GENNAIO-FEBBRAIO 2017
AUTOMAZIONE OGGI 395
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AO
mente da considerarsi come un cam-
biamento radicale, gli americani sono
però concordi che in questi ultimi anni
l’energia elettrica abbia dato il via,
tramite le smart grid, a un vero e pro-
prio cambio di vettore. Le smart grid,
infatti, sono uno dei primi esempi di
interconnessione dove il collegamento
di reti elettriche diverse, assistito da
una pianificazione centralizzata della
produzione e del consumo, ha dato
il via alla distribuzione intelligente di
corrente elettrica che integra esigenze
produttive e di utilizzo e permette di
trarre il maggiore beneficio possibile
da fonti elettriche rinnovabili come
solare ed eolica.
Un esempio concreto è rappresentato
dal software Package Analytics, illustrato
da Luca De Vincenzi system manager
factory automation di Sick, e presente
all’interno dell’area demo allestita in oc-
casione del convegno. Il software viene
utilizzato per la raccolta e l’analisi dei
dati provenienti da sensori e sistemi. In
questo modo gli operatori possono ac-
cedere alle informazioni di produzione
in modo semplice e monitorare il pro-
cesso in ogni momento.
Dalla cella
all’aiutante robotico
Sempre durante il meeting Alberto Pel-
lero, di Kuka Roboter Italia ha illustrato
le potenzialità dei robot collaborativi e
‘sensitive’ e ha mostrato qualche caso
applicativo reale. Il trend futuro se-
condo gli analisti prevede un ampio uso
di robot industriali, soprattutto nei paesi
emergenti. Questi robot dovranno avere
un ritorno dell’investimento rapido e
dovranno essere facili da programmare,
a misura d’uomo e facili da inserire nelle
realtà industriali.
Il concetto di human robot cooperation
prevede che in futuro il robot potrà
operare nello stesso ambiente, intera-
gendosi nelle sue azioni con l’essere
umano. La robotica, come tutte le tec-
nologie innovative, ha avuto fin dall’ini-
zio una difficoltà di integrazione perché
l’innovazione spaventa e il senso di in-
sicurezza dovuto a qualcosa di scono-
sciuto traspare in maniera prepotente.
Lo stato attuale della tecnologia robo-
tica prevede aree isolate dove il robot
possa muoversi e non arrecare danno
all’essere umano, ma il trend verso il
futuro è differente. Già oggi si hanno
esempi di collaborazione che vanno
dall’addestramento, il braccio robotico
viene guidato ‘per mano’ dall’adde-
stratore, fino alla condivisione di spazi
tramite opportune modalità di inter-
scambio. Dalla cella isolata fisicamente
si è passati quindi alla possibilità per
il robot di occupare aree dove può la-
vorare anche l’umano, fermo restando
che una barriera o una sensorizzazione
opportuna assicurino il movimento del
robot solo nei momenti in cui non c’è
personale nell’area. Il passo successivo
sarà quindi la collaborazione, ovvero
avere robot e umani che condividono
la stessa area di lavoro. Stando a una
recente analisi di Barclay i 60.000 robot
comprati dalla Cina quest’anno diven-
teranno 150.000 nei prossimi anni, si
evince quindi che l’opportunità di far
lavorare insieme uomini e macchine si
stia profilando sempre più all’orizzonte.
La normativa
Anche dal punto di vista normativo si as-
siste a un’evoluzione che porta per esem-
pio a indirizzare i costruttori su forme
arrotondate per ridurre la pressione di
contatto in caso di impatto e a limitare
masse e velocità per renderle compati-
bili con il movimento di una persona. La
giornata di studio ha affrontato anche
l’importante argomento della sicurezza
nei nuovi contesti di HRC, così come
viene trattato nelle norme di riferimento
e nella Direttiva Macchine 2006/42/CE. Il
trend del futuro sarà quindi un robot che
abbia le stessemovenze e gli stessi effetti
fisici che potrebbero aversi lavorando
con una persona e urtandosi vicende-
volmente, equipaggiato di sensori che
gli permettano di rilevare il contatto con
il vicino e reagire allontanandosi esat-
tamente come farebbe il braccio di una
persona. Dario Colucci, service manager
di Sick, ha indicato alcune best practice
per rendere il più possibile sicuro un
impianto produttivo, un aspetto che le
aziende dovrebbero prendere in consi-
derazione già in fase di progettazione di
ogni singolo sistema. Grazie al servizio
SafetyPlus, Sick affianca i suoi clienti sia in
fase di progettazione, sia nei casi in cui si
debbano integrare in impianti già in uso
soluzioni di sicurezza certificate come
barriere di sicurezza e laser scanner per il
monitoraggio di aree pericolose.
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Kuka Robotics -
www.kuka-robotics.itSEW Eurodrive -
www.sew-eurodrive.itSick -
www.sick.itATTUALITÀ
Un momento del convegno ‘Intralogistica 4.0.
Mobile conveying e robotica collaborativa al centro della fabbrica del futuro’
Sick propone una serie di soluzioni
in grado di elaborare dati durante
l’intero ciclo produttivo