Table of Contents Table of Contents
Previous Page  19 / 44 Next Page
Information
Show Menu
Previous Page 19 / 44 Next Page
Page Background

19

Efficiency & Environment - Marzo 2018

Attualità

and field services di Schneider Electric

in Italia, commenta: “La sintesi emer-

sa è coerente con lo scenario italiano:

decentralizzazione, decarbonizzazione

e digitalizzazione sono oggi una realtà

anche nel nostro Paese. In questo con-

testo è necessario passare da un ap-

proccio inizialmente focalizzato al solo

risparmio, a uno più ampio di gestione

dell’energia. EcoStruxure è l’architettura

di Schneider Electric basata su prodot-

ti intelligenti, comunicanti e connessi

che alimentano sistemi e analytics per

affrontare in modo integrato e armoniz-

zato le opportunità offerte dalla convergenza IT/OT. Con Eco-

Struxure diamo l’opportunità ai nostri clienti di giocare un ruolo

attivo in questa mercato in profonda trasformazione”.

Ci sono anche progressi in molte aree

Oltre il 50% delle aziende rappresentate ha avviato progetti

per l’uso di energie rinnovabili o progetta di farlo entro i pros-

simi due anni: in particolare si distinguono le aziende del set-

tore sanitaria (64%) e dei beni di con-

sumo (58%). Inoltre, i top manager e le

funzioni centrali sono molto coinvolti

in questi e altri programmi legati alla

sostenibilità. Il 74% dei rispondenti ha

dichiarato che il top management ri-

vede o approva le iniziative per l’uso di

rinnovabili e per la sostenibilità, il che

indica che questi temi sono conside-

rati una priorità strategica.

Inoltre, anche se ovviamente il ritorno

sull’investimento è il metro di valuta-

zione principale per le iniziative legate

a energia e sostenibilità, le aziende stanno iniziando ad avere

una visione più ampia e di lungo termine al riguardo. Ad esem-

pio, oltre la metà degli interpellati ha dichiarato che l’impatto

ambientale è uno dei fattori presi in considerazione nei pro-

cessi di valutazione. Un altro elemento importante per molti

(39%) è il rischio organizzativo. L’azienda Iomart, che opera nel

settore dei servizi cloud gestiti, è un esempio di come si possa

avere un approccio integrato e orientato ai dati. Si impegna

per coordinare la gestione dell’efficienza energetica e dell’im-

patto ambientale in tutta la rete di data center che possiedo-

no e operano nel Regno Unito. “Disporre di dati e di informa-

zioni utili per agire è essenziale” ha dichiarato Neil Johnston,

group technical operations director di Iomart. “Ma è altrettan-

to importante quel che accade una volta che si ha in mano

l’informazione. I nostri team che si occupano di procurement,

energia e sostenibilità confrontano i dati e sviluppano strategie

condivise per gestire consumi ed emissioni e ridurre i costi.

Questa capacità di collaborare ci ha fatto ottenere importanti

risparmi, ci ha aiutato a ottenere la certificazione ISO 50001 e a

rispettare i requisiti di Carbon Reduction Commitment”.

Schneider Electric

www.schneider-electric.it/it/

della risorsa energetica è positivo. Detto questo,

essere consumatori attenti è solo una parte di quel

che serve per affrontare il cambiamento e avere

successo. Le aziende devono prepararsi ad esse-

re protagoniste attive, mettendo in campo quanto

necessario per produrre energia e interagire con

la rete, con le utility, con i pari, con nuovi soggetti

che entrano nel mercato. Chi manca di agire oggi

è destinato a rimanere indietro”.

Le decisioni

Un grande ostacolo può essere dato dall’allinea-

mento interno. Il 61% dei rispondenti ha dichiarato

che nella loro azienda le decisioni in tema di ener-

gia e sostenibilità non sono prese in modo ben

coordinato, coinvolgendo i diversi team e dipar-

timenti interessati e in particolar modo questo av-

viene in aziende del settore beni di consumo e del

settore industriale. Inoltre, una percentuale analo-

ga di rispondenti ha dichiarato che la mancanza

di collaborazione è una sfida da affrontare. Anche

la gestione dei dati è stata citata come ostacolo

a una gestione integrata dell’energia e delle emis-

sioni di CO

2

; il 45% degli interpellati ha affermato

che i dati nella loro organizzazione sono molto de-

centralizzati e sono gestiti a livello locale o regio-

nale. Il 65% delle persone che hanno individuato

nella ‘insufficiente disponibilità di strumenti e me-

triche per condividere i dati e valutare i progetti’

un ostacolo che impedisce di lavorare in modo

trasversale, inoltre, fanno parte di aziende che ge-

stiscono i dati a livello locale, regionale o nazio-

nale, ma non globale. Giancarlo Terzi, VP energy