SETTEMBRE 2015
Fieldbus & Networks
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Fieldbus & Networks
rosse): si è scelto di configurare un solo
verso per ridurre al minimo i falsi allarmi
rilevati. L’allarme relativo al quadrato
verde serve per monitorare la presenza di
una seconda persona in cabina, caratte-
ristica che verrà implementata in futuro,
se tutto il sistema darà riscontri positivi.
La camera installata nel retro assolverà
a un duplice uso: oltre a registrare h 24
lo stato del carico trasportato, dovrà ri-
levare dei movimenti anomali o dei furti
del carico durante la fase di crociera e
verificare che solo l’area di materiale
dedicata al cliente sia effettivamente
scaricata. Per eseguire tali verifiche sono
stati usati dei filtri, per esempio quello
‘oggetto rimosso’, configurato per ogni
area di carico del camion, che, in conco-
mitanza con il segnale GPS e le imposta-
zioni a bordo di esso, rileva se il carico
rimosso è dedicato al cliente in cui si sta
scaricando. Un altro filtro usato per mo-
nitorare i movimenti durante il percorso
è rappresentato ancora dalle linee di de-
marcazione virtuale, questa volta lavo-
rando su tutti e due i versi di movimento.
Tutto il sistema è stato configurato per
inviare gli allarmi o gli eventi rilevati
alla centrale di controllo. Una volta che
il mezzo è rientrato in sede, il sistema di
registrazione centrale, tramite rete wire-
less, richiede alle camere le registrazioni
dei filmati per archiviazione e per effet-
tuare eventuali verifiche.
EDSlan -
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e telecamere di videosorveglianza devono costan-
temente offrire immagini naturali e nitide in qua-
lunque ambiente operativo. Devono garantire pre-
stazioni ottimali in un’ampia gamma di condizioni di
illuminazione, dalle scene in controluce, con luce solare,
a quelle più scure catturate al tramonto o di notte. In
condizioni impegnative come queste, sensibilità elevata
e ampio ‘range dinamico’ sono cruciali. Per range dina-
mico, in particolare, si intende l’intervallo del livello di
luminosità compreso tra la parte più scura dell’imma-
gine e quella più chiara. L’occhio umano è in grado di
percepire un range dinamico di 100 dB e oltre, ma persi-
no i migliori sensori Cmos delle telecamere attualmente
disponibili sul mercato possono catturare solo un range
di circa 60 dB. Il range dinamico delle scene che vengono di solito catturate dalle applicazioni di videosorveglianza
può facilmente raggiungere i 100 dB e oltre. In un ufficio o un corridoio, per esempio, il livello di illuminazione potreb-
be avere un range dinamico di circa 60 dB, ma la luce solare diretta, che filtra attraverso una porta o una finestra,
potrebbe rapidamente estendere questo valore oltre il range dinamico che i sensori d’immagine disponibili sul mer-
cato sono in grado di catturare. Ciò rappresenta un ostacolo notevole per la riproduzione di immagini di buona qua-
lità. Per risolvere questo problema, sulle telecamere di ultima generazione è stata sviluppata la tecnologia View-DR.
Questa si serve del sensore Cmos Exmor e di un otturatore elettronico per catturare più immagini utilizzando velocità
dell’otturatore progressivamente più elevate. Le immagini vengono quindi combinate in un unico fotogramma e per
ognuna di esse vengono scelti gli elementi che presen-
tano l’esposizione ottimale. A questo punto, l’immagine
risultante viene elaborata con la tecnologia ‘Visibility
Enhancer’, che consente di ottimizzare i livelli di cromi-
nanza e luminanza, modificando la curva gamma pixel
per pixel, per ottenere un’immagine naturale. Grazie a
questo tipo di elaborazione, la tecnologia View-DR offre
una rappresentazione naturale della scena con un range
dinamico talmente ampio, che supera anche quello per-
cepibile dall’occhio umano. Quando la tecnologia View-
DR è attiva, un’immagine viene catturata utilizzando un
tempo di esposizione standard e, successivamente, da
1 a 3 immagini vengono catturate utilizzando tempi di
esposizione estremamente brevi.
Perché il ‘range dinamico’ è così importante
Fotogramma con range dinamico alto
Fotogramma con range dinamico basso