cavo UTP battezzata con il nome di Power over LAN. Anche Cisco ha
battuto ‘ante tempore’ la strada PoE con telefoni IP e access point
wireless alimentati da Ethernet con potenze al di sotto dei 10 Watt.
La soluzione proposta da Cisco prevedeva uno scambio di informa-
zioni, governato dal protocollo proprietario CDP (Cisco Discovery
Protocol) tra lo switch che erogava l’alimentazione e il nodo che la
richiedeva, al fine di determinare il livello di potenza necessario.
La standardizzazione da parte di Ieee ha infine facilitato la diffu-
sione delle soluzioni PoE nell’industria, e oggi si parla comunemente
di soluzioni PoE (standard Ieee 802.3 af, successivamente 802.3 at
Type1), PoE+ (Ieee 802.3 at Type2) e PoE++ (Ieee 802.3 bt Type3 e
Type4). L’evoluzione degli standard è verso livelli di potenza sempre
più spinti: lo standard 802.3 af prevede una potenza massima ero-
gabile per dispositivo di 15,4 W (12,95 W al dispositivo); con 802.3
at Type2 si passa a 34,2 W alla fonte (25,5 W al nodo), mentre con
le soluzioni ancora in fase di ratificazione 802.3 bt Type3 e Type4 i
valori passerebbero, rispettivamente, a 55 W e 100 W.
Le implementazioni sostenute da Ieee non sono certo le uniche pos-
sibili: diversi produttori hanno già approntato soluzioni proprietarie
per soddisfare le esigenze di maggior potenza del mercato attuale.
Due esempi sono i 60 W offerti da Universal PoE messa a punto
da Cisco e i 100 W della soluzione HDBaseT portata avanti dalla
HDBaseT Alliance.
PoE: lo standard Ieee 802.3 af
Il primo degli standard ratificati da Ieee permette di illustrare le di-
verse soluzioni adottate per il trasporto di potenza sui cavi Ether-
net. Un sistema PoE minimale è costituito da due blocchi funzionali:
un’apparecchiatura che eroga l’alimentazione (PSE - Power Sourcing
Equipment) e uno o più dispositivi alimentati attraverso il cavo
Ethernet (PD - Powered Device). L’alimentazione dei nodi può essere
fornita direttamente da uno switch conforme allo standard PoE, op-
pure può essere ‘iniettata’ sul cavo da dispositivi che si frappongono
tra uno switch tradizionale e il dispositivo alimentato. Nel primo
caso, l’apparecchiatura che eroga potenza è collocata alla fine di
un segmento e prende il nome di ‘endspan’; nel secondo caso, si
parla di ‘midspan’. Tipicamente, quando si crea una nuova rete si
prediligono gli endspan, mentre quando si adatta una rete esistente
può risultare più conveniente rendere i dispositivi compatibili ag-
giungendo i midspan. Ratificato nel 2003, lo standard Ieee 802.3 af
prevede l’erogazione a ciascun dispositivo di una corrente continua
massima di 350 mA con una tensione minima di 44 V. La risultante
potenza di 15,4 W alla fonte viene ridotta, tenuto conto delle perdite
sul cavo alla massima distanza, a un massimo di 12,95 W garantiti
al dispositivo. Questa implementazione Ieee di PoE, che nel 2009 è
stata inglobata come variante Type1 nello standard Ieee 802.3 at,
NOVEMBRE 2015
FIELDBUS & NETWORKS
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Figura 1 - Due modi di alimentare i nodi Ethernet via PoE: ‘endspan’ e ‘midspan’
Fonte: Reichle & De-Massari