoli cestini è possibile ef-
fettuare una raccolta e una sostituzione
dei sacchi tutte le volte che si rende ne-
cessario e non a tempi fissi. I vantaggi di
una raccolta mirata e dettata dal bisogno,
oltre a risultare più economica, è anche più
adeguata alle esigenze del cittadino. Prose-
guendo in questa direzione, non possiamo
ignorare l’illuminazione stradale. Oltre al
cambio tecnologico derivante dalla sostitu-
zione delle lampade a incandescenza con
quelle a LED, la logica di applicare a ogni
punto luce dei sensori permette di offrire
l’intensità di luce necessaria. Questo vuol
dire correlare il consumo di energia elet-
trica allo stato di luce naturale presente,
ma anche legato al traffico di persone e
mezzi nella zona dove si trova il corpo il-
luminante. In effetti, il tema dell’illumina-
zione stradale è forse tra quelli più presenti
all’interno delle amministrazioni comunali,
perché i vantaggi economici si concretiz-
zano in un orizzonte temporale breve e con
impatti significativi sui bilanci pubblici.
È indubbio che anche le classiche reti
di utilità, ovvero gas, acqua ed energia,
stiano risentendo di un cambio tecnolo-
gico. Ormai da tempo abbiamo nelle nostre
case un contatore elettronico che permette
la lettura dei consumi da remoto. Questo
significa avere in tempo reale la situazione
relativa agli assorbimenti/utilizzo e quindi
la possibilità di bilanciare le reti distributive
in modo adeguato alle esigenze reali. Inol-
tre, sempre più spesso la gestione di que-
ste reti, una volta appannaggio di aziende
distinte, è ora concentrata in ‘multi-utility’
che, in molti casi, sono estremamente
strutturate e in grado di offrire servizi ag-
giuntivi al cittadino in funzione delle sue
specifiche esigenze. A questo proposito,
possiamo immaginare contratti di servizi
sempre più personalizzati, basati sulle abi-
tudini ed esigenze di ciascuno di noi.
Sempre più Internet
Vorrei concludere non dimenticando la rete
Internet, che è ormai parte integrante del
nostro modo di lavorare e di vivere. La con-
nessione Internet è ormai primaria rispetto
a qualsiasi altro servizio. La nostra vita pro-
fessionale ormai si gioca sulla possibilità di
comunicare via Internet. Ormai scriviamo
e telefoniamo usando questa rete. Tutto
quanto scritto sopra di fatto necessita di
una connessione Internet, la rete immate-
riale che tutto unisce e tutto circonda. Una
matassa invisibile che permette di trasferire
informazioni, che garantisce la possibilità di
prendere decisioni, che cancella le distanze
e rende tutto acces-
sibile in tempo reale.
Se non ci fosse In-
ternet tutte le reti
materiali di cui ab-
biamo parlato non
avrebbero la mede-
sima funzionalità.
Tutto ricadrebbe
come nel recente
passato a una lo-
gica disgiunta e
autonoma. L’inter-
connessione è data
proprio da Internet,
il vero collante che
permette di fare interagire ciò che non è
direttamente collegabile. La grande rivo-
luzione che sta alla base della smart city
è dunque l’IoT che è figlio della diffusione
pervasiva di Internet. Stiamo solo comin-
ciando a beneficiare di questi cambia-
menti: la rivoluzione delle nostre città è
solo al primo atto.
Dotando di sensori i semafori si potrebbe controllarne la
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Fonte: www.pixabay.com
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Fonte: www.pixabay.com
NOVEMBRE 2016
FIELDBUS & NETWORKS