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APRILE 2018

AUTOMAZIONE OGGI 405

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tenziamento degli skill delle risorse umane dei nostri clienti è parte

integrante della nostra offerta al mercato. La nostra rete capillare

e qualificata di partner e rivenditori offre servizi e formazione per

permettere anche alle PMI di aggiornare le competenze ed essere

pronte a cogliere le opportunità della quarta rivoluzione industriale.

Inoltre abbiamo il programma Academia di Dassault Systèmes che

offre materiale e strumenti di formazione a studenti e insegnanti.

Non solo, abbiamo anche attivato in tutto il territorio italiano colla-

borazioni con università, con l’intenzione di contribuire a formare la

nuova generazione di professionisti in grado di operare e lavorare in

un ecosistema in cui virtuale e reale convergono e si integrano nel

manifatturiero. Credo che il successo sia garantito da un mix equili-

brato tra competenze senior formate alle nuove tecnologie e forti

delle esperienze passate, e l’agilità e la flessibilità dei giovani profes-

sionisti cresciuti con le nuove tecnologie.

Mandelli:

La formazione è senz’altro uno dei pilastri di Industria 4.0

nei contesti industriali. Nessuna tecnologia, che sia la più sofisticata

o la più semplice da usare, può fun-

zionare in modo appropriato e dare

i risultati per i quali è stata ingegne-

rizzata, se chi la installa o chi la usa

non la conosce in modo adeguato e

non è preparato a gestirla, non l’ha

debitamente ‘testata’, non l’ha fatta

sua. Per questo, le scuole stanno pre-

parando nuovi professionisti per le

sfide di domani e il progetto Impresa

4.0 lanciatodal Mise ha devoluto una

parte importante degli incentivi alle

imprese per il 2018 alla formazione e

alla crescita professionale dei lavora-

tori. Ma sono le stesse grandi aziende

produttrici di tecnologia che hanno un ruolo fondamentale nel favo-

rire la diffusione di competenze specifiche e contribuire allo sviluppo

della società nel suo complesso occupandosi di formazione in ma-

niera attiva. Mitsubishi Electric, ad esempio, ha sviluppato un vero e

proprio calendario corsi presso le tre sedi di Agrate Brianza, Torino

e Padova per offrire formazione di livellomedio alto agli utilizzatori.

A.O.:

Pergliinterventigiàrealizzati,sepresenti,qualisonoiprimiriscon-

tri in termini di benefici 4.0 sui processi? Oltre a quelli legati alla produt-

tività del macchinario, l’azienda ha avuto modo di sfruttare benefici

addizionali esterni allo specifico processo (es. manutenzione, acquisti,

qualità, finance)?

Boffa:

Il cambiamento ha tempi lunghi, le aziende stanno comin-

ciando ad attrezzarsi per ottimizzare i processi produttivi e aziendali.

Chi si è organizzato prima sta già vedendo i primi benefici, ma per la

maggior parte delle aziende i vantaggi dell’Industria 4.0 si vedranno

nei prossimi anni. Per ora vediamo un’ottimizzazione delle risorse e

dei processi e un impatto positivo sull’immagine delle aziende che

investono agli occhi dei loro stessi dipendenti. Gli investimenti per-

mettonodi migliorare la qualità del mododi lavorare, l’ergonomia, la

fruibilità delle tecnologie e questo ha un impatto positivo su tutte le

attività: ad esempio il manutentore deve sempremeno intervenire in

emergenza perché sa esattamente dov’è localizzato un guasto, qual

è l’origine e quale può essere la soluzione, anche a priori del guasto

stessonel casodimanutenzionepredittiva. I benefici diretti del Piano

Industria 4.0 si vedranno sempre di più man mano che la realizza-

zione degli investimenti da parte delle aziende prenderà corpo. Le

PMI hanno sicuramente un vantaggio ad avviare questo percorso,

possono partire da attività concrete come il monitoraggio dei con-

sumi, che è il primo step della digitalizzazione. L’importante, a mio

avviso, è affidarsi a figure competenti e dare spazio ai giovani, che

hanno una mente più aperta all’innovazione.

Crippa:

Circoscrivendo le considerazioni al dominio dell’IoT Indu-

striale, risulta evidente come sia ormai compreso il potenziale di

miglioramento che le tecnologie abilitanti possono apportare ai

processi industriali. L’integrazione dell’Information Technology con

le tecnologiepiù classichedi produzione apronoorizzonti nuovi, non

tanto nelle performance di macchina, quanto di ottimizzazione del

processo e di massimizzazione del valore lungo l’intera catena. La

vera rivoluzione è utilizzare la tecnologia per ridisegnare i processi

produttivi con l’obiettivo di guadagnare vantaggio competitivo sul

mercato. La possibilità di raccogliere ed elaborare dati macchina e di

ridurre i tempi di decisione per produzioni più efficienti sono i veri

obiettivi da perseguire. I processi che avranno i primi benefici da

questo nuovo approccio sono quelli relativi allamanutenzione e alla

workshop transparency, così da introdurre la possibilità di ridurre il

tempodi decisione in ambitomanufacturing, e raggiungere lo scopo

finale di incrementare la produttività.

Mandelli:

Le aziende italiane possono ricavare da Industry 4.0 gli

strumenti necessari per essere più competitive sul mercato. L’attuale

processodi digitalizzazione in Italia sta favorendo l’ottimizzazionedel

flusso produttivo, garantendo la riduzione dei costi di gestione ema-

nutenzione eunmigliore time-to-market. Ma i potenziali sonoancora

notevoli. In tal senso possiamo portare l’esperienza diretta della no-

straazienda.Mitsubishi Electricha infatti lanciatoper laprimavoltanel

lontano 2003 il concetto di e@Factory, con l’obiettivo di promuovere

una piattaforma di automazione ‘connessa e integrata’, in grado di

migliorare la produzione, riducendo i guasti e la presenza di parti non

conformi. Già 15 anni fa, quindi, e@Factory presupponeva un’idea di

interconnessionedal campo, alla linea e sino alla partepiù alta, esten-

dendosi all’integrazione MES. Nel 2007 questo approccio fu messo

in pratica per la prima volta presso il sito industriale giapponese dei

Nagoya Works di Mitsubishi Electric, abilitando a tutti gli effetti un

contesto tipico di Industria 4.0: la fabbrica era completamente inter-

connessa, via Internet, in tutte le sue fasi di lavorazione, dall’approv-

vigionamento delle materie prime al packaging finale dei prodotti. Il

risultato è stato un sensibile miglioramento di qualità e produttività

degli impianti sistemi di produzione, con una diminuzione di guasti e

scarti. Al contempo, le macchine sono state collegate anche con ca-

nali di comunicazione che, tramite Internet, raggiungevano il mondo

esternoper permettere la gestione automatica di ordini e caricodelle

macchine, così da ridurre i tempi di fermodipendenti da esaurimento

dei materiali e/o riattrezzaggio.

Delnevo:

L’obiettivo ultimo delle iniziative in ottica Industria 4.0

che i nostri clienti hanno intrapreso è relativo al miglioramento di

uno o più dei parametri che determinano la produttività di un im-

pianto, esprimibile attraverso l’OEE, ovvero il prodotto degli indici di

disponibilità, prestazione, qualità del macchinario. In questo senso,

il miglioramento della disponibilità attraverso operazioni di manu-

tenzione piùmirata ed efficace e la prevenzione dei fenomeni di non

qualità appaiono i due temi prioritari che i nostri clienti hanno indi-

rizzato. Su questi temi siamo passati da un 2016 costellato da POC

(proof of concept) a un 2017, complice il Piano Calenda, nel quale si

sono concretizzati in progetti produttivi.

Giovanni Mandelli,

Mitsubishi Electric

AO

TAVOLA ROTONDA