GENNAIO-FEBBRAIO 2017
AUTOMAZIONE OGGI 395
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sono attese per i segmenti presenti all’in-
terno della meccanica, focalizzata su un
percorso di rafforzamento nell’export,
auspicando infine che le misure di super
e iper ammortamento del Piano Industria
4.0 consentano finalmente anche una ro-
busta ripresa del mercato domestico”.
I tre temi strategici
Un programma di presidenza scandito
su tre temi strategici quello di Busetto:
infrastrutture intelligenti, energia e di-
gitalizzazione del manifatturiero che “se
ben indirizzati, sono convinto possano
rappresentare tre driver di crescita per-
ché aprono a mercati dalle grandi pro-
spettive. Sono certo che se sapremo ben
indirizzare le opportunità di fronte a noi,
accresceremo il ruolo di Anie come auto-
revole interlocutore, punto di riferimento
per mercato e istituzioni. A noi il compito
di cogliere le sfide del momento e intra-
prenderle con determinazione e inge-
gno”. “Il Paese ha bisogno di un sistema
infrastrutturale ‘intelligente’: ciò che lo
rende tale è l’applicazione di una serie
di tecnologie caratterizzanti che ne con-
sentono massima sicurezza, funzionalità
operativa, controllo e interconnessione.
Questo vale sia per le reti di pubblica uti-
lità (Rete Ferroviaria, Rete Energetica, Reti
dei Servizi) sia per le costruzioni e gli edi-
fici, la cui ‘anima tecnologica’ garantisce
connettività e sicurezza. Anie ha il domi-
nio delle tecnologie innovative e smart
nelle reti, nella mobilità e nelle città intel-
ligenti. È mia intenzione valorizzarle ade-
guatamente e focalizzare la promozione
di azioni sinergiche e strutturate verso le
Autorità, le grandi committenze e i Mini-
steri competenti”.
Driver importante è l’energia e Busetto ha
sottolineato che “I temi legati alla produ-
zione, trasmissione, distribuzione e uti-
lizzo efficiente dell’energia elettrica sono
trasversali a tutta la Federazione Anie e
rappresentano un elemento portante
nella politica industriale del nostro Paese.
Per questo chiediamo di concretizzare
con provvedimenti attuativi quanto era
previsto nella Strategia Energetica Nazio-
nale. È indubbio che il settore energetico
abbia un ruolo fondamentale nella cre-
scita dell’economia del Paese”. “Siamo alla
vigilia del varo di un pacchetto di direttive
e regolamenti europei - il New Energy
Market Design - che punta a promuovere
produzione di energia decentralizzata,
incrementare la produ-
zione di rinnovabili e la
loro integrazione in rete,
garantire prezzi dell’e-
lettricità maggiormente
liberi di fluttuare, promuo-
vere l’empowerment dei
cittadini nel partecipare
alla riforma del mercato
energetico, integrare i si-
stemi di stoccaggio in rete,
rimuovere le barriere legi-
slative per gli aggregatori.
Temi di grande attualità e
come Anie, nei prossimi anni, vogliamo
essere protagonisti del processo che por-
terà alla loro definizione, con una forte
azione di lobby a livello nazionale ed eu-
ropeo, sostenendo le tecnologie Anie più
innovative e promettenti tra cui i sistemi
di accumulo, i sistemi per le mobilità elet-
trica, la produzione da fonti rinnovabili”.
Ugualmente importante è anche il tema
dell’efficienza energetica nei diversi mer-
cati finali di riferimento e soprattutto nel
mercato dell’industria che grazie ai be-
nefici dati dall’evoluzione tecnologica di
componenti e sistemi come motori elet-
trici ad alta efficienza, alla crescita espo-
nenziale dell’uso di azionamenti elettrici,
ai trasformatori a basse perdite e ai con-
densatori per il rifasamento dei carichi
elettrici, è stato possibile massimizzarla
in ogni processo industriale. “Si tratta di
soluzioni offerte dalla nostra industria, da
anni protagonista nell’ambito della soste-
nibilità ambientale e della riduzione delle
emissioni e pronta alle sfide della virtuosa
‘economia circolare’ che ha uno dei suoi
cardini nella gestione responsabile del
prodotto in tutto il suo life cycle, dalla pro-
duzione allo smaltimento (Raee)”.
E infine la digitalizzazione del manifat-
turiero. Il terzo driver di sviluppo che il
presidente Busetto ha individuato nel
suo programma e che seguirà in prima
persona, data la sua esperienza professio-
nale in merito, in quanto guida dal 2008
il settore industriale di Siemens Italia, e
la sua esperienza associativa, essendo
stato negli ultimi sei anni presidente del
comparto Automazione Industriale della
Federazione. “La digitalizzazione delle im-
prese manifatturiere è l’elemento cardine
per contribuire in maniera determinante
a rafforzare l’industria italiana, aiutarne la
crescita e mantenere in Italia un comparto
produttivo competitivo e di eccellenza a
livello globale”. Auspicabili
saranno gli investimenti
strutturali necessari alla
banda larga, l’adozione
di tecnologie abilitanti e
caratterizzanti come l’IoT,
i robot collaborativi, la
cyber-security, l’additive
manufacturing, il cloud
computing, i Big Data e
gli analytics, la realtà au-
mentata, la simulazione
e integrazione software
verticale/orizzontale e
soprattutto la consapevolezza che la per-
sonalizzazione delle produzioni di massa,
la flessibilità produttiva e la riduzione
del time-to-market sono i veri fattori di
successo per le imprese manifatturiere.
“L’evoluzione verso la cosiddetta Quarta
Rivoluzione industriale rappresenta per
certi aspetti un radicale cambio di para-
digma che coinvolgerà ogni fase dei pro-
cessi delle aziende manifatturiere e non
solo quelli ‘core’. La vera sfida delle im-
prese oggi è anticipare le richieste del mer-
cato, riorientando le strategie aziendali e
integrando i processi interni sulle piatta-
forme tecnologiche della Digital Factory”.
Tutto è in continua evoluzione e devono
essere in continua evoluzione anche le
nuove professionalità “Il processo di tra-
sformazione è in continua accelerazione
e per questo un ruolo chiave è svolto
dalla formazione delle nuove profes-
sionalità, come anche dal re-skilling dei
lavoratori più maturi, che dovranno pos-
sedere quelle competenze che derivano
dalla sempre maggiore integrazione
delle tecnologie, dei processi produttivi
e della filiera legata all’intero ciclo di vita
del prodotto”.
Insomma “Siamo di fronte a un decennio
che offrirà grandi prospettive di cam-
biamento, connotato dalla integrazione
trasversale di tecnologie che spaziano
dalla meccanica, all’automazione, all’in-
formation technology, dove cambie-
ranno le competenze lavorative richieste
e i mercati. Se sapremo ben indirizzare le
opportunità di fronte a noi, accresceremo
il ruolo di Anie come autorevole interlo-
cutore, punto di riferimento per mercato
e istituzioni, a beneficio delle imprese as-
sociate e attraendo così nuova base asso-
ciativa” conclude Busetto.
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Federazione Anie -
www.anie.itGiuliano Busetto,
presidente Anie