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SETTEMBRE 2016

AUTOMAZIONE OGGI 392

140

AO

TUTORIAL

rumore di attivazione ridotto. Questo

rappresenta una sfida per i costruttori

di macchine, in quanto vi sono molti

segnali sulla linea che potrebbero

essere fraintesi come gli archi o la

commutazione dei relè. La rilevazione

rapida e sicura di un arco (e le con-

seguenti misure correttive) è ampia-

mente collaudata durante il periodo

di approvazione.

Di conseguenza, le strategie di prote-

zione dei guasti da arco voltaico sono

basate sulla sua rilevazione. Gli Afdd

funzionano in coppia con i disgiun-

tori o gli Rcbo. L’Afdd deve attivarsi

quando rileva qualsiasi arco avente

un’energia di almeno 100 joule, ridu-

cendo il tempo di attivazione concesso

man mano che aumenta l’energia dell’arco. Complessivamente, il

successo della protezione dipende in modo critico dalla rapidità

di risposta, per ridurre al minimo l’energia dell’arco.

Gli Afdd sono essenziali anche nei sistemi che dispongono già

di protezione contro le sovracorrenti. I disgiuntori e gli RCD non

possono rilevare i guasti da archi elettrici, che di solito non cau-

sano né sovracorrenti, né correnti residue. Gli Afdd combinati con

disgiuntori miniaturizzati proteggono dalle serie di archi elettrici

e dai guasti paralleli fase-neutro o fase-fase. Gli Afdd combinati

con RCD forniscono la protezione dai guasti dei conduttori di fase

con protezione.

Protezione dai picchi di tensione

La necessità della protezione dai picchi di tensione nella rete di

distribuzione ha mostrato una crescita costante dovuta all’uso

sempre maggiore dell’elettronica nelle macchine. Computer,

PLC, display e componenti di comunicazione stanno diventando

sempre più comuni in seguito all’adozione di Industry 4.0. I picchi

di tensione possono distruggere l’elettronica, causare guasti irri-

mediabili, interruzioni dei processi e danni

ripetitivi che possono portare alla paralisi.

Le cause possono essere eventi esterni

come i fulmini o le commutazioni sulla

rete di alimentazione, o la commutazione

di motori o relè interni.

I picchi di tensione possono raggiungere

livelli di tensione pericolosi con grande

rapidità, spesso in pochi nanosecondi.

Fusibili e disgiuntori non riescono a rea-

gire abbastanza velocemente per evitare

danni. Sono quindi necessari approcci al-

ternativi per aggiungere una protezione

dai picchi di tensione a ogni quantitativo

di sovracorrente già presente. I compo-

nenti maggiormente utilizzati sono gli

spinterometri e i varistori. Gli spinterome-

tri, che hanno una vita utile lunga e pos-

sono assorbire grandi quantità di energia,

richiedono di solito una certa energia di

attivazione, mentre i varistori sono molto

rapidi e non necessitano di energia per

l’attivazione.

Si raccomanda di installare almeno un

SPD (Surge Protection Device) in ogni ar-

madio di distribuzione, uno per ciascun

dispositivo sensibile e uno per ogni linea

di sensori che esce da un edificio. Di solito

il costo degli SPD rappresenta una minu-

scola frazione rispetto al danno che aiu-

tano a evitare.

Conclusione

È evidente che esistano molti tipi di con-

dizioni di guasto e metodi idonei per la

protezione del circuito. Il successo finale

di qualsiasi strategia di protezione del

circuito per aumentare i tempi operativi

e migliorare la sicurezza dell’operatore

dipende moltissimo dalla scelta del partner giusto. Raramente

disgiuntori, fusibili e altri dispositivi lavorano al meglio come

dispositivi isolati. Di solito sono progettati per essere inseriti in

sistemi di alimentazione gerarchici, dove la responsabilità della

protezione è suddivisa tra i componenti in base alla loro posizione

nella disposizione generale. Ha quindi senso acquistare tutti que-

sti elementi da un unico partner, preferibilmente globale, che ne

possa garantire l’efficacia di funzionamento combinato e possa

fornire consigli per la costruzione di una soluzione equilibrata.

I produttori di macchine possono arricchire la propria offerta con

un autentico vantaggio competitivo se riescono a trovare un part-

ner per i componenti di protezione dei circuiti che disponga di un

magazzino sufficientemente vasto e specializzato, integrato da un

supporto tecnico e logistico globale altrettanto completo. La que-

stione della protezione dei circuiti può a quel punto rappresentare

un vantaggio, anziché un problema di progettazione.

Nota:

*L'autore è responsabile R&D di Gruppo in Eaton

Prodotti Eaton FRCmM

Cabinet