NOVEMBRE 2014
FIELDBUS & NETWORKS
40
Fieldbus & Networks
L
enze ha introdotto da tempo
nella sua gamma di prodotti i
moduli di sicurezza certificata
che consentono l’applicazione
dei suoi drive in campi di im-
piego finora non possibili, almeno non
senza l’installazione di dispositivi aggiun-
tivi costosi e che aumentano la comples-
sità di gestione dell’intera applicazione.
Tra i vantaggi e i risultati ottenuti con la
sicurezza integrata nel drive, figurano: la
riduzione dei costi di sistema con con-
seguenti minori ingombri; la semplifica-
zione della struttura; l’Incremento delle
performance del sistema; una migliore
esecuzione EMC (senza interruzioni delle
schermature); migliori possibilità di dia-
gnosi e la certificazione che assicura
l‘osservanza con gli standard validi. La
funzione di sicurezza STO è disponibile
sulla maggior parte dei drive Lenze; le
maggiori funzioni di sicurezza sono rea-
lizzabili nel servodrive 9400 e sono: SS1,
SS2, SMS, STM (Safe Tip mode) SLS, SLI
(Safely limited increments), SDI (Safe di-
rection), SSM (Safe speed monitor), Safe
cascading of STO-function. Attraverso i
moduli di bus di campo Profibus o Pro-
finet è poi possibile impiegare Profisafe
Safety bus. Nei servodrive 9400, grazie
alla scalarità dei moduli di sicurezza, il
tecnico può scegliere il modulo neces-
sario per l’impianto senza ‘pagare’ per
funzioni non richieste. La maggior parte
delle richieste concernono la funzione
STO, che si può soddisfare con il modulo
SM100; per altre funzioni più evolute,
generalmente legate a un sensore di
velocità, è disponibile il modulo SM301.
Tutti questi moduli di sicurezza rispet-
tano le norme EN ISO 13849−1, Cat.4/PL
e SIL3 IEC 61508.
Sicurezza in ambito
intralogistico
Un settore applicativo classico per
Lenze, dove è stato ormai standardizzato
l’impiego dei moduli di sicurezza in modo
tradizionale oppure con collegamento
attraverso Profisafe, è quello dell’intra-
logistica. Data la presenza, per esempio,
di trasloelevatori in movimento è prio-
ritario proteggere gli operatori che per
manutenzione o altro vengono a trovarsi
nel raggio d’azione dei carrelli. I corri-
doi dove questi carri si muovono, per
esempio, sono controllabili e sorveglia-
bili attraverso la funzione di limitazione
di velocità sicura Safety Limited Speed
(SLS). La scelta degli elementi per realiz-
zare tali soluzioni è eseguita dai tecnici
Lenze, che riescono a trovare soluzioni
idonee a soddisfare tutte le varie richie-
ste. Spesso il costruttore della macchina
prevede l’installazione di un lettore di
posizione assoluta quale un telemetro
laser, un lettore di codice a barre o altro
sistema simile. Nell’applicazione qui
brevemente descritta il codice a barre
comunica la posizione assoluta del car-
rello attraverso la porta SSI disponibile
come standard nei drive Lenze 9400
HighLine. Nelle applicazioni in cui sono
coinvolti i magazzini automatici, spesso
per motivi di risparmio di spazio, non
sono presenti ampie zone di decelera-
zione all’approssimarsi delle estremità
della corsa nel magazzino. In questi
casi, grazie al modulo SM301 Lenze può
sfruttare la disponibilità di quattro diffe-
renti valori di velocità limitata SLS1, 2,
3, 4 per realizzare delle zone di velocità
limitata e controllata, tali da garantire
la sicurezza non solo alle persone, ma
anche al carrello. In questo caso, sono
stati usati due differenti valori di SLS,
uno per l’entrata in zona pericolosa
dell’operatore e uno quando il carrello
raggiunge le zone prossime ai finecorsa
(senza che vi sia l’operatore in corsia).
Ma vediamo uno schema di principio
del funzionamento della macchina. Nel
drive master sono state programmate le
funzioni SLS1 e SS1 (e STO), come se
il drive lavorasse da solo. Se durante lo
LENZE OFFRE SOLUZIONI PER SVARIATI TIPI
DI CASI APPLICATIVI, DOVE LA SICUREZZA È
INTEGRATA A SALVAGUARDIA DEL PERSONALE
IN PRIMIS, MA ANCHE DEGLI APPARATI
OBIETTIVO:
TUTELARE
L’OPERATORE
di
Giuseppe Testa
Schema di funzionamento della macchina