NOVEMBRE-DICEMBRE 2016
AUTOMAZIONE OGGI 394
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AO
ATTUALITÀ
L
a disponibilità di soluzioni
tecnologiche che consen-
tono di portare anche la
gestione della sicurezza su
Ethernet non è una novità;
tutti i principali consorzi che supportano
i diversi standard di comunicazione pre-
vedono ormai anche un profilo dedicato
alla safety. Nel corso degli ultimi anni
stanno iniziando a diffondersi anche
interessanti casi applicativi; cionondi-
meno permane nel tessuto industriale
una certa resistenza, legata in parte alla
scarsa conoscenza delle normative, in
parte al timore quasi ‘ancestrale’ che
viene evocato dalla parola sicurezza.
Inutile negare che a oggi la maggior
parte delle implementazioni continua
ad avvenire con sistemi elettromecca-
nici completamente scollegati dal resto
dell’infrastruttura di automazione. Con i
suoi evidenti vantaggi in termini di sta-
bilità, ma anche con alcuni svantaggi.
Portare la safety su Ethernet consenti-
rebbe infatti di sfruttare lo stesso mezzo
fisico per l’automazione e la sicurezza di
macchine e impianti, avere quindi meno
hardware dedicato, minore complessità,
migliori tempi di reazione e maggiore
disponibilità delle informazioni ai di-
versi livelli decisionali. A fine settembre
Anipla, l’Associazione Nazionale Italiana
per l’Automazione, ha organizzato una
giornata di studio dedicata a questi
temi, invitando a parlare alcuni tra i prin-
cipali fornitori di tecnologia e consorzi.
La giornata è stata sponsorizzata da B&R,
Phoenix Contact e Molex e patrocinata
dal Consorzio Profibus & Profinet Italia,
dall’Epsg (Ethernet Powerlink Stan-
dardization Group), dall’ETG (Ethercat
Technology Group) e da Clpa (CC-Link
Partner Association).
Le normative
Ad aprire i lavori Micaela Caserza Magro
dell’Università di Genova, membro del
Consorzio Profibus & Profinet Italia e
membro del Comitato Tecnico di Auto-
mazione Oggi e Fieldbus&Networks che
ha inquadrato il tema della sicurezza
funzionale. L’obiettivo che si pongono
le normative rilevanti al riguardo è la
riduzione del rischio di incidenti e di
danni all’ambiente al di sotto di un li-
vello accettabile. Dopo aver fornito un
minimo di ‘vocabolario’ come funzione
di sicurezza strumentata (SIF), sistema
strumentato di sicurezza (SIS), safety
integrity level (SIL) e performance level
(PL), Caserza Magro ha introdotto la IEC
61508, la ‘madre’ di tutte le norme di set-
tore, che poi trova diverse altre norme
su alcuni aspetti di maggiore dettaglio.
Qui si introduce il concetto di Safety
Integrity Level (da 1 a 4), che specifica
i requisiti di integrità di sicurezza delle
funzioni di sicurezza che devono essere
assegnate ai SIS, dove il livello 4 rappre-
senta il livello più alto di integrità di si-
curezza e il livello 1 il livello più basso.
Alter ego di questa normativa sul ver-
sante ISO è la norma EN ISO 13849 che
introduce invece il Performance Level
(PL), altro indicatore che caratterizza
il livello di affidabilità per realizzare la
riduzione richiesta di rischio per ogni
funzione di sicurezza, ovvero la capacità
di un sistema di comando e controllo
di svolgere una funzione di sicurezza
sotto determinate condizioni, al fine di
ottenere la prevista riduzione dei rischi.
Al tema dei profili di comunicazione
per la sicurezza funzionale è dedicata la
norma IEC 61784-3, nella quale si speci-
fica che, a certe condizioni, è possibile
utilizzare soluzioni digitali per gestire
applicazioni sicure. Caserza Magro ha
poi spiegato come per sua natura Ether-
net non sia adatto alla trasmissione di
messaggi di sicurezza perché non sup-
porta un sistema di arbitraggio per la
gestione delle collisioni tra i pacchetti.
Franco Canna*
Ethernet
e sicurezza,
un connubio
possibile
Nel corso della recente Giornata di Studio Anipla intitolata
‘Soluzioni Ethernet-based per la sicurezza di macchine e impianti’
fornitori di tecnologie e consorzi hanno illustrato come sia oggi
possibile e conveniente realizzare macchine e impianti
in cui anche la safety corra su Ethernet
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