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NOVEMBRE-DICEMBRE 2016

AUTOMAZIONE OGGI 394

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AO

PANORAMA

con la quarta rivoluzione industriale, ma

tra le aziende italiane la comprensione

dell’Industry 4.0 è, secondo uno studio

di Roland Berger Italia, del 30% circa ri-

spetto al 50% in Francia e una percen-

tuale ancora più alta in Germania. Per far

fronte a questo gap, bisogna rafforzare

la capacità di aggregazione delle nostre

aziende. La filiera automotive, che rap-

presenta il 7% della manifattura italiana

ed è uno dei pilastri del nostro Paese,

potrebbe essere trainante in questo

senso. Il maggior uso delle tecnologie di

guida assistita e la diffusione dei veicoli

elettrici potranno dare una spinta alla

creazione di sotto-filiere capaci di rag-

giungere obiettivi comuni in termini di

competitività, eccellenza e internazio-

nalizzazione.

Auto e ITO, connubio

in evoluzione

L’automotive, più di altri settori, ha af-

frontato sfide proposte dalle costanti in-

novazioni tecnologiche e dalla ricerca di

soluzioni per una mobilità più sosteni-

bile. Ma la trasformazione del concetto

di mobilità è appena iniziata: si passerà

dal costruire auto a un’offerta di servizi

legati al movimento in generale e non

alle vetture in particolare. Un passaggio

con evidenti implicazioni industriali ed

economiche. In tutto questo gioche-

rà un ruolo da primario l’Internet delle

Cose: Gartner prevede che entro il 2020

circoleranno su strada 250 milioni di

auto connesse. Vanno già in questa di-

rezione Audi Connect, il Sync 3 di Ford

e AtYourService di OnStar la piattaforma

di Infotainment che consente di uti-

lizzare servizi come Spotify e Pandora.

Il passo futuro successivo sarà quello

di creare strade ‘intelligenti’, capaci di

scambiare dati con i veicoli, ma secondo

Kia ci vorranno almeno 15 anni.

Cosa nepensano le aziende

Automazione Oggi:

L’automotive ha

dimostrato di essere di nuovo uno dei

maggiori punti di forza dell’industria ita-

liana, soprattutto grazie alla propensione

all’innovazione dimostrata dalle realtà

italiane. Cosa ci dobbiamo aspettare in

termini di R&S per il mercato dell’automa-

zione a supporto dell’auto?

Riccardo Petruzzelli

, sales manager

di

Contrinex

(

www.contrinex.it

): L’im-

prenditoria moderna si deve adattare

ai mutamenti, e in particolare deve

innovare o trasformare il presente in

innovazione. Come: utilizzando stru-

menti nuovi anche nell’automotive,

adattando più modelli su linee comuni,

utilizzando sistemi nuovi di monitorag-

gio. A questo punto interveniamo noi di

Contrinex, come costruttori, integrando

nella nostra sensoristica di bordo mac-

china, funzioni come l’IO Link, che per-

mettono di monitorare e trasmettere

dati con la semplicità e velocità che

determina enormi vantaggi e miglio-

ramenti sul controllo dell’intera filiera

produttiva. Queste differenze fanno

sì che la R&S possa crescere ed espan-

dersi in tutti i mercati e in particolare sui

quelli emergenti. Oggi tutte le aziende

automobilistiche del mondo fanno uso

di sensori di ogni tipo. Gli stabilimenti a

elevato grado di automazione, che de-

vono conformarsi a normative sempre

più rigorose, si avvalgono in misura cre-

scente della tecnologia dei sensori per

Riccardo Petruzzelli,

Contrinex