NOVEMBRE-DICEMBRE 2016
AUTOMAZIONE OGGI 394
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chi leggeri del 15%, mentre è calato del
7% l’acquisto di autobus. Tuttavia, nono-
stante gli incentivi e le numerose cam-
pagne a supporto di una mobilità più
sostenibile, l’alimentazione alternativa
non decolla, segnando un calo delle im-
matricolazioni del 14%, a dispetto di una
situazione florida per le auto a benzina
(+32%) e quelle diesel (+20%).
Sempre considerando i primi sei mesi
dell’anno, il fatturato dell’intero compar-
to è aumentato del 5,2% grazie all’anda-
mento positivo dei risultati domestici
(+9,9%). La domanda internata ha, infat-
ti, trainato la produzione con un incre-
mento del 20% portando le auto ‘made
in Italy’ a detenere il 29,1% del mercato.
Portabandiera del tricolore è la Panda,
seguono 500L e lancia Ypsilon. Questa
spinta verso l’alto è stata favorita dalla
propensione all’innovazione, seconda
solo a quella delle imprese tedesche, e
dalla qualità dei prodotti e dei proces-
si delle nostre imprese. A questi fattori
interni va aggiunta anche la riduzione
dei prezzi delle materie prime (acciaio,
plastica, gomma e vetro in primis), il cui
costo è diminuito in media del 51% dal
2011, l’anno della svolta economica.
La lenta salita dei veicoli
commerciali
Secondo il Centro studi e Statistiche
dell’Unrae, il mercato dei veicoli indu-
striali chiude il primo semestre 2016 a
+37,8%. Questo grazie agli incentivi di
6,5 miliardi di euro introdotti con un De-
creto del Ministero delle Infrastrutture
e dei Trasporti nel novembre 2015, che
hanno permesso di sanare leggermente
la situazione di pesante invecchiamento
del parco circolante. Dall’andamento re-
gistrato tra gennaio e giugno l’Unrae ha
stimato che alle condizioni attuali il mer-
cato dei veicoli con massa totale a terra
superiore a 3,5 tonnellate potrà raggiun-
gere 19.500 unità immatricolate con una
crescita del 28,1% rispetto al 2015.
La filiera automotive
guarda avanti
L’impatto della filiera sull’andamento
positivo del mercato automotive è signi-
ficativo: secondo le elaborazioni Anfia su
dati Istat, il comparto dei componenti e
delle parti per autoveicoli ha registrato
nel primo quadrimestre del 2016 vendi-
te sui mercati esteri per un valore di 6,8
miliardi di euro, mantenendosi sui valori
di un anno fa, e acquisti per 4,8 miliardi
di euro (+4.5%). L’export verso i paesi ex-
tra UE è di 6,2 miliardi di euro, pari al 31%
del totale delle esportazioni dei compo-
nenti, con meta principale la Germania
(19,7%), seguono Francia (11,2%) Spa-
gna (7,9%), USA, (7,8%) Polonia (6,5%)
UK, (6,4%), Turchia (4,5%), Brasile (2,9%),
Austria (2,4%) e Ungheria (2,3%). I pro-
dotti maggiormente esportati sono le
parti meccaniche per il 65,6% del valore
dell’export, seguono i motori che pesano
il 19,4%, poi gli pneumatici, gli articoli di
gomma e, infine, i componenti elettrici.
L’onda verde continuerà
anche in futuro, ma non
ovunque
Le stime di IHS Automotive conferma-
no l’andamento a rialzo per le vendite
dell’auto: per la fine del decennio circo-
leranno circa 100 milioni di vetture nel
mondo. Questa crescita sarà alimentata
in particolare dai mercati emergenti,
soprattutto dalla Cina, dove si vende-
ranno 230 milioni con un incremento
medio annuo del 3,5% fino al 2023. Ciò
nonostante il rapporto tra auto e popo-
lazione resterà molto basso: 120 veicoli
ogni 1.000 abitanti, rispetto ai 275 di Ar-
gentina e Messico e agli oltre 800 degli
Stati Uniti. Al contrario della Cina, i mer-
cati più‘maturi’avranno un potenziale di
crescita limitato dopo il 2019: esaurita la
spinta dell’attuale ripresa, le economie
di Europa e USA cominceranno a decli-
nare. Neppure la ripresa che IHS preve-
de per i paesi emergenti potrà bilancia-
re il calo delle vendite del vecchio e del
nuovo continente.
La svolta nell’Industry 4.0
Nonostante il comparto industriale ita-
liano sia il secondo a livello europeo e
la sesta potenza al mondo per espor-
tazioni, il livello della sua competitività
sta diminuendo. Oramai, quasi tutte le
economie avanzate stanno procedendo
Fonte IHS Automotive
Fonte Anfia