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Efficiency & Environment - Maggio 2016

innovative sono il primo e basilare passo per ridurre l’uso di

acqua in agricoltura. Ecco perché Monsanto, azienda italia-

na che commercializza varietà di mais e colza con l’obietti-

vo di accrescere il reddito degli agricoltori grazie all’impiego

del miglior germoplasma unito alle tecniche agronomiche

più innovative e alla formazione continua degli agricoltori

nell’uso dei mezzi tecnici, lavora su una vasta gamma di so-

luzioni tecnologiche per aiutare a fronteggiare alcune delle

sfide più grandi per il nostro Pianeta e raggiungere l’obiettivo

di essere completamente ‘carbon neutral’ entro il 2021 attra-

verso un programma unico, rivolto alle divisioni sementi e

grandi colture, attraverso la collaborazione degli agricoltori.

E chi non rispetta gli impegni?

Molto si è discusso su quanto questi impegni volontari han-

no o no un carattere vincolante: pur se vero che non sono

previste, per ora, sanzioni per chi non dovesse rispettare gli

impegni sottoscritti con gli Indc, va detto che nell’Accordo

di Parigi ci sono alcune parti che individuano impegni le-

galmente vincolanti, ad esempio quelle procedurali, o sulle

verifiche e i controlli, il coordinamento sulle scadenze e la

trasparenza delle comunicazioni dei Paesi.

L’obiettivo definito per la mitigazione è molto ambizioso,

ed è arrivato dopo un braccio di ferro prolungato, in cui

hanno giocato un ruolo chiave i Paesi più poveri e quel-

li delle piccole isole del Pacifico, i più colpiti dagli impatti

del cambiamento climatico. Se preso seriamente, l’obiet-

tivo di mantenere le temperature ben al di sotto dei 2 °C,

significherebbe un’accelerazione impetuosa delle politiche

per ridurre le emissioni.

Strumento flessibile

Un altro punto centrale dell’Accordo di Parigi sono i momenti

di ‘verifica e rilancio’, previsti ogni cinque anni: in ogni ciclo

L’

eccessivo sfruttamento delle

falde acquifere, i cambiamenti

climatici che portano a lunghi

periodi di siccità, l’inquinamen-

to sono causa di una dispo-

nibilità di acqua sempre più ridotta. Ad oggi,

secondo dati della FAO, il primario è il settore

che in assoluto ‘beve’ più acqua. In Italia il 70%

del consumo idrico è attualmente assorbito dai

campi, 20% dall’industria e 10% per uso dome-

stico, ma si prevede che nei prossimi anni cre-

scerà il ricorso all’irrigazione per far fronte alle

necessità produttive del Paese. Accanto all’im-

patto ambientale, il costo rappresenta un altro

fattore cruciale per la riduzione dell’uso dell’ac-

qua. L’agricoltura non consuma acqua, la usa

per produrre cibo, ma nonostante questo deve

imparare a usarne di meno: per supportare la

crescita della popolazione mondiale, l’agricol-

tura deve aumentare la sua produzione otti-

mizzando l’uso delle risorse in maniera mag-

giormente sostenibile. È dunque imperativo

individuare e implementare strategie capaci di

utilizzare in modo efficiente le risorse, evitando

ogni forma di spreco. Le tecniche d’irrigazione

Attualità

Tecnologia per l’acqua

Lucrezia Campbell

Una modalità tecnologica per aiutare

gli agricoltori a massimizzare la

produttività e la qualità del prodotto

garantendo effettiva redditività

Foto tratta da pixabay.com