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NOVEMBRE 2014

FIELDBUS & NETWORKS

38

Fieldbus & Networks

completa con la EN ISO 13849 che ha

introdotto l’idea di livelli prestazionali

(PL - Performance Level). Entrambi gli

standard hanno portato un approccio

più elaborato e moderno con cui fron-

teggiare la crescente complessità della

tecnologia e delle funzionalità legate

alla sicurezza.

In diversi casi, infatti, la funzione di

sicurezza non poteva più limitarsi a

interrompere semplicemente l’ali-

mentazione. L’avvento della logica di

sicurezza, per esempio, ha permesso

l’introduzione di funzioni di sicurezza

intelligenti che possono reagire in base

alle diverse condizioni della macchina e

favorire, anziché ostacolare, la produtti-

vità. Tuttavia, maggiore è la flessibilità

della funzione, maggiore è il bisogno di

adottare misure preventive contro errori

e guasti.

Le diverse revisioni degli standard di si-

curezza non sono state accolte con molto

entusiasmo a livello globale, sebbene la

maggior parte degli utenti riconoscesse

alla fine che il cambiamento fosse ne-

cessario. Forse, uno dei passaggi più

significativi concerne la nuova versione

di EN ISO 14119, approvata nell’agosto

2013 e che dopo una sovrapposizione di

18 mesi andrà a sostituire la precedente

EN 1088/ISO 14119:1998. Essa tiene in

considerazione e offre utili indicazioni

sulla progettazione e selezione dei di-

spositivi di interblocco con tecnologie

più all’avanguardia, ivi comprese quelle

elettronica e programmabile complessa

come la codifica Rfid. I maggiori punti di

forza del nuovo standard stanno nell’a-

ver posto al centro di tutto la sicurezza

individuale e nell’aver chiarito alcune

questioni finora poco chiare.

In breve, dovrebbe essere di aiuto nella

scelta dei prodotti più adeguati e di un

utilizzo più esteso di tecnologie allo

stato dell’arte, al fine di ottenere risul-

tati migliori. Tra i temi fondamentali af-

frontati dalla norma figurano l’obbligo

di evitare l’elusione dei dispositivi di

interblocco e i problemi pratici con-

nessi, per esempio, con il collegamento

in serie di interruttori elettromeccanici

convenzionali.

Viene inoltre incoraggiato l’utilizzo po-

livalente degli interruttori di sicurezza

che, non solo bloccano, ma percepi-

scono e monitorano la posizione. La

norma comprende anche delle tabelle

guida relative alle forze da applicare

per mantenere chiuso un riparo, nonché

i requisiti correlati per il testing.

In conclusione, il periodo di sovrappo-

sizione finirà presto e ogni eventuale

nuovo sistema di interblocco dovrà es-

sere concepito tenendo bene a mente la

nuova normativa.

Una fusione necessaria

La pubblicazione dello standard IEC ISO

17305 è prevista per il 2016 mentre il

periodo di transizione per l’adozione

andrà fino al 2018. Derek suggerisce

di impiegare il tempo che intercorre tra

oggi e queste date per approfondire le

linee guida EN ISO 13849 e IEC 62061:

“Le aziende che avranno familiarità con

questi due standard non avranno diffi-

coltà ad adottare lo standard unificato.

Il processo di fusione non introdurrà dei

requisiti significativamente diversi, ma

servirà solo a chiarire e a semplificare”.

Le norme ISO 13849 e IEC 62061 inclu-

dono entrambe tutte le disposizioni ne-

cessarie a tutela della sicurezza, ma al

prezzo di un aumento della complessità

e della necessità di procedere a calcoli

di affidabilità. Questo, a sua volta, si

traduce nell’esigenza di acquisire i dati

di affidabilità delle varie parti del si-

stema. Il fatto che questi dati non siano

sempre immediatamente disponibili

crea a volte non pochi problemi. Ora,

la fusione delle due norme eliminerà

prima di tutto il problema di dover fare

riferimento a due standard differenti,

quindi potrà essere l’occasione giusta

per risolvere problematiche quali quella

prima evidenziata, trattando questioni

rimaste irrisolte e cogliendo il meglio di

entrambe le norme precedenti.

Fonte: 2.bp.blogspot.com