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Efficiency & Environment - Maggio 2016

zione intelligente: un ambiente costruito attorno a un’unica

piattaforma per digitalizzare il processo durante l’intero ciclo

di vita. Già sperimentata in altri settori, tra cui l’aerospaziale e

l’automotive, questa strategia abbatte profondamente i costi,

ottimizza il riutilizzo del lavoro da un progetto all’altro, e velo-

cizza l’innovazione.

A.O.:

Quali sono le criticità legate a progetti di grandi dimen-

sioni?

Dennis Peters:

Pochi sono i progetti che falliscono palese-

mente. Molti si sviluppano in ritardo e, secondo il Construc-

tion Industry Institute, solo 2 progetti su 5 sono redditizi per

le aziende. Il superamento dei costi riflette il fatto che qua-

lunque struttura si stia costruendo, centrale elettrica, oleo-

dotto, raffineria, si tratta sempre di una sfida ingegneristica

lunga e impegnativa e una strategia obsoleta nella gestione

dei progetti può solo peggiorare le cose. Molti progetti ven-

gono gestiti a livello centrale da team che utilizzano applica-

zioni diverse senza alcuna integrazione tra loro e questo fa sì

che cambiamenti da parte del cliente o da un ente regolato-

re vengono mal gestiti dal team che lavora al progetto. Se ad

esempio, una semplice modifica di un componente apporta

un cambiamento alla macchina e il team di produzione non

ne conosce la modifica, si avrà sicuramente un ritardo. Per

ovviare a tali problemi molti utilizzano, ad esempio, cartelle

condivise, non progettate però per flussi di lavoro complessi

come quelli del settore energetico. E per altro in alcuni pro-

getti vengono utilizzati diversi sistemi di cartelle a seconda del

gruppo di lavoro, progettazione, engineering, produzione…,

ognuno con la propria versione. Immaginate l’incubo di una

configurazione simile: dove i cambiamenti effettuati a livello

locale non si inseriscono nel progetto complessivo. Una tale

modalità destrutturata ostacola molti team in un coordina-

R

aramente un progetto importan-

te arriva a essere più ampio o più

complesso di quelli del settore

dell’energia. La complessità è pro-

prio il motivo per cui solo il 5% di

questi progetti soddisfa i criteri iniziali riguardo i

costi e le tempistiche, secondo quanto presenta-

to dal Construction Institute 2015. Consideran-

do questo aspetto e il fatto che le aziende che

operano nel settore dell’energia devono rispon-

dere alle pressioni del mercato con efficienza e

velocizzazione dell’innovazione, Dennis Peters,

senior director energy ed Eduard Marfa, market-

ing director Emea, lifecycle collaboration di Sie-

mens PLM Software, affermano che il settore

deve ripensare alla consegna dei progetti. Dopo

l’analisi delle strategie attuali di gestione di tali

progetti, i due affrontano la questione di un am-

biente di progettazione che favorisca l’innova-

Attualità

Come gestire i progetti

Lucrezia Campbell

Eduard Marfa, marketing director

Emea, lifecycle collaboration e

Dennis Peters, senior director

energy, di Siemens PLM Software

spiegano come gestire grandi

progetti in modo più rapido e

incrementando la produttività

<

Raramente grandi progetti di

vari settori sono più complessi di

quelli del settore energetico