MARZO 2015
AUTOMAZIONE OGGI 379
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4.0, il cui obiettivo è quello di realizzare un
mondo interconnesso dove operatori, im-
pianti, macchine, sensori, dialoghino tra loro
al fine di aumentare la qualità e l’efficienza
dei processi produttivi. Da una recente ri-
cerca americana, infatti, si stima che entro la
finedel2020saranno117miliardiidispositivi
collegati in rete”. Continua Abela “Oggi, per
esempio, è possibile accedere e modificare
la temperatura del proprio termostato di
casa da qualunque parte del mondo attra-
verso l’utilizzodi uno smartphone, passando
attraverso la rete, il web e il cloud. Come si
nota il focus non è solo industrialema spazia
attraverso diversi ambiti (building, domo-
tica, infrastrutture, navale…). La connettività
globale porterà inevitabilmente alla genera-
zione di un’enorme massa di dati, i Big Data,
che necessitano dell’utilizzo dei software di
Operational Intelligence ingradodi interpre-
tare i dati provenienti dal campo per poterli
dispiegare in modo semplice, veloce e si-
curo verso i destinatari attraverso l’uso della
rete. EFA Automazione, attraverso la propria
rappresentata Kepware, vanta il connettore
verso Splunk, uno dei maggiori player nel
settoredell’Operational Intelligence”. Splunk
aveva necessità di fornire al suo prodotto
(che prende i dati da ERP, MES, software di
Business Intelligence) la connettività verso il
basso cioè verso i controllori di campo, spe-
cialità di Kepware. E a quest’ultima ha com-
missionato lo sviluppo di un prodotto che
gliela permettesse: l’anello mancante nella
comunicazione tra automazione industriale
e Business Intellingence.
“Se prima si era legati al solo mondo indu-
striale”, continua Abela, “dove c’era un PLC,
un inverter, uno Scada, un PC industriale ora
sono proprio le unità produttive che hanno
la necessità di raccogliere dati, spostarli, rea-
lizzaremailing inbase ai dati produttivi… in-
sommasiapronomondiinfiniti.Dicosempre
che prima il nostromestiere era quello di ‘gi-
rare’ continuamente intorno alla macchina:
gli abbiamo dato il PLC, e poi l’inverter, e poi
HMI, ora invece l’orizzonte si è spostato oltre
lamacchina, si sonoapertenuovepossibilità,
opportunità, prospettive”.
SottolineaAndrighetti:“Laprossimafrontiera
sarà quella dei sistemi operativi personaliz-
zati. Una volta installato sarà lui a interagire
con l’operatore. Basti guardare il telefono.
In pochi anni siamo passati dal cellulare allo
smartphoneche,oltreallechiamate,cimette
a disposizione un vero e proprio ufficio con
potenzialità infinite. In questa direzione
stanno convergendo l’industria, gli edifici e
ovviamente gli esseri umani. Facile imma-
ginare come, in un prossimo futuro, ogni
essere umano sarà dotatodi un transponder
conipropridat
ibiologici:grupposanguigno,patologieinessere,allergie,perunrapidoac-
cessoalla cartella clinicadapartedi eventuali
soccorritori(incasodiincidente)maaltempo
stesso ci porterà a essere, noi stessi, dei ge-
neratori di dati e conseguentemente parte
integrantedei BigData con tutti i risvolti etici
e umani che ne conseguiranno. Ci avviamo
verso grandi cambiamenti, fenomeni di
massa, tendenze alle quali sarà difficile sot-
trarsi. Solo i vecchi, o meglio chiamiamoli i
‘saggi’, sempreunpasso indietro, aiuteranno
a rallentare questa spirale, nel frattempo noi
cerchiamodiguidarelanostraclientelaverso
l’utilizzo corretto delle migliori tecnologie
che di volta in volta si affermeranno”.
Le casedistribuite
Dopo questa visione del futuro, la domanda
su eventuali nuove acquisizioni sorge spon-
tanea. Nulla però da parte di EFA se non il
ricordare i suoi fiori all’occhiello: Citect, Igni-
tion, eWON, Hakko, Kepware Technologies
e HMS Industrial Networks. Di Citect Abela e
Andrighetti hanno ricordato che l’omonimo
prodotto è ora di Schneider, ma EFA ne con-
tinua la distribuzione. Ignition dà la possibi-
lità a EFA di fornire una proposta completa
di connettività grazie al suo prodotto SQL
Bridge in grado di colmare il divario tra con-
trollori e database, rendere così disponibili e
accessibili i dati di PLC, di macchine in altre
applicazioni e quindi a database e software
di livello più alto. eWON invece è “l’accesso
verso Internet, visto come architettura. È il
media che permette di raggiungere qualsiasi
dispositivo inmodo trasparente usando pro-
tocolli standard, attraverso il web e il cloud”
spiega Andrighetti. HMS opera nel mondo
della fornitura di soluzioni affidabili per la
connessione di dispositivi e sistemi a tutti
i principali protocolli di rete disponibili sul
mercato e per l’interconnessione tra le di-
verse reti industriali, con gateway innovativi
le cui prestazioni sono ben conosciute da
tutti i professionisti del settore. In linea con
i propri indirizzi strategici, qualche anno fa
EFA ha acquisito la distribuzione di Intesis,
un’aziendacheoperanel campodell’integra-
zionedei fieldbus per labuilding automation
e la domotica i cui prodotti ora sono più che
mai all’avanguardia dal momento che entro
la fine del 2015 le imprese sono obbligate ad
Audit energetici certificati: EFA offre tutta la
connettività, anche remotaverso imisuratori,
ad esempio attraverso eWON, e attraverso
l’integrazionedigatewayversoBacnetoKon-
nex. “Insomma la tecnologia c’è e quello che
si può fare è frutto della fantasia dei nostri in-
tegratori certificati” conclude Abela. “Sì, sono
tutti certificati in quanto, ad esempio, eWON
lo richiede inmodo specificoma anche EFA li
certifica. I nostri system integrator utilizzano
quasitutteletecnologieche
proponiamo:delrestosifidanodelnostroknow-how,delleno-
stre capacità tecniche, sanno che da noi pos-
sono avere non solo prodotti ma supporto,
servizio e assistenza”.
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EFA Automazione -
www.efa.itI fiori all’occhiello di EFA: Citect,
Ignition, eWON, Hakko, Kepware
Technologies eHMS Industrial Networks
“I nostri system integrator
utilizzano quasi tutte le
tecnologie che proponiamo: del
resto si fidano del nostro
know-how, delle nostre capacità
tecniche, sanno che da noi
possono avere non solo prodotti
ma supporto, servizio e
assistenza”
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