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APRILE 2015
AUTOMAZIONE OGGI 380
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grande mangia pesce piccolo’, è fonda-
mentale muovervi e mutare continua-
mente nelle proposte e nelle richieste”.
AO: Quali sono le innovazioni di pro-
cesso più richieste nel campo dell’au-
tomazione industriale per il settore?
Olivari
: “Secondo recenti
indagini gli investimenti
in R&D da parte delle
imprese della filiera au-
tomotive si stanno con-
centrando sempre più
sui fattori legati al miglio-
ramento del processo
produttivo, piuttosto
che sull’organizzazione
dell’impresa, riservando
a quest’ultimo aspetto la
metà dell’attenzione dedi-
cata più pragmaticamente
al primo. Eppure, non scordiamoci che
dall’uno viene a dipendere l’altro, in virtù
della sempre più stretta convergenza che
i mondi dell’automazione industriale da
un lato e dell’information technology
dall’altro stanno facendo registrare. Alla
luce di ciò, se tra le necessità primarie
delle aziende, ancora prima del prezzo,
vi sono flessibilità e qualità, risulta chiaro
come le opportunità offerte dalla ‘nuova
automazione’, con particolare riferimento
ai concetti e alle linee guida tracciate da
Industry 4.0, sia da interpretarsi in chiave
quanto mai strategica, prima ancora che
tecnica.
Tutto l’insieme delle soluzioni aperte,
basate su standard e strumenti che con-
sentono di attingere a piene mani alle
nuove tecnologie derivate dal mondo
IT, si dimostra perciò un fattore determi-
nante. Si pensi per esempio al cloud e alle
implicazioni organizzative a esso corre-
late per un’azienda automotive multina-
zionale, con impianti sparsi per il mondo.
Oppure alle potenzialità dell’IoT (Internet
of Things) nel rendere gli impianti così in-
telligenti da auto-adattarsi flessibilmente
alle richieste di variazione della produ-
zione provenienti dalle case automobi-
listiche, a seguito di fattori che ne fanno
rivedere settimanalmente le previsioni di
vendita.
L’utilizzo di piattaforme di controllo ba-
sate su PC è il driver ideale, che favorisce
anche la diffusione dei nuovi concetti di
comunicazione Internet-based nell’am-
biente di fabbrica. Così, alle caratteristi-
che prettamente tecniche dei prodotti
di automazione, a cui i responsabili di
produzione non possono fare a meno di
guardare attentamente, come determini-
smo, velocità, safety, ridondanza ecc., si
affiancano funzionalità non meno impor-
tanti di collegamento diretto con i mondi
IT di livello superiore, per
esempio SAP o altri si-
stemi ERP e MES. È questa,
in sostanza, la grande sfida
che le aziende automotive
chiedono oggi ai fornitori
di automazione per otti-
mizzare la catena del loro
processo produttivo: un
sistema che sia sufficien-
temente robusto, potente
e sicuro da garantire i ne-
cessari livelli di qualità e
flessibilità sul campo, ma
anche così avanzato da integrarsi perfet-
tamente nei nuovi modelli di comunica-
zione basati su Internet, per migliorare gli
aspetti più tipicamente gestionali”.
Cremonini
: “Quello che richiedono oggi
le aziende sono sistemi
flessibili (a varietà di vo-
lumi e di tipo di prodotto),
altamente produttivi,
qualitativi e che abbiano
un’applicazione facil-
mente integrabile con il
resto del processo indu-
striale. Questa esigenza
si implementa attraverso
sistemi modulari, pro-
grammabili, flessibili e
personalizzabili, che con-
sentono una rapida ricon-
figurabilità dei volumi di
produzione e delle tipologie di prodotto,
con significativi vantaggi nel rapporto
costi/prestazioni. Si segnala, inoltre, il
crescente ricorso a sistemi elettronici di
controllo avanzati, basati su reti di co-
municazioni wireless e architetture distri-
buite, che permetteranno, con sistemi di
monitoraggio integrati, una migliore sicu-
rezza delle aree di lavoro.
È strategico anche lo studio di sistemi
a basso impatto ambientale, con una
forte riduzione dei consumi di energia.
L’efficienza energetica, l’uso di materiali
alternativi a quelli tradizionali o innova-
tivi, l’aumento del numero di prodotti
richiesti dal mercato e la contemporanea
diminuzione del loro ciclo di vita stanno,
infatti, cambiando le richieste delle
aziende manifatturiere. Per questo, i vari
OEM si stanno orientando sempre di più
verso il concetto di ‘mega platform’, che
implica l’utilizzo di architetture comuni
in più modelli anche di diversi segmenti,
consentendo così un’ottimizzazione
di risorse e processi. Altra tendenza è
quella relativa all’utilizzo di sistemi di vi-
sione in 3D e robot che operino in stretta
collaborazione con l’uomo. Inoltre, si
vedrà la comunicazione mobile (tablet
e smartphone) interagire sempre di più
con i processi di logistica e di controllo
dei macchinari”.
Prando
: “Innanzitutto innovazioni
nell’integrazione e comunicazione dei
diversi centri di lavoro e nelle isole di
assemblaggio. Si tratta di un fenomeno
già iniziato da tempo, ma in continua e
rapida espansione. All’inizio riguardava
le parti più critiche della produzione (la-
vorazione a CN), ma ormai ha permeato
anche le più semplici fasi di transito, in
cui cioè l’asservimento robotizzato è in
comunicazione con tutti
gli altri elementi di au-
tomazione della linea. In
termini di prestazioni, cioè
velocità e stabilità, alcune
importanti innovazioni ri-
guardano la rilevazione e
il controllo di bordo mac-
china (telemetria laser a
triangolazione), oltre che
la movimentazione attra-
verso servo-azionamenti
con motori brushless.
Anche questi elementi
sono ormai da intendersi
integrati nell’infrastruttura di comunica-
zione su bus condiviso, per esempio con
uno standard sempre più presente quale
è Ethercat. Infine, è fondamentale la trac-
ciabilità di tutti gli elementi costituenti il
prodotto finito, per esempio attraverso la
marcatura dei pezzi con tecnologia non a
contatto (laser marking), per la massima
velocità di esecuzione e il minimo della
manutenzione necessaria”.
Lerda
: “Noi lavoriamo nel campo della
componentistica industriale e per quanto
ci riguarda le richieste più importanti
sono relative all’integrazione con i bus
Giancarlo Lerda di Sick
Maurizio Cremonini di
Comau