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GENNAIOFEBBRAIO 2016

AUTOMAZIONE OGGI 387

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la velocità nella realizzazione di una determinata azione, nonché nel

percepire la presenza di una persona nell’ambiente. Il robot sicuro

consente scenari operativi dove robot e uomo collaborano nella re-

alizzazione di compiti specifici, dove il robot supporta l’uomo senza

sostituirlo completamente. In futuro, il robot potrebbe diventare

via via più autonomo, spostandosi quindi verso l’assistenza com-

pleta dell’uomo, anche nei casi nei quali questo non possa eseguire

il compito. Esempi sono l’intervento in caso di disastro, l’ambiente

potenzialmente nocivo, ma anche l’assistenza domestica o il sup-

porto fisico (esoscheletri, protesi ecc.)”.

A.O.:

Quali saranno gli aspetti vincenti nei prodotti di robotica

di domani?

Metta:

“Uno su tutti: il costo. Affinché i prodotti diventino di

largo uso, sarà necessario aumentare le prestazioni riducendo

contemporaneamente il costo finale per l’utente, al momento

ancora troppo alto. Lungo la strada sarà poi necessario rea-

lizzare sistemi di approvvigionamento energetico migliori di

quelli attuali (celle a combustibile, batterie più efficienti, si-

stemi di recupero dell’energia) emigliorare la durata del robot.

L’affidabilità sarà poi un fattore importantissimo: un robot uti-

lizzato per 16 ore (o più) al giorno dovrà essere 10 volte più af-

fidabile di un’automobile e richiedere manutenzione non più

di una volta all’anno. La scommessa sarà quella di realizzare

macchine con meno componenti, con elettronica integrata,

strutturalmente flessibili e resistenti agli impatti, che oltretutto

costino meno. Una possibilità sarà offerta dai nuovi materiali,

ingegnerizzati specificamente per la robotica. Reti wireless

efficienti (5G) e cloud computing saranno altri elementi che

completeranno questa visione”.

Laschi:

“I robot del futuro dovranno essere in grado di operare

in ambienti naturali, ma dovranno anche essere sostenibili da

vari punti di vista: quello energetico, quello economico, fino ad

arrivare ai concetti di accettabilità, per una vera conquista del

mercato e una vera introduzione nella società. Superare i limiti

dei robot attuali nell’interazione con l’ambiente significa ripen-

sare anche la struttura fisica dei robot e introdurre concetti di

flessibilità, adattabilità, morbidezza. L’area della ‘Soft Robotics’,

cioè l’utilizzo di materiali morbidi per costruire robot, sta vi-

vendo uno sviluppo rapido e ampio, a livello internazionale.

L’introduzione di parti cedevoli faciliterà l’interazione dei robot con

l’ambiente e con le persone e allo stesso tempo renderà più sem-

plice il controllo dei movimenti e di un comportamento complesso,

secondo i principi della ‘Embodied Intelligence’, che attribuisce alle

risposte del corpo fisico una grande importanza nel controllo dei

movimenti”.

A.O.:

Quali sono i maggiori fattori di freno allo sviluppo dei robot?

Laschi:

“Le tecnologie robotiche attuali, seppur estremamente so-

fisticate, risultano ancora inadeguate a ottenere nei robot compor-

Si chiama Racer3 l’ultimo innovativo robot presentato da Co-

mau, capostipite di una nuova famiglia di macchine. Costruito

interamente in alluminio e magnesio, Racer3 pesa solo 30 kg

e sfrutta uno sbraccio massimo di 630 mm per una portata al

polso di 3 kg. Grazie alle dimensioni compatte e all’estrema velo-

cità Racer3 è risultato in fase di test il robot più veloce nella pro-

pria categoria. È perfetto per settori produttivi (food&beverage,

elettronica, plastica, lavorazione metalli ecc.) e per applicazioni

(assemblaggio, handling, asservimento macchine, dispensing

e pick&place rapidi ecc.) che richiedono il massimo della preci-

sione e della rapidità in spazi di lavoro ridotti. La rigidità che lo

caratterizza garantisce velocità, precisione e ripetibilità in ogni

fase di lavoro. Il corpo del robot, inoltre, è cavo e ciò consente un

passaggio fluido dei cablaggi

al suo interno e la massima

flessibilità nei movimenti.

A sottolineare l’evoluzione

delle proposte targate Co-

mau e l’inizio della nuova

fase per l’azienda è anche

l’elegante combinazione di

colori, nero e grigio metal-

lizzato, che distingue Racer3

dagli affidabili, potenti, ve-

loci e precisi robot di colore rosso che continuano a servire ogni

settore manifatturiero da oltre 40 anni.

Il nuovo paradigma di robot Comau: Racer3

Fonte: www.123rf.com