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meccatronica

approfondimenti

Automazione e Strumentazione

n

Settembre 2015

29

bilmente in un polo di logistica.

É necessario valutare correttamente le condizioni

di funzionamento

massime e minime

ed uti-

lizzare apparecchiature

ottimizzate dal punto

di vista energetico

, quindi in grado di fornire i

necessari sovraccarichi. Occorre porre particolare

attenzione, sia nella progettazione che nella docu-

mentazione dei prodotti, al funzionamento in

sovraccarico, proprio

per evitare dannosi sovra-

dimensionamenti

. A titolo di esempio, utilizzare

inverter in grado di erogare il 150% della corrente

per 60 s e il 200% per 3 s: oltre al risparmio nel

costo iniziale di acquisto, questo garantisce la

massima efficienza energetica anche in applica-

zioni dal carico fortemente variabile.

Selezione dei corretti profili di moto:

nelle

applicazioni dinamiche la scelta delle accele-

razioni e dei profili di moto ha un fortissimo

impatto sui consumi. La scelta dei profili giusti

permette di ridurre grandemente l’assorbimento.

Corretta progettazione della catena del moto:

la scelta dei componenti della catena (aziona-

mento, motore, riduttore, giunto ecc.) impatta

naturalmente sull’efficienza, a parità di presta-

zioni. Il corretto accoppiamento tra l’inerzia del

carico e del motore, la scelta ottimale del rapporto

di riduzione dei riduttori, la scelta della tipologia

e della velocità ottimale del motore hanno un

forte impatto, anche a parità di rendimento nomi-

nale dei componenti sull’efficienza energetica.

Un approccio corretto e coerente permette spesso

di evitare l’adozione di sistemi così detti “di anti-

pendolo”: ingombranti ed onerosi.

Dalle prestazioni necessarie e dai dati del carico

e della cinematica occorre quindi

selezionare i

giusti componenti della catena del moto, simu-

larne le prestazioni

, anche energetiche, e conse-

guentemente

ottimizzarne la scelta.

La macchina viene quindi scomposta nei com-

ponenti essenziali che costituiscono la catena di

trasmissione del moto con l’obiettivo, partendo

dalle prestazioni richieste dall’asse da motoriz-

zare, di identificare in modo adeguato il riduttore,

il motore e l’azionamento.

Il primo componente che viene naturale esami-

nare quando si cerca l’ottimizzazione energetica

della catena del moto è il

motore

. È significativo

il fatto che la normativa recepisca con chiarezza

l’effetto positivo che l’impiego dell’inverter ha

sull’efficienza della soluzione complessiva.

I costruttori di motori, da tempo, perseguono

una politica di produzione di motori ad

alta

efficienza

, consci del fatto che la differenza sul

prezzo iniziale di acquisito è ben presto ripagata

dai minori consumi di energia elettrica.

Un elemento di ulteriore efficienza energetica è

l’impiego di motori brushless. In questi motori,

infatti, la corrente di magnetizzazione non è

necessaria, in quanto il campo magnetico è rea-

lizzato mediante magneti permanenti. Questo

riduce sia la dissipazione nel motore che quella

nell’inverter

, consentendo spesso di

ridurre la

taglia

delle apparecchiature rispetto alla solu-

zione asincrona.

Diventa importante poter valutare i benefici ener-

getici conseguenti alla scelta di una soluzione

piuttosto che un’altra.

La scelta del progettista deve poter avvenire in

assoluta trasparenza con una espressione chiara

dei costi e dei benefici, che molto spesso si tradu-

cono positivamente per l’End User.

In aggiunta a quanto esposto, è opportuno

considerare che

il componente responsa-

bile delle maggiori dissipazioni

non è, come

potrebbe sembrare ovvio, il motore, bensì il

riduttore

: è dimostrato che l’impiego di riduttori

Con il software di progettazione e configurazione di Lenze

è possibile pianificare la scelta degli elementi essenziali che

compongono la catena del moto dell’azionamento

Un’analisi preventiva del rapporto costi/

benefici da parte del progettista è vantaggiosa

anche per l’utilizzatore finale del sistema