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GENNAIOFEBBRAIO 2016

AUTOMAZIONE OGGI 387

98

AO

TAVOLA ROTONDA

conquistando quote di mercato nel settore PPP+P,

un mercato per noi relativamente nuovo ma in

grande espansione, semplice da approcciare e

servire per Yaskawa Italia, grazie alla sua sede di

Modena, naturalmente inserita nella ‘food valley’.

Abbiamo ottime risposte nel settore della logistica

automatizzata, con crescenti richieste di robotiz-

zare. Stiamo registrando ottime performance nel

settore del legno, grazie a una rete forte di integra-

tori diventati nostri ‘system partner’ ufficiali”.

Pedretti:

“Analizzando ambiti e tendenze del settore a livello mon-

diale, è stato rilevato come a trainare l’installazione di robot siano

l’automotive e le lavorazioni meccaniche, anche se un ruolo im-

portante iniziano ad averlo anche altri settori, come l’alimentare, il

farmaceutico e soprattutto l’industria elettrica ed elettronica. Foca-

lizzandoci sull’Europa, in particolare sul nostro Paese, riteniamo che

a breve sempre più applicazioni verranno realizzate con l’impiego

di robot, specialmente dove sono ormai un ‘must’ manipolazioni

ad alta precisione, garanzia del 100% di funziona-

mento e flessibilità di produzione. Considerando

in Italia il mercato alimentare tra i più affermati e

in crescita da anni, il packaging in continua ascesa,

specialmente nel ‘monouso’ trasversale in tutto

il CPG (Consumer Packaged Goods), riteniamo

l’elettronica e il life science due settori emergenti

e con buone potenzialità di crescita. Da un lato la

frenetica gara a presentare sul mercato innovativi

modelli da parte delle maggiori aziende produttrici di device elet-

tronici, dall’altro i continui successi della ricercamedica e la costante

crescita dell’età media della popolazione sono fattori che soster-

ranno investimenti, occupazione e automazione in questi mercati”.

Baroncelli:

“I due settori trainanti sono automotive ed elettronica in

termini assoluti. Oltre a questi, il food rappresenta un grosso ambito

di sviluppo”.

A.O.:

Come vede l’attuale andamentodelmercato in Italia e all’estero?

Baroncelli:

“L’Italia ha avuto un record di installazioni e ven-

dite nel 2014 con ottime prospettive anche per il 2015. At-

tualmente, si trova al settimo posto mondiale per uso robot.

Per il futuro a livello mondiale, prevediamo un aumento del

15% nei prossimi tre anni con uno sviluppo in Cina, sud-est

asiatico, Nord America e Europa con diversi tassi di crescita”.

AO:

Qual è la soluzione che vi rappresenta di più in questo mo-

mento?

Filippo Ferro

, direttore tecnico di Yaskawa Italia: “Yaskawa

Italia sta innovando dal profondo la saldatura spot, propo-

nendo soluzioni non convenzionali ai clienti. All’inizio è stato

complesso far passare la nuova idea, il nuovo approccio, il

nuovo processo. Oggi, con impianti già installati, testati e

produttivi, siamo in grado di vendere la novità su un terreno

fertile. Il mercato ora è pronto a seguirci sia in Italia, sia all’e-

stero. La soluzione che proponiamo è interamente progettata

in Italia, in Yaskawa; novità che non è rappresentata dai singoli

prodotti, ma dall’intero processo di approccio alla saldatura

spot. Questa soluzione ha l’obiettivo di scuotere un mercato

tradizionale e tradizionalista che aveva decisamente bisogno

di una sferzata di novità e innovazione tecnologica. Yaskawa

l’ha progettato, realizzato, testato, installato e offerto”.

A.O.:

Quali riscontri avete avuto con YuMi?

Pedretti:

“I primi riscontri sul mercato sono stato di grande

interesse verso una tecnologia innovativa, considerando che

YuMi è il primo robot della famiglia dei collaborativi a potersi

vantare di essere intrinsecamente sicuro.

Anche alle massime velocità (1.500 mm/s) YuMi è in grado di

arrestarsi in caso di urto senza arrecare danno all’operatore.

Questo garantisce un’abbinata vincente, sicurezza e produtti-

vità, due caratteristiche sempre più importanti nellemoderne

produzioni industriali. A completare il quadro vanno sottoli-

neate l’introduzione della programmazione semplificata del

robot tramite tablet, la visione integrata e la ripetibilità di

posizionamento. Per concludere, YuMi si è affermato come

strumento per la piccola e media impresa per effettuare as-

semblaggi di piccoli componenti meccanici ed elettronici”.

Esplorare le potenzialità della robotica ‘soft’, ossia costruire robot

flessibili, privi di strutture rigide, utilizzando materiali morbidi come

silicone, gomma o PET: questo uno degli obiettivi del team di ricerca

dell’Istituto di BioRobotica della Scuola Superiore Sant’Anna. In

particolare, progetti come Octopus e PoseiDrone puntano alla realiz-

zazione di robot ‘bioispirati’, ossia pensati a partire dall’osservazione

della natura per coglierne i principi fondamentali e trasformarli in

nuove tecnologie. Nel caso di Octopus il punto di partenza è il polpo

comune, preso a esempio per la sua struttura deformabile, priva di

qualsiasi rigidità, con una grande mobilità, una forza notevole e capa-

cità di apprendimento e memoria. Così, i flessuosi tentacoli del polpo

robotico, realizzati con materiali morbidi, sono in grado di irrigidirsi

ed estendersi, per esempio per manipolare e afferrare degli oggetti,

o per effettuare spostamenti. Le possibili aree applicative della ‘Soft

Robotics’ sono molteplici: le strutture soft riducono di fatto i pericoli

legati a un eventuale ‘scontro’ fra uomo e robot, nonché i rischi di

danneggiamento ad altre strutture o all’ambiente.

Il polpo robot e la Soft Robotics a Pisa