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Efficiency & Environment - Marzo 2018
Speciale
Le città intelligenti
efficiente delle risorse, ridurre i consumi e gli sprechi. Big Data
e Analytics abilitano in tal modo nella smart city la lettura dei
sistemi urbani e delle loro patologie, per un’analisi attenta e
puntuale dell’obsolescenza urbana finalizzata a una gestione
degli asset basata sulla conoscenza, con ad esempio una pia-
nificazione intelligente degli interventi di manutenzione. Altro
requisito cruciale è quindi la diffusione e la penetrazione di
smartphone e dispositivi intelligenti tra i cittadini, e l’uso di app
per device mobili, indispensabili per consentire la partecipazio-
ne attiva e il coinvolgimento degli abitanti nelle logiche e nei
tessuti digitali della città intelligente.
Mobilità e trasporti intelligenti
L’inquinamento e le emissioni di gas serra sono critici per l’im-
patto ambientale dei centri urbani. Unitamente a efficienza
energetica, una parola chiave per le smart city è quindi mobi-
lità intelligente e basata sulla conoscenza. Diverse sono le ap-
plicazioni che è possibile pensare in ambito di smart mobility,
grazie al controllo e al monitoraggio in tempo reale dei flussi
di traffico e di persone nell’area cittadina. Oltre all’utilizzo di
flotte di veicoli elettrici e ibridi, è possibile infatti adottare so-
luzioni che grazie a sensori di traffico e semafori intelligenti
possono regolare in maniera ottimale la viabilità. Sistemi di
routing e instradamento possono suggerire ai guidatori per-
corsi alternativi per raggiungere le mete di destinazione, otti-
mizzati sulle condizioni di traffico rilevate. Alla riduzione della
congestione del traffico, e delle relative emissioni nocive, con-
tribuiscono quindi anche la presenza di servizi e applicazio-
ni di car sharing, bike sharing e simili, e di trasporti pubblici
intelligenti, con percorsi ottimizzati che incoraggiano al loro
utilizzo. Per diminuire l’impatto ambientale degli spostamenti
in città è anche possibile implementare soluzioni di smart par-
king: una quota rilevante del traffico urbano è infatti dovuta a
guidatori che non riescono a trovare parcheggio. Disporre di
parcheggi intelligenti connessi in rete permette di visualizza-
re dove vi siano parcheggi liberi in zona, riservando il posto
prima di arrivare tramite un’app. In una città intelligente cam-
biano inoltre i ritmi di vita, più agili e flessibili, per cui sono
necessari luoghi privi di vincoli e spazi per la condivisione,
case confortevoli e luoghi pubblici da abitare, dove socializ-
zare ma anche collaborare per produrre valore. In tal senso, a
ridurre la necessità degli spostamenti in città possono contri-
buire anche lo smart working e la smart education, quest’ul-
di ambiente e consumo di energia. L’energia è
infatti il primo aspetto da considerare nella tra-
sformazione intelligente delle città, poiché l’e-
nergia è il fattore chiave per qualunque tipo di
servizio e attività, e per la vita stessa di una città
intelligente. Tutto richiede energia, e per le città
intelligenti del futuro occorre pensare a un’e-
nergia in 3D, ovvero decentralizzata, decarbo-
nizzata e digitale. Diversi sono gli ambiti su cui
è possibile intervenire, dalla mobilità agli smart
building, dall’illuminazione all’impiego di ener-
gie rinnovabili, e fino alla smart governance dei
centri urbani, che non solo semplifichi la vita ai
cittadini offrendo servizi agili e intelligenti, ma
che sia in grado di pianificare l’impiego delle ri-
sorse, naturali, sociali, economiche, in maniera
sostenibile e con prospettive a lungo termine,
con tecnologie e soluzioni a prova di futuro.
Tecnologie digitali
per le smart city
L’infrastruttura base che rende possibile la rea-
lizzazione o la trasformazione di una città in una
smart city è sostanzialmente costituita da sen-
sori, dispositivi IoT, machine learning, spot wi-fi
diffusi e rete 4G. Si tratta di strumenti e tecnolo-
gie a basso costo, e già ampiamente disponibili e
consolidate, che possono essere installati ovun-
que per migliorare, efficientare e ottimizzare le
prestazioni di una città. L’IoT può in particolare
trasformare qualunque oggetto sparso sul terri-
torio in un dispositivo intelligente e connesso alla
rete, in grado di trasmettere dati e informazioni:
lampioni, semafori, veicoli, contatori, cassonetti,
telecamere, stalli di parcheggio. Gartner stima
che il numero di dispositivi connessi all’IoT nel
mondo aumenterà da 5 miliardi del 2015 a oltre
20 miliardi entro il 2020, per un valore di mer-
cato che secondo IDC sarà di 1.290 miliardi di
dollari entro lo stesso anno, in crescita annua del
+15,6%. Il risparmio energetico che è possibile ot-
tenere negli edifici con l’adozione di tecnologie
IoT potrebbe inoltre ripagare da sé l’investimen-
to, grazie a riduzioni anche del 10-20% sui costi
energetici. La disponibilità e la raccolta di enormi
quantità di dati e informazioni in tempo reale,
possibile grazie a dispositivi e piattaforme IoT, è
quindi il requisito basilare per l’implementazione
di logiche smart nelle città. Sensori e IoT creano
una sorta di sistema nervoso della città senziente,
che raccoglie dati e stimoli e per il quale un’al-
tra caratteristica essenziale è l’interoperabilità, e
l’impiego di protocolli di comunicazione aperti
e standard. Dati e informazioni possono infatti
provenire dalle fonti più disparate, e tutti devono
poter essere raccolti e integrati a livello centrale,
onde consentire analisi ed elaborazioni a sup-
porto delle decisioni per ottimizzare la gestione
Supertree Grove a Singapore, alberi fotovoltaici che trasformano i raggi solari
in energia elettrica per tutta la città