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Speciale
Le città intelligenti
presenze. Il dispositivo evolve quindi in un multi-
sensore, per integrazione di sensoristica di terze
parti su pali intelligenti, sfruttando al meglio il si-
stema di trasmissione dati unendo funzioni quali
stazioni di ricarica elettrica, pannelli informativi
e hot spot wi-fi. In Casaccia è stata inoltre rea-
lizzata una rete di 10 edifici intelligenti, dotati di
sensori, sistemi di attuazione e trasmissione dati
per comunicazione in realtime con il sistema di
supervisione centrale, con cui dialogano tutte
le applicazioni. Questo consiste in una control
room dove risiede la piattaforma ICT dotata di
programmi di monitoraggio, diagnostica e otti-
mizzazione dei consumi da remoto. Nell’ottica
dell’energy on demand, i dati rilevati vengono
combinati con quelli relativi ai badge di ingresso
al Centro, per individuare le richieste degli utenti
e fornire i servizi nel momento e nel luogo in cui
sono effettivamente necessari.
Ambiente e competitività urbana
Infine, vorremmo chiudere con uno spunto di ri-
flessione, ma che è rivelatore di quanto acquisti-
no importanza la sostenibilità urbana e la cultura
di innovazione proprie delle smart city. Pensia-
mo alla sconfitta di Milano nella corsa alla sede
dell’EMA, l’Agenzia del farmaco europea, a favore
di Amsterdam: al di là del tanto vituperato meccanismo a sor-
teggio, si possono trovare altre motivazioni, prima fra tutte la
mentalità di un Paese come l’Olanda che sperimenta e scom-
mette sulle nuove tecnologie per risolvere i problemi e miglio-
rare la vita dei cittadini. Soprattutto in tema di ambiente e qua-
lità dell’aria. Il tema inquinamento atmosferico è molto sentito,
a Milano come in Olanda, un terreno pianeggiante, per gran
parte sotto il livello del mare, fattori che favoriscono l’accumulo
di smog, con inoltre molte aree urbane concentrate in un rag-
gio limitato di territorio. Rotterdam ha introdotto torri in grado
di filtrare l’aria dagli agenti inquinanti, Eindhoven ha lanciato
l’uso di asfalto mangia-smog. Amsterdam ha avviato la politica
dei tetti verdi e ha installato centraline di rilevazione dell’inqui-
namento quasi casa per casa, con un sistema di incentivi per
le abitazioni attorno alle quali si rileva una diminuzione degli
inquinanti. L’Olanda sta infine testando Solaroad, una strada
costituita da pannelli fotovoltaici. Accorgimenti volti all’uso
delle rinnovabili e impiego di tecnologie innovative per risol-
vere il problema inquinamento, dove Milano invece cade, come
conferma anche la classifica ICity Rate 2017: nessun impiego di
nuove tecnologie e assenza di politiche strutturali per miglio-
rare la qualità della vita. La mancanza di una mentalità smart
in questo caso può aver contribuito a far perdere un’occasione
molto importante che avrebbe avuto grandi ricadute su occu-
pazione, economia e prestigio per una grande città come Mila-
no, all’avanguardia su una moltitudine di altri fronti ma centro
urbano ancora poco smart su ambiente e sviluppo sostenibile.