NOVEMBRE-DICEMBRE 2016
AUTOMAZIONE OGGI 394
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rare esperienze tali da permettere loro
di sviluppare prodotti in grado poi di
competere nel mercato internazionale.
Prando
: Purtroppo il fenomeno del
reshoring nell’automotive non è ancora
così forte come in altri settori, pertanto
la filiera italiana vive ancora forte la mi-
naccia della delocalizzazione e la pres-
sione sui prezzi delle produzioni nel pae-
si in via di sviluppo. La risposta pertanto
deve passare dalle persone: l’esperienza
delle aziende è fondamentale per una
produzione il più possibile organizzata
e reattiva alle richieste di marcato. Man-
tenere e sviluppare un rapporto profes-
sionale con specialisti di settore è la via.
Tali specialisti, come Panasonic hanno
infatti sviluppato competenza attraverso
esperienze in tutto il mondo proprio nel
settore automobilistico. E il costruttore
italiano ha le capacità per tradurre que-
sta esperienza nel suo ambito locale.
Lerda
: La competitività dell’automazio-
ne italiana, così come quella di tutta la
produzione Made in Italy, sarà determi-
nata dalla nostra capacità di innovazio-
ne e dalla qualità dei macchinari, dalle
loro performance e dalle materie prime
utilizzate. Ovviamente bisognerà tene-
re sotto controllo i costi di acquisizione
di nuove tecnologie e quelli della loro
gestione. La capacità di innovazione di
Sick è decisamente alta, grazie ai grandi
investimenti nella ricerca e sviluppo, e
questo ci permette di far fronte alle ri-
chieste di maggior flessibilità dell’auto-
mazione tenendo sempre sotto control-
lo il rapporto costo/prestazioni.
Dezzani
: In Italia si realizzano impianti
produttivi con tecnologia più evoluta
per poi replicarli successivamente in
Asia o Sud America ma solo quando il
nuovo standard risulta consolidato e
affidabile. I costruttori automobilistici
riconoscono ancora un forte divario tec-
nologico tra i paesi sopraccitati e quelli
europei o nord americani.
A.O.:
Lo sviluppo della quarta rivoluzione
industriale - Industry 4.0., addice manu-
facturing - presuppone una nuova rior-
ganizzazione lungo la catena del valore,
come approcciate questo cambiamento?
Petruzzelli
: Con i sensori intelligenti
per la 4a rivoluzione industriale: In-
dustria 4.0. I sensori intelligenti sono i
mattoni fondamentali delle moderne
fabbriche intelligenti. Essi sono un vali-
do supporto alla produzione (macchine,
robot ecc.) per configurare, controllare,
gestire e ottimizzare se stessi. La preci-
sione nelle informazioni dei sensori è
oggi più che mai essenziale. I sensori di
Contrinex assicurano eccellenti qualità
di dati. Per trasmettere i dati, tutti i sen-
sori Contrinex induttivi e optoelettronici
Asic saranno equipaggiati con IO-Link di
serie. I clienti possono utilizzare l’uscita
PNP del sensore come segnale digitale
indicante un semplice cambio di stato
o come interfaccia intelligente IO-Link.
Entrambi sono disponibili nello stesso
dispositivo. Un altro vantaggio è il fatto
che, con i sensori Contrinex, non vi è al-
cun costo aggiuntivo per l’IO-Link. Que-
sto li rende non solo semplici e veloci
da installare, ma anche estremamente
economici. Come la prima tecnologia
IO, standardizzata in tutto il mondo (IEC
61131-9) per la comunicazione con sen-
sori e attuatori, IO-Link è fondamentale
per la 4a rivoluzione industriale. Con
l’installazione di sensori Contrinex Asic
con IO-Link, gli utenti sono pronti per il
futuro. L’obiettivo è quello di portare sia
rivoluzione industriale sia rivoluzione di
Internet in sinergia per creare una ‘nuo-
va rivoluzione industriale’.
Bassino
: La principale sfida di Industry
4.0 consiste nel coniugare la ripetibilità
dei processi e la versatilità/flessibilità
dei prodotti: efficienza versus flessibi-
lità, volumi elevati versus specialties.
Questi concetti si adattano bene al set-
tore automotive, dove la produzione di
autovetture di massa convive con quella
di autovetture di nicchia. Il tormentone
tecnologico nel settore automobilistico
è ‘la multipiattaforma’ e Lenze da anni
offre soluzioni tecnologiche che sod-
disfino questa aspettativa, nella con-
vinzione che per trasformare un’idea in
innovazione bisogna renderla ripetitiva.
La produzione automobilistica è sempre
più condizionata dall’elevata efficienza
degli impianti, misurata in termini di
tempo necessario per la messa in servi-
zio, di consumi energetici durante il fun-
zionamento, di manutenzione predittiva
e preventiva, con l’obiettivo di rendere
gli impianti disponibili alla produzione
nel più breve tempo possibile ed evita-
re fermate inattese. Lenze opera da anni
nel settore automotive come partner
tecnologico d’eccellenza, conferman-
do la propria mission di essere sempre
più attore propositivo nelle definizioni
di architetture Motion Centric Automa-
tion. La scelta di sistema condivisa con
i clienti mira a soddisfare un primo re-
quisito di impianto: grande modularità
nei segmenti e facile duplicabilità della
soluzione. Grande attenzione viene oggi
dedicata anche all’argomento safety:
non basta garantire la funzione STO,
ma, poiché la produzione di autovetture
richiede un flusso produttivo ‘collabora-
tivo’, ossia con un’integrazione uomo-
macchina sempre più elevata, i processi
debbono essere necessariamente sorve-
gliati e gestiti ‘in sicurezza’.
Griffini
: Il mercato dell’automotive si
distingue, tra l’altro, per la complessità
e articolazione dei processi coinvolti
nella creazione del prodotto finito, pro-
cessi che non si esauriscono all’interno
della singola azienda, ma vedono in
parte il coinvolgimento di una lunga
filiera. Questo, unito alla propensione
del settore a cogliere gli input inno-
vativi del mercato, fanno presagire un
ruolo da pilota anche per lo sviluppo di
Industry 4.0, in particolare per quanto
riguarda gli aspetti di interconnessione
e fluidificazione dei processi produttivi.
L’industria automotive potrà giovarsi
Fonte Anfia