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SETTEMBRE 2017

AUTOMAZIONE OGGI 400

65

La collaborazione

tra i due robot e l’operatore

avviene in completa sicurezza

e senza ripercussioni

sulla produttività

della macchina

Al termine

del montaggio

il secondo robot

porta il pezzo finito

nell’area di controllo

seconda del formato di produzione. Il semilavorato plastico viene

prelevato da una pinza e posizionato in un secondo posaggio

metallico sopra il precedente. Al termine del carico, una navetta

porta i semilavorati nella servopressa per la chiusura a pressione.

La forza di chiusura è controllata attraverso un sistema elettronico.

In seguito il robot appoggia il semilavorato nel secondo tool, in

cui viene completato il montaggio con l’inserimento e pressatura

degli ultimi contatti. Al termine del montaggio il secondo robot

porta il pezzo finito nell’area di controllo. Il componente assem-

blato è infine convogliato e

impacchettato in una bobina.

Produttività

moltiplicata

Questo sistema permette

all’azienda di lavorare circa 1

milione di pezzi l’anno, con ele-

vati standard di qualità e ridotti

tempi di set up: basti pensare

che i cambi formato richiedono

solo 15 minuti. Inoltre, un pan-

nello operatore permette di

gestire tutte le funzioni prin-

cipali della macchina, come la

parametrizzazione della forza

e della quota finale di pressatura oppure la gestione dei sistemi

di alimentazione e del sistema di visione. In questo modo, la pro-

duttività è stata incrementata di circa 2 volte e mezzo rispetto a

un semplice montaggio manuale, non comprensivo di controllo e

packaging. La collaborazione tra i due robot e l’operatore avviene

in completa sicurezza e senza ripercussioni sulla produttività della

macchina, grazie al modulo di sicurezza avanzato Melfa Safe Plus.

Cooperazione tra robot e operatori

In un’applicazione di questo tipo, i robot devono essere in grado

di rispondere sia alle esigenze qualitative della produzione, sia

alle necessità operative derivanti dal fatto che si trovino a stretto

contatto tra loro, condividendo una parte dell’area di lavoro. Sono

pertanto fondamentali alte prestazioni in termini di sicurezza, ri-

petibilità, precisione e flessibilità. In particolare, per garantire la

sicurezza è fondamentale annullare il rischio di collisione sia tra i

due robot sia tra di essi e un’eventuale addetto alla manutenzione

presente nell’area di lavoro. A ripari aperti, il modulo di sicurezza

Melfa SafePlus riduce la velocità del robot fino a livelli normati di

sicurezza e assicura quindi l’accesso dell’operatore alla cella in

totale sicurezza. Il modulo con-

sente inoltre di definire diverse

aree di lavoro a velocità ridotta,

così che il robot possa adattare

il suo comportamento in pros-

simità dell’uomo. Il risultato è

la trasformazione temporanea

di un robot industriale stan-

dard in un robot cooperativo,

limitata al tempo in cui questo

si rende necessario e, quindi,

senza riduzione di produttività

della macchina. Le prestazioni

in termini di precisione dei

robot antropomorfi sono state

portate al limite, dovendo

provvedere all’inserimento dei pezzi in posaggi caratterizzati da

un’intercapedine massima di 5 centesimi sui lati. Infine, Wurth

Electronik Stelvio Kontek ha dedicato grande attenzione alla ripe-

tibilità delle operazioni. Per l’azienda è infatti fondamentale che

ogni ciclo sia uguale all’altro. Oltre all’elevata qualità delle solu-

zioni adottate, a questo scopo contribuisce anche un database per

la memorizzazione dei principali parametri e per il logging degli

errori, capace di abilitare anche un’autodiagnosi delle funzionalità

principali a ogni ciclo.

Mitsubishi Electric -

it3a.mitsubishielectric.com/fa/it

I tecnici di Würth Elektronik Stelvio Kontek hanno sviluppato

un’isola altamente automatizzata