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GENNAIO-FEBBRAIO 2015

AUTOMAZIONE OGGI 378

64

AO

SPECIALE

I

n termini di generazione di dati critici, l’industria petrolifera e

del gas è simile a tutte le altre. I dati disponibili, se utilizzati in

modo opportuno, possono contribuire a migliorare il processo

decisionale, l’efficienza operativa e la ‘bottom line’. Il passo suc-

cessivo consiste nell’avere una visione più ampia di come i big

data e il cloud possano consentire di lavorare in modo più efficace

sia all’interno dell’azienda, sia oltre i suoi confini. Se prima queste tec-

nologie venivano utilizzate soprattutto in ambito esplorativo, oggi

le aziende le adottano, per esempio, per eseguire operazioni da re-

moto su pozzi e giacimenti che, gestiti digitalmente, forniscono tutti

i dati necessari per mantenere e migliorare i livelli di produttività con

l’impiego di meno personale. Storicamente, la gestione digitale di un

giacimento petrolifero consisteva nel sostituire il sistema di registra-

zione manuale con indicatori digitali e dispositivi di trasmissione per

tassi di produzione e pressioni, questo offriva una maggiore visibi-

lità su una vasta gamma di metriche di performance e una migliore

evidenza dei problemi. Nel nuovo mondo delle

reti aperte, poi, una consolle di comando centrale

dotata di cruscotti e software permette all’azienda

unmonitoraggio e una gestione digitale dei pozzi

e dei giacimenti che, oltre a essere semplificata, si

rivela anche più sicura, produttiva e conveniente.

In una ‘connected enterprise’ dove la rete, il cloud

e le piattaforme ‘mobile’ convergono, i produttori

di petrolioedi gas, i loro fornitori e i clienti possono

contare su una visione delle ‘operation’ unificata

e collaborativa. I big data consentono un monito-

raggio costante e un miglioramento del processo

in tempo reale, riducendo gli errori e diminuendo

le procedure più dispendiose, utilizzando meglio

e inmodo più produttivo il tempo degli operatori.

Sono proprio questi livelli più elevati di collabo-

razione che possono portare a una migliore pro-

duttività, a una maggiore innovazione e, infine, a

processi aziendali ottimizzati.

Un esempio chiarificatore

Nel settore dell’oil&gas l’invecchiamento della

forza lavoro rappresenta un problema tanto

quanto l’elevata competitività a livello globale

e le questioni ambientali. Gli asset devono poter

operare negli ambienti più difficili: l’impiego di reti

aperte, l’analisi dei big data e il cloud possono aiu-

tare gli operatori inmodi diversi a superare le sfide

più pressanti. La società M.G. Bryan Equipment

di Grand Prairie, in Texas, per esempio, ha imple-

mentatodelle soluzioni basate su cloudper gestire

meglio lapropria flottadi camionper leoperazioni

di ‘fracking’. La soluzione in uso offre connessioni Internet generiche

per tablet, PC e smartphone, così che gli utenti di Bryan possono pro-

teggere i dati di produzione dei camion e dei loro siti di perforazione.

Questo consente di avvisare gli operatori ogni volta che è necessario

cambiare, per esempio, i filtri dell’aria, evento che può ripetersi anche

ogni otto ore. In questo scenario, i sensori e gli altri dispositivi utiliz-

zati nel giacimento forniscono dati, tramite modelli di produzione in

tempo reale, al software centralizzato che coordina i relativi report e

i display di visualizzazione. Gli utenti possono utilizzare iPad e posta

elettronica per accedere al proprio veicolo, controllare i cruscotti dei

dati effettivi con i parametri aggiornati in tempo reale e persino av-

viare ordini immediati inerenti a servizi o forniture. Rockwell Automa-

tionutilizza tutte lenuove tecnologie adisposizione, incombinazione

con la sua esperienza nel settore, per supportare al meglio i clienti.

Rockwell Automation –

www.rockwellautomation.it

Beth Parkinson

I ‘big data’ aiutano

anche nel processo

Anche

nell’industria di

processo big data

e cloud offrono

notevoli

opportunità di

miglioramento;

livelli più elevati

di collaborazione,

per esempio,

consentono di

aumentare la

produttività