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Efficiency & Environment - Marzo 2018
Approfondimenti
- agevolare l’introduzione dei Sistemi di Gestione dell’Energia
certificati ISO50001 verso i soggetti più energivori e quindi
più interessati a questo tipo di strumenti, anche utilizzando
specifiche premialità.
Il timore che nonostante l’efficienza energetica rientri tra le
priorità della SEN, ma che all’atto pratico qualcosa possa non
procedere come si vorrebbe, è confermato da come, proprio
in quest’ultimo periodo, il Ministero dello Sviluppo sta ge-
stendo il meccanismo dei Certificati Bianchi che ricordiamo
essere uno dei principali strumenti nazionali per raggiungere
gli obiettivi di efficienza energetica che l’Italia si è data nei
confronti dei target europei. Trascurando i tempi biblici per
l’uscita delle nuove linee guida, che finalmente hanno visto
la luce ad aprile 2017, oggi osserviamo la prolungata assenza
delle schede standard che stanno bloccando parte delle ri-
chieste di incentivo da parte di molti operatori, ma soprattut-
to i rumors degli addetti ai lavori dicono che ci sia la volontà
di ridimensionare notevolmente il meccanismo riducendo di
fatto numerose opportunità di mercato sia per gli utenti fina-
li sia per i fornitori di servizi energetici i quali, lavorando in
maniera seria, hanno permesso all’Italia di risultare tra i Paesi
più virtuosi in quest’ambito.
La parte interessante
A parte questi timori, più che fondati, e su cui si spera di ave-
re a breve notizie positive, la SEN presenta alcune azioni in-
teressanti, una su tutte l’istituzione di una cabina di regia che
si prevede di far partire per il monitoraggio SEN, coordinata
da Mise e Mattm con MEF, MIT e Mibact, Regioni e con perio-
dico aggiornamento degli enti locali per favorire l’attuazione
‘coordinata’ della SEN e monitorare stato di realizzazione e ri-
sultati. Infatti grazie a questa iniziativa e nell’ipotesi che fun-
zioni correttamente, potremmo essere in grado di verificare
in maniera progressiva l’impatto degli impegni presi con la
SEN senza dover attendere il prossimo aggiornamento della
Strategia. Un commento generale sull’intero documento può
essere riassunto dicendo che la SEN 2017 è un documento al
cui interno sono presenti molte buone intenzioni, frutto di
analisi complete e puntuali ma con pochi impegni concreti,
soprattutto per le aree dell’efficienza energetica e delle fonti
rinnovabili; in tutto questo sembra emergere molto forte il
contributo del lavoro dei consulenti e molto poco quello dei
politici. Per concludere vale la pena richiamare il messaggio
conclusivo che i Ministri dello Sviluppo e dell’Ambiente han-
no lasciato nell’introduzione della brochure in cui presenta-
no la SEN 2017: “La Strategia Energetica pone obiettivi ambi-
ziosi e complessi. Per raggiungerli servono policy pubbliche
efficienti ma il successo della Strategia dipende anche dalle
azioni di tutti giorni: responsabilizzare i cittadini nelle loro
scelte di consumo verso un utilizzo consapevole delle fonti
energetiche è essenziale. La SEN è una scommessa sul futuro
del sistema energetico. L’energia per vincerla non ci manca”.
A questo messaggio si può aggiungere solo un augurio ovve-
ro che le molte energie che abbiamo a disposizione vengano
usate in maniera efficiente e funzionale attraverso un’azio-
ne capace, aperta e trasparente, che porti concreti vantaggi
a tutti sia in termini ambientali sia economici, vantaggi che
dovranno essere misurabili e misurati.
ti con quanto previsto dalle direttive dell’Unio-
ne Europea:
- migliorare la competitività del Paese, con-
tinuando a ridurre il gap di prezzo e di costo
dell’energia rispetto all’Europa, in un contesto
di prezzi internazionali crescenti;
- raggiungere in modo sostenibile gli obiettivi
ambientali e di decarbonizzazione al 2030 de-
finiti a livello europeo, in linea con i futuri tra-
guardi stabiliti nella COP21;
- continuare a migliorare la sicurezza di ap-
provvigionamento e la flessibilità dei sistemi e
delle infrastrutture energetiche.
I risultati
Nel corso della prima audizione parlamentare
del Ministro Calenda, nel marzo scorso, sono
stati presentati i risultati ottenuti confrontan-
dosi con gli obiettivi previsti dalla SEN 2013;
di questi quello ambientale, inteso come fonti
rinnovabili ed efficienza energetica, è risultato
quello che più di tutti ha raggiunto i migliori
risultati mentre quello relativo alla competiti-
vità, ovvero relativo ai costi energetici, non ha
raggiunto i risultati attesi.
Riprendendo la domanda originaria, “la SEN
2017 ha dato il giusto impulso alle fonti rinno-
vabili e all’efficienza energetica?”, l’impressione
che si è avuta dalla lettura del documento finale
è che sia mancato un po’ di coraggio nel dar-
si degli obiettivi un po’ più sfidanti proprio su
questi due fronti. Infatti sembrerebbe che aver
ottenuto dei risultati buoni dal 2013 al 2017,
abbia frenato la volontà di sfruttare l’effetto vo-
lano per arrivare a risultati ancora migliori per
il sistema Paese. Effettivamente è normale che
si concentri l’attenzione verso le aree più de-
boli ma allo stesso tempo non approfittare di
alcune azioni che avrebbero permesso di fare
il salto di qualità o stabilizzare alcune iniziative
intraprese negli ultimi anni, potrebbe diventare
un’occasione persa o peggio ancora l’inizio di
una fase in cui potrebbe invertirsi il trend posi-
tivo osservato fino a oggi.
Tra le iniziative che si poteva inserire e definire
in maniera vincolante nella nuova SEN si pos-
sono elencare a titolo esemplificativo:
- vincolare le Pubbliche Amministrazioni locali
a raggiungere target di efficienza energetica sui
propri consumi;
- introdurre sistemi di regolazione del mercato
nell’ambito dei servizi energetici (anche mini-
mi) a tutela degli utilizzatori finali, i quali, esclu-
dendo i grandi consumatori, rappresentano l’a-
nello debole della filiera;
- stabilizzazione delle detrazioni fiscali per gli
interventi di efficienza energetica nel settore
civile;