GENNAIO-FEBBRAIO 2015
AUTOMAZIONE OGGI 378
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AO
SPECIALE
I
n termini di generazione di dati critici, l’industria petrolifera e
del gas è simile a tutte le altre. I dati disponibili, se utilizzati in
modo opportuno, possono contribuire a migliorare il processo
decisionale, l’efficienza operativa e la ‘bottom line’. Il passo suc-
cessivo consiste nell’avere una visione più ampia di come i big
data e il cloud possano consentire di lavorare in modo più efficace
sia all’interno dell’azienda, sia oltre i suoi confini. Se prima queste tec-
nologie venivano utilizzate soprattutto in ambito esplorativo, oggi
le aziende le adottano, per esempio, per eseguire operazioni da re-
moto su pozzi e giacimenti che, gestiti digitalmente, forniscono tutti
i dati necessari per mantenere e migliorare i livelli di produttività con
l’impiego di meno personale. Storicamente, la gestione digitale di un
giacimento petrolifero consisteva nel sostituire il sistema di registra-
zione manuale con indicatori digitali e dispositivi di trasmissione per
tassi di produzione e pressioni, questo offriva una maggiore visibi-
lità su una vasta gamma di metriche di performance e una migliore
evidenza dei problemi. Nel nuovo mondo delle
reti aperte, poi, una consolle di comando centrale
dotata di cruscotti e software permette all’azienda
unmonitoraggio e una gestione digitale dei pozzi
e dei giacimenti che, oltre a essere semplificata, si
rivela anche più sicura, produttiva e conveniente.
In una ‘connected enterprise’ dove la rete, il cloud
e le piattaforme ‘mobile’ convergono, i produttori
di petrolioedi gas, i loro fornitori e i clienti possono
contare su una visione delle ‘operation’ unificata
e collaborativa. I big data consentono un monito-
raggio costante e un miglioramento del processo
in tempo reale, riducendo gli errori e diminuendo
le procedure più dispendiose, utilizzando meglio
e inmodo più produttivo il tempo degli operatori.
Sono proprio questi livelli più elevati di collabo-
razione che possono portare a una migliore pro-
duttività, a una maggiore innovazione e, infine, a
processi aziendali ottimizzati.
Un esempio chiarificatore
Nel settore dell’oil&gas l’invecchiamento della
forza lavoro rappresenta un problema tanto
quanto l’elevata competitività a livello globale
e le questioni ambientali. Gli asset devono poter
operare negli ambienti più difficili: l’impiego di reti
aperte, l’analisi dei big data e il cloud possono aiu-
tare gli operatori inmodi diversi a superare le sfide
più pressanti. La società M.G. Bryan Equipment
di Grand Prairie, in Texas, per esempio, ha imple-
mentatodelle soluzioni basate su cloudper gestire
meglio lapropria flottadi camionper leoperazioni
di ‘fracking’. La soluzione in uso offre connessioni Internet generiche
per tablet, PC e smartphone, così che gli utenti di Bryan possono pro-
teggere i dati di produzione dei camion e dei loro siti di perforazione.
Questo consente di avvisare gli operatori ogni volta che è necessario
cambiare, per esempio, i filtri dell’aria, evento che può ripetersi anche
ogni otto ore. In questo scenario, i sensori e gli altri dispositivi utiliz-
zati nel giacimento forniscono dati, tramite modelli di produzione in
tempo reale, al software centralizzato che coordina i relativi report e
i display di visualizzazione. Gli utenti possono utilizzare iPad e posta
elettronica per accedere al proprio veicolo, controllare i cruscotti dei
dati effettivi con i parametri aggiornati in tempo reale e persino av-
viare ordini immediati inerenti a servizi o forniture. Rockwell Automa-
tionutilizza tutte lenuove tecnologie adisposizione, incombinazione
con la sua esperienza nel settore, per supportare al meglio i clienti.
Rockwell Automation –
www.rockwellautomation.itBeth Parkinson
I ‘big data’ aiutano
anche nel processo
Anche
nell’industria di
processo big data
e cloud offrono
notevoli
opportunità di
miglioramento;
livelli più elevati
di collaborazione,
per esempio,
consentono di
aumentare la
produttività