APRILE 2018
AUTOMAZIONE OGGI 405
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Nel corso del 2017, il Piano Calenda ha sicuramente innescato nu-
merosi investimenti su nuovi macchinari IoT (gli investimenti totali
previsti sono pari a 3,6 miliardi di euro), ma le aziende italiane fanno
ancora fatica a introiettare una vera innovazione dei processi produt-
tivi, a causa di un gap formativo. Il nuovo parcomacchine raccoglie e
fornisce i dati, ma c’è ancora scarsa competenza sul loro reale utilizzo:
unenormepotenziale ancora inespressopermancanza di figurepro-
fessionali adeguate in azienda. Come Bosch Rexroth, non forniamo
solo il nostro portfolio tecnologico, ma anche una consulenza a 360°
per creare una nuova cultura aziendale che sappia utilizzare i Big
Data per generare un veromiglioramento dei processi.
Chiara Bogo
, Euromed marketing director, Dassault Systèmes
( www.3ds.com/it ): Dal nostropuntodi vista, nonostante ledimensioni
medio-piccole, diverse aziende hanno deciso di investire per miglio-
rare i propri processi di sviluppo prodotto e produzione, nell’ottica
della quarta rivoluzione industriale, guadagnando in efficienza e
superando i confini nazionali per competere sui mercati globali. Ad
esempio, con i nostri brand come SolidWorks, Catia, Simulia ed Eno-
via abbiamo visto che gli incentivi hanno fatto sì che PMI nel settore
meccanico, manifatturiero, dei componenti per l’automazione e così
via abbiano potuto fare investimenti per dotarsi di tecnologie più
evolute per progettazione, simulazione e additive manufacturing/
stampa 3D, digital manufacturing. Non possiamo negare però che
altre imprese fatichino a intraprendere questi percorsi d’innovazione.
Il ruolodellanostra azienda è anchequellodi stimolarepositivamente
questi contesti attraverso una proposta tecnologica industriale all’a-
vanguardia, come la nostra Piattaforma 3Dexperience che abilita la
business digital transformation. Ci sono quattro aree chiave su cui
lavorare nell’ottica della quarta rivoluzione industriale: la collabora-
zione, la produzione ‘smart’, la personalizzazione e la servitizzazione
dell’offerta. Oggi le nostre soluzioni sono disponibili sia On Premise
che su cloud. Il cloud è molto importante per le PMI e le start-up per-
ché permette di implementare queste tecnologie in aziende di qua-
lunque tipo e dimensione grazie a costi accessibili e alla semplicità
di adozione, che può anche essere graduale, cioè avvenire nel pieno
rispetto dei tempi necessari a ciascuna azienda. La realizzazione di un
ecosistema digitale di questo tipo trova pieno allineamento con le
aree indirizzate dal Piano Industria 4.0 del Governo, che rappresenta
un supporto concreto al processo di digitalizzazione delle imprese e
un rilancio degli investimenti in tecnologie abilitanti l’innovazione.
Modernizzarsi in tal senso è fondamentale per le piccole emedie im-
prese, tipiche del tessuto economico italiano, ma molte di loro sono
tuttora in fase di analisi delle opportunità offerte da un contesto tec-
nologico che devono ancora comprendere appieno. Non si tratta in-
fatti semplicemente di digitalizzare unprocesso tantoper farlo, ma di
operarequestadigitalizzazioneper poterlogovernare inmodomolto
più flessibile rispetto a un processo tradizionale e dunque per prepa-
rarsi a competere inmercati che si evolvono velocemente.
Giovanni Mandelli
, product manager PLC & HMI, Mitsubishi Elec-
tric
( it3a.mitsubishielectric.com ): Indipendentemente dalle perfor-
mance della nostra società, che da un paio di anni sta registrando
notevoli livelli di crescita, è innegabile l’evidenza di positivi segnali
di evoluzione dell’intero mercato nel suo complesso. Sicuramente
la possibilità di poter usufruire dei benefici fiscali legati a iper e su-
perammortamento è qualcosa che ha generato curiosità e richieste
da parte dei clienti. Un effetto particolarmente visibile della crescita
della domanda interna è il buon numero di end user italiani che si
rivolgono anche a OEM tradizionalmente orientati in modo quasi
esclusivo verso l’export. Durante il 2017, il Piano Calenda ha agito
da volano per accelerare l’adozione di tecnologie di automazione
all’interno del manifatturiero italiano, ma il potenziale per ulteriori
sviluppi è però ancora notevole: molte piccole e medie aziende na-
zionali non hanno linee produttive collegate in modo trasparente
all’IT e lavorano generando report locali, poi stampati e diffusi nei
vari reparti aziendali. Per restare un Paese competitivo è necessario
velocizzare il percorso di digitalizzazione di tali aziende.
PaoloDelnevo
,vicepresidentofsales,PTCItalia
( www.ptc-italia.com ):
Devo dare atto al Ministero dello Sviluppo Economico e al Governo
di aver pensato a un buon piano, a mia memoria sicuramente il più
efficace. I dati presentati dal Ministero mi sembrano inequivocabili.
Dal mio osservatorio, registro anche indicazioni molto positive su al-
meno tre filoni: competitività del sistema Italia – iniziamo a colmare,
almeno parzialmente, il gap con i concorrenti esteri, partiti prima
e sicuramente più avanti; rilancio di progetti innovativi - una delle
peggiori conseguenze della crisi è stata l’immobilismo delle aziende,
che permancanza di visibilità sugli ordinativi hanno ‘navigato a vista’
bloccando e/oposticipandoprogetti di innovazione; incrementodei
posti di lavoro - quotidianamente ri-
scontroun trendpositivo. Anche PTC
Italia, nel suo piccolo, ha fatto la sua
parte, abbiamo incrementato il no-
stro organico del 10%.
Con particolare riferimento al se-
condo punto posso affermare che
il PLM, IoT e AR l’hanno fatta da pa-
droni. PLM per recuperare efficienza
ma anche e soprattutto per ‘prepa-
rare’ il dato per la Digital Transfor-
mation, essendo, insieme al CAD, il
punto di origine del digitale. IoT che
consente di ‘connettere’ i prodotti
in esercizio abilitando il closed loop
con il PLM ottenendo la totale convergenza tra physical and digital.
Un’altra declinazione di ThingWorx, la piattaforma di IoT di PTC, è
nelle applicazioni interne alla fabbrica, temi sui quali i nostri clienti
stanno investendo concretamente. AR che consente di arricchire l’e-
sperienza di interazione con il prodotto fisico aumentando la nostra
capacità cognitiva. Le applicazioni possibili sono le più disparate e
toccano tutti le fasi del ciclo di vita del prodotto, dal design al manu-
facturing, dal marketing al service ecc.
A.O.:
TraleagevolazioniprevistedalPiano,qualisonostatequellemag-
giormenteutilizzate? Equali sono lemotivazioni chegiustificanoquesto
tipo di scelte?
Crippa:
Sicuramente l’iperammortamento ha avuto un notevole
impatto negli investimenti di rinnovamento del parco macchine.
Ciò ha creato i presupposti minimi per dare il via al percorso di in-
novazione di processo che è sottointeso alla digitalizzazione della
produzione, ma questo non significa fare Industria 4.0. Fonda-
mentale sarà poi il credito di imposta sulla formazione relativa a
Industria 4.0, previsto dalla legge di bilancio 2018, che consentirà
di tenere sincronizzati l’evoluzione tecnologica con i profili profes-
sionali, la vera sfida di Industria 4.0.
Bogo:
Abbiamo potuto osservare un forte interesse da parte dei
nostri clienti a utilizzare le agevolazioni del superammortamento
e iperammortamento con l’obiettivo di dotarsi di un ambiente di-
Paolo Delnevo,
PTC Italia