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GENNAIO-FEBBRAIO 2017

AUTOMAZIONE OGGI 395

32

AO

PANORAMA

tramite wearable, smart watch ecc., ed

elaborandoli con appropriati algoritmi

in cloud. Mario invece ha subito un in-

tervento e ora si trova a casa sua per la

degenza; i suoi valori sono tenuti sotto

controllo da remoto. Più specialisti, che

operano in strutture ospedaliere diffe-

renti, anche lontane, possono accedere,

con il suo consenso, a dati diagnostici,

referti clinici, analisi, direttamente via

web, per apportare alle cure le necessa-

rie variazioni. Gli effetti delle medicine

vengono monitorati passo dopo passo

sia per decidere le dosi più corrette, sia

per valutare la durata della somministra-

zione. Il personale si reca sul posto solo

in caso di reale bisogno.

Sono solo esempi delle applicazioni che

si potranno e in taluni casi già si posso-

no utilizzare per prevenire/curare le ma-

lattie. Da un lato, dunque, avremo a di-

sposizione strumenti diagnostici sempre

più affidabili, veloci, meno

invasivi, da cui estrarre

maggiori informazioni, per

cui diventeremo pazienti

più informati e, forse, più

attenti alla nostra salute.

Dall’altro, dovremo cercare

di proteggere la cospicua

mole di informazioni che ci

riguarderanno, che potran-

no venire utilizzate da chi ci

vorrà venderci servizi, pro-

dotti, soluzioni… Le op-

portunità di business sono

molteplici e con esse anche

i rischi legati alle eccessive

intrusioni che potranno

avvenire nella nostra vita

e nelle decisioni personali,

per cui sarebbe opportuno avviare una

qualche forma di regolamentazione.

E in alcuni casi

è già pratica…

Negli Stati Uniti il sistema sanitario

Mercy ha sviluppato il programma Sa-

feWatch per sopperire alla carenza di

personale nelle unità di terapia intensi-

va degli ospedali: specialisti, infermieri e

dottori collaborano utilizzando un hub

di telemedicina tramite il quale monito-

rano i pazienti della ICU (Intensive Care

Unit) 24 ore su 24, identificando ano-

malie e segnalando eventuali problemi.

In tal modo, vengono gestiti 450 posti

letto in 25 ICU in cinque aree regionali.

In Olanda invece

il sistema di assi-

stenza domiciliare

Buurtzorg Neder-

land impiega una

squadra collegata

‘in rete’ e attiva a

livello nazionale,

composta da 6.500

infermieri suddi-

visi in 360 gruppi

per la cura di oltre

70.000 pazienti all’anno. HealthPath è in-

vece un sensore che si può fissare a una

benda adesiva da collocare sul petto, in

grado di rilevare dati legati a fenomeni

di malessere acuti o cronici. I dati biome-

trici e i cambiamenti nei parametri vitali

vengono inviati in modalità wireless a

pazienti e medici via Bluetooth. Questi

dati, raccolti in continuo, permettono

un’analisi accurata dei parametri di salu-

te della persona e quindi delle possibili

cause di malessere; è possibile per esem-

pio rilevare durata e livello delle apnee

notturne, aritmie cardiache, svenimenti,

variazioni del battuto cardiaco, difficoltà

respiratorie e febbre…

La tecnologia, dunque, è già ampiamen-

te utilizzata in campo medico e sono

molte, anche in Italia, le aziende che

iniziano a chiedersi come sfruttarla per

offrire servizi a portata di mano tanto

ai medici quanto ai pazienti. I benefici

sono molti e facilmente intuibili: il me-

dico può monitorare le condizioni di sa-

lute del paziente ricevendo notifiche in

tempo reale in caso di problemi, senza

doversi muovere dal proprio studio, con

risparmio di tempo e spese di trasferta; il

paziente non deve più recarsi fisicamen-

te presso un ospedale o studio medico

per effettuare i controlli di routine, dato

che i valori sono monitorati da remoto,

per esempio tramite app mobile. Guar-

dando al futuro, l’interazione medico-

paziente avverrà sempre più frequen-

temente via social, con la possibilità da

parte del medico di suggerire cure, ser-

vizi e, perché no, pro-

dotti… L’utilizzo di

soluzioni di analytics

sui ‘Big Data’ raccol-

ti nelle community

porterà le aziende

del mondo medicale

a fare le proprie valu-

tazioni su quali servizi

e prodotti privilegiare

per ottenere i mag-

giori profitti. Potran-

no magari suggerire,

in tempo reale, ai pa-

zienti-consumatori le

cure migliori da intra-

prendere, in tempo

reale, in caso di rile-

vazione di una varia-

zione nei parametri vitali. In tal modo, se

si sta, per esempio, ‘covando’ un’influen-

za, una app segnalerà un innalzamento

anomalo della temperatura correlata ad

altri fattori sintomatici e si verrà avvertiti

di prendere un’aspirina! Come avviene

dunque già con le macchine, un domani

potremmo sottoscrivere servizi di, per

così dire, ‘manutenzione preventiva e

predittiva’ della persona, per prevenire

i malanni semplicemente adottando la

cura o il medicinale più adeguato al mo-

mento giusto.

E con la velocità di sviluppo attuale del-

la tecnologia, state certi che per tutto

questo non dovremo attendere ancora

molto…

Tra wearable, smart watch ecc. è possibile raccogliere

una notevole mole di informazioni relative alla salute

della persona

Fra i segmenti a maggiore potenziale di crescita del comparto

health&care figura quello dei cosiddetti biofarmaci