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Efficiency & Environment - Marzo 2018

Speciale

Acqua: tecnologie per uno sviluppo sostenibile

nel 2015, è quello di garantire a tutti la disponibilità dell’acqua,

attraverso una gestione sostenibile delle strutture igienico-

sanitarie. Si tratta però di obiettivi ambiziosi che necessitano

di sforzi collettivi mondiali non facili, coordinati e lungimiranti.

Secondo le Nazioni Unite il nostro pianeta attualmente possie-

de sufficiente acqua potabile per raggiungere questo obiettivo,

ma infrastrutture inefficienti e una cattiva gestione del siste-

ma idrico. In occasione della Giornata Mondiale dell’Acqua il

22 marzo scorso, DOW Water & Process Solutions (

www.dow.

com/en-us/water-and-process-solutions

), uno dei più grandi

produttori di tecnologie sostenibili di separazione e depura-

zione, ha prodotto un importante documento grafico sul tema

‘L’acqua e lo sviluppo sostenibile’ che illustrava come affronta-

re la sfida della correlazione acqua-cibo-energia, grazie a tec-

nologie avanzate di trattamento dell’acqua. Uno dei problemi

più complessi riguardo alla futura disponibilità d’acqua è infatti

proprio il legame imprescindibile tra acqua, cibo ed energia:

perché l’acqua, si sa, è necessaria per produrre gli altri due. Ed

è una delle sfide più urgenti a cui la società moderna è chia-

mata per garantire uno sviluppo sostenibile e trovare il modo

di ottimizzare la produzione di queste risorse, la cui stabile di-

stribuzione a consumatori e aziende, in futuro, potrebbe non

essere più così scontata. Si stima che entro il 2030 il mondo

avrà bisogno del 30% in più di acqua, del 40% in più di energia

e del 50% in più di cibo.

Industrie e start-up a confronto

Proprio in questa direzione, appunto, DOW Water & Process

Solutions ha sviluppato tecnologie avanzate e mirate, così

da aiutare le imprese di trattamento dell’acqua a ridurre i

costi energetici senza però diminuire la capacità o la qualità

dell’acqua trattata ogni giorno. La domanda di già scarse ri-

sorse come acqua, energia e materie prime può infatti essere

ridotta di ben il 15% impiegando tecnologie e competenze a

Lucilla La Puma

In futuro,

l’acqua

Fonte pixabay.com

Come ridurre gli sprechi?

Quali sono le sfide della tecnologia

moderna? La risposta sta nel

riuscire a effettuare analisi sempre

più sofisticate partendo dal grande

patrimonio di informazioni oggi

a nostra disposizione costituito

dai cosiddetti Big Data

L’

acqua è la nostra principale risor-

sa di vita, eppure è una risorsa che

mettiamo continuamente a rischio

e che purtroppo comincia a scar-

seggiare. Ma quali scenari avremo

davanti tra venti o trent’anni? Secondo Legam-

biente 1,5 miliardi di persone non hanno accesso

all’acqua potabile e ogni venti secondi nel mon-

do un bambino muore di sete. Nella migliore

delle ipotesi la situazione rimarrà invariata; nella

peggiore la carenza di acqua potrà generare con-

flitti sociali e aspre tensioni da una parte all’altra

del pianeta. Certo è che la popolazione mondiale

è destinata a crescere e che si stima arriverà nel

2030 ad 8,3 miliardi contro i 7 di oggi, e non pos-

siamo non pensare a come poter gestire l’acqua

in modo più efficiente. Soprattutto in Italia, dove

lo spreco secondo l’Istat è pari a circa 50 metri

cubi per ciascun chilometro delle reti di distribu-

zione, quasi il 60% in più rispetto alla media glo-

bale. Un volume che soddisferebbe le esigenze

idriche di un anno di oltre 10 milioni di persone.

La consapevolezza degli Stati

e delle organizzazioni mondiali

Ma come ridurre gli sprechi? Quali sono le sfi-

de della tecnologia moderna? La risposta sta nel

riuscire a effettuare analisi sempre più sofisticate

partendo dal grande patrimonio di informazioni

oggi a nostra disposizione costituito dai cosid-

detti Big Data, al fine di riuscire a gestire le nostre

risorse il più razionalmente possibile eliminando

gli sprechi. L’obiettivo dell’ONU nel Sustainable

Development Goals dell’agenda 2030, stabilito