MARZO 2018
AUTOMAZIONE OGGI 404
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per una facile personalizzazione hardware in base alle esigenze
dell’applicazione. Il modello uRMC3 è invece dotato di periferia
I/O residente. Tutti e tre i controlli possono interfacciare periferia
remotata via Ethertcat, Canopen e TCP/IP, per esempio Modbus.
È però nel software la vera forza di questi motion controller. An-
zitutto, tutti i prodotti Robox sono compatibili dal punto di vista
software, nell’ambito della loro architettura hardware, e nel soft-
ware con i modelli precedenti, il che permette di tutelare al me-
glio l’investimento capitalizzato nel software nel corso degli anni.
Il sistema operativo hard realtime, proprietario Robox, permette
di controllare in modo nativo fino a 32 assi (la versione a 255 assi
è attualmente in corso di validazione). I 32 assi possono essere
dedicati a una sola macchina controllata o possono essere sud-
divisi in differenti macchine, per esempio una flowpack e una ca-
tena verticale con robot di scarico. I software applicativi possono
essere scritti con differenti linguaggi in base alla convenienza
dell’utente. Sono infatti disponibili il linguaggio Robox R3 (presto
R++), linguaggio strutturato derivato dal C ma semplificato per
essere semplice per chi cura l’applicazione, tipicamente un mec-
catronico, non avvezzo a scrivere software ma, per contro, dotato
di una visione generale della problematica. Sono poi disponibili
la programmazione Ladder, nota a tutti, molto utile nella descri-
zione di taluni cicli macchina, e il linguaggio Robox RPL, dedicato
alla programmazione dei robot; infine, l’object block in C++. A
ciò si aggiunge una ricca biblioteca di primitive dedicate al con-
trollo di movimento, come per esempio l’inseguimento volante,
il controllo delle ganasce delle flowpack, il controllo dei nastri di
alimentazione delle flowpack anche con capacità ‘no contact’.
Relativamente ai robot sono disponibili le cinematiche dirette e
inverse di tutte le strutture comunemente impiegate.
Per quanto riguarda l’interfaccia operatore, Robox propone una
famiglia di PC/terminali da 5,7 a 15 pollici, touchscreen, che uti-
lizza il protocollo di comunicazione Robox BCC su Ethernet. L’ap-
plicativo può essere sviluppato con facilità utilizzando l’ambiente
di programmazione Robox RDT. È inoltre sempre possibile un ge-
nerico interfacciamento TCP/IP.
Assistenza assicurata ovunque nel mondo
La globalizzazione ha comportato la diffusione dei prodotti più
diversi in svariati luoghi del mondo, anche molto distanti dai
Paesi dove hanno origine. Un’assistenza basata sulla disponi-
bilità di pezzi di ricambio non è più proponibile dunque, anche
perché, specie in campo elettronico, l’affidabilità dei prodotti è
tale che ben raramente un fermo macchina è legato a un loro
guasto. Comunemente si deve a problemi di cablaggio, oppure
relativi ai trasduttori, alla meccanica ecc. La teleassistenza da
parte del costruttore della macchina è fondamentale per venire
a capo di queste problematiche e minimizzare i fermi macchina.
A patto di avere una buona connessione Internet, i prodotti
Robox, in particolare grazie al software a corredo, sono struttu-
rati in modo da consentire un’efficace teleassistenza, diremmo
quasi una ‘telepresenza’.
Un capitolo a parte, nel campo hardware, merita il discorso
Spimd20. Una linea di confezionamento è normalmente dotata
di motori, quasi sempre di piccola taglia (1-5 N/m), ma in numero
anche assai elevato. Spimd20 è un azionamento di potenza fino
a 2-3 kW progettato per essere collocato sul motore controllato,
condividendone lo spazio termico (installazione shuttle) e in
L’ultimo nato dei prodotti Robox, RP2, presenta un networking fortemente potenziatoL’automazione è realizzata con un motion
controller Robox RP1, che pilota
in Ethercat gli undici assi della macchina