GENNAIO-FEBBRAIO 2017
AUTOMAZIONE OGGI 395
42
ha consentito di aumentare la collabora-
zione e l’interazione fra le realtà sia al no-
stro interno, per cui possiamo decidere
quale materia prima far lavorare in quale
impianto aumentando l’efficienza della
produzione, sia all’esterno, per esempio
incrementando la sostenibilità grazie a
collaborazioni con associazioni come
WWF o Greenpeace, che oltretutto aiu-
tano a migliorare la percezione del no-
stro brand”. Qual era l’elemento per voi
critico? “La qualità del dato” ha risposto
Ceruti. “I sistemi oggi sono sempre più
performanti a livello di estrapolazione
dei dati e tracciabilità, però occorre
poter accedere a dati di qualità, anche
se provenienti da aree remote e da forni-
tori di materia prima esterni all’azienda;
dati che non debbano essere rilavorati
o certificati prima di venire utilizzati. In
questo è essenziale l’uso di interfacce e
tecnologie che semplifichino l’estrapola-
zione ed elaborazione del dato da parte
dell’operatore”.
Implementare tecnologia partendo da
zero, però, non è possibile. Sarebbe
come “costruire il tetto di una casa senza
prima costruire le fondamenta” ha esem-
plificato Manicardi: CAD, CAE, PLM, MES
sono i ‘pilastri’ sui quali costruire le tec-
nologie di domani. “Così come è essen-
ziale guardare sempre al futuro, a come
vogliamo sia l’azienda fra vent’anni, evi-
tando l’adozione di tecnologie eteroge-
nee che non dialogano fra loro, cedendo
alla tentazione di mettere mano a troppi
sistemi contemporaneamente e ‘a mac-
chia di leopardo’, senza seguire una ‘stra-
tegia di piattaforma’ che guidi l’intera
azione di digitalizzazione”.
Tre le linee guida individuate da Schnei-
der Electric Software per aiutare i clienti
a muovere i primi passi verso la Industry
4.0, figura prima di tutto la connettività.
È essenziale infatti per raccogliere i dati
dall’automazione classica e dagli smart
device in campo, per poter monitorare
lo status degli asset. Molti pongono la
connettività fra le ‘commodity’, invece
non è affatto banale dotare di connes-
sione impianti magari datati… Quindi
il secondo passo riguarda l’adozione di
soluzioni di analytics, per trasformare i
dati in informazioni utili, scoprendo le
correlazioni fra i dati a fini predittivi, per
esempio. Infine, ultimo punto ma scopo
ultimo della digitalizzazione, pensare
nuovi business, spesso stringendo part-
nership con altre aziende,
come ha sottolineato Da-
niele Vizziello, Eura OEM
business development
manager di Schneider
Electric Software: “In un
universo sempre più com-
plesso diventa difficile
poter gestire tutto e avere
al proprio interno tutte le
competenze necessarie”.
Per soddisfare le esigenze
dei clienti Schneider Elec-
tric Software continua a
sviluppare soluzioni inte-
grate, semplici da utilizzare lato utente,
che consentano la fruizione dei dati non
solo al manager, ma anche e soprattutto
a chi deve operare sul campo, operatore
e manutentore, che vadano ‘oltre lo
Scada’, con applicativi pronti all’uso gra-
zie all’adozione di standard e protocolli
riconosciuti, e in cloud. Ne è un esempio
Wonderware InTouch Omni, piattaforma
software industriale costruita su Won-
derware System Platform e Wonderware
InTouch for System Platform, che va
oltre le tradizionali funzionalità HMI/
Scada. Compatibile con i sistemi HMI/
Scada legacy, gli hardware per sale di
controllo e i device mobili, InTouch Omni
è l’evoluzione di ArchestrA, la tecnologia
del sistema operativo alla base di Won-
derware System Platform che offre una
migliore esperienza visiva di interfaccia
utente, l’espansione delle possibilità di
accesso via web, una maggiore capacità
di accedere a dati IIoT e di aggregarli.
In particolare, offre semplicità, poiché
mette a disposizione contenuti già pronti
all’uso (out of the box) e
adotta standard di vi-
sualizzazione atti a pro-
durre un livello ottimale
di situational awareness
nei processi industriali;
flessibilità, in quanto
funziona con qualsiasi
device, supporta nuovi
moderni fattori di forma
delle interfacce e offre
una navigazione intel-
ligente; ampiezza, dato
che il supporto per ap-
plicazioni di terze parti
è elemento integrante
della soluzione, così da
aiutare a ottenere una
maggiore convergenza
fra information e opera-
tion technology (IT/OT).
Quindi Prometheus è uno
strumento di configura-
zione che permette di
definire, programmare e
documentare tutti i com-
ponenti di un sistema di
controllo industriale, dal
MES all’I/O, mettendo a
disposizione un ambiente
di
programmazione
aperto di alto livello, che
automatizza le proce-
dure di configurazione e consente di
configurare i componenti di controllo
di qualsiasi produttore. Si ottiene così
una maggiore agilità complessiva nella
gestione dei sistemi di controllo, che as-
sicura un funzionamento efficiente degli
impianti e l’utilizzo di processi aggior-
nati. Infine, Wonderware Online InStudio
è l’offerta Infrastructure–as-a-Service che
di Schneider Electric per il provisioning,
lo sviluppo, il test e la manutenere. Si
tratta di un servizio cloud a sottoscri-
zione, sicuro, che permette ai system
integrator di dotarsi di un’infrastruttura
di nuova generazione disponibile e sca-
labile. Fa parte dell’evoluzione della piat-
taforma cloud Wonderware Online: una
gamma di strumenti per l’aggregazione,
lo storage e la visualizzazione di dati
industriali che si identifica con il nome
Wonderware Online InSight e si basa su
Microsoft Azure.
‘Rischiare’ fa parte
di ‘innovare’
Le sfide dunque ci sono,
gli ostacoli e i dubbi anche,
primo fra tutti quello rela-
tivo alla sicurezza e prote-
zione dei dati da eventuali
cyber-attacchi. Ma, come ha
ricordato Fabio Candussio,
docente di sistemi infor-
mativi aziendali e organiz-
zazione della produzione
all’Università di Udine, non
c’è innovazione senza ri-
schio, chi non sa rischiare
non potrà mai cogliere i
vantaggi dell’innovare.
•
Schneider Electric
www.schneider-electric.itDaniele Vizziello,
Eura OEM business
development manager
di Schneider Electric
Software
Fabio Candussio,
docente di sistemi
informativi aziendali
e organizzazione della
produzione all’Università
di Udine
AO
ATTUALITÀ