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NOVEMBRE 2015

FIELDBUS & NETWORKS

74

Fieldbus & Networks

supporta l’uso del cavo UTP Cat.3 per bassi valori di potenza, ma

richiede il passaggio ai cavi di Cat.5 (o superiore) per le potenze più

alte. L’alimentazione viene trasportata utilizzando in modo comune

solo due dei quattro doppini disponibili: un doppino per la corrente

di andata e un doppino per la corrente di ritorno. Questo approccio

ha, tra l’altro, il vantaggio di dimezzare la resistenza complessiva

della tratta. Lo standard Ieee prevede due modalità, o alternative,

a seconda di quali siano i doppini utilizzati per il trasferimento di

potenza. Nella modalità ‘A’, la corrente continua di alimentazione

passa attraverso le coppie di conduttori 1-2 e 3-6, ossia i doppini che

trasportano il segnale dati. Questa è la modalità di alimentazione

adottata dagli endspan e richiede il ricorso a una tecnica comune-

mente denominata ‘phantom power’, per via del fatto che la potenza

viaggia ‘nascosta’ insieme al segnale dati.

Nella modalità ‘B’, l’alimentazione utilizza le coppie di conduttori

4-5 e 7-8. Nelle varianti 10Base-T e 100BaseTx di Ethernet si tratta

dei doppini inutilizzati, che possono quindi essere dedicati esclusi-

vamente all’alimentazione dei dispositivi compatibili PoE. Questa è

la modalità di connessione suggerita dallo standard per midspan. In

Gigabit-Ethernet (1000BaseT) anche questi doppini sono utilizzati nel

trasferimento dati e diventa così necessario sovrapporre l’alimenta-

zione ricorrendo a una tecnica phantom-power.

Sebbene nelle varianti più lente di Ethernet sia possibile iniettare l’a-

limentazione senza ricorrere ai circuiti ausiliari richiesti per sovrap-

porla e successivamente separarla dal segnale dati, molti produttori

introducono comunque nei loro midspan la circuiteria phantom-po-

wer per questioni di compatibilità con la variante Gigabit di Ethernet.

La potenza non è tutto

Per quanto concettualmente semplice, l’implementazione di un

meccanismo di alimentazione su cavo Ethernet comporta tutta una

serie di accorgimenti e funzionalità accessorie che richiedono una

forma di controllo intelligente da parte delle apparecchiature coin-

volte. Tanto per cominciare, bisogna garantire la compatibilità con le

apparecchiature tradizionali, evitando di alimentare dispositivi non

predisposti. Quando i dispositivi

sono invece compatibili, la priorità

è sulla sicurezza e sui meccanismi

di protezione da guasti, sovrari-

scaldamenti ed errori di cablaggio.

La logica di controllo, infine, può

essere impiegata per realizzare

forme più o meno sofisticate di ge-

stione della potenza estesa a tutti

i dispositivi della rete.

PSE e PD adottano una procedura

di rilevamento per capire se un

Figura 2 - L’alternativa ‘A’ dello standard Ieee 802.3 af utilizza le

coppie dati del cavo UTP

Figura 3 - L’alternativa ‘B’ dello standard Ieee 802.3 af inietta

l’alimentazione sulle coppie inutilizzate dalle varianti 10BaseT

e 100BaseTx di Ethernet

Fonte: Reichle & De-Massari