GENNAIO-FEBBRAIO 2015
AUTOMAZIONE OGGI 378
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Sembrano trascorsi solo pochi anni, ma in realtà dobbiamo risalire
alla fine degli anni ‘80 per trovare i primi MMI – Man Machine Inter-
face, diventati poco dopo HMI – Human Machine Interface. In 25 anni
l’evoluzione di questi prodotti è stata fantastica, basti pensare che
all’inizio dovevamo accontentarci di display di pochi caratteri a 7 seg-
menti e di 2 o 4 tasti funzione. Il collegamento alle unità di controllo
tramite le interfacce RS232 o RS485 ha caratterizzato questi prodotti
fin dall’inizio, ma ormai parliamo di interfacciamento tramite rete
Ethernet. A livello di display da una quindicina d’anni sono stati ac-
cettati dal mercato i ‘touchscreen’, così temuti a fine anni ‘90 perché
ritenuti non adatti agli ambienti lavorativi e alle ‘dita’ degli operatori.
La grafica disponibile e le funzionalità operative sono anch’esse tal-
mente cresciute dal poter trasformare un HMI in un piccolo Scada.
In questo processo di cambiamento sono aumentate le dimensioni,
il numero di colori disponibili, la risoluzione grafica, la velocità di ri-
sposta... Oggi un HMI è un dispositivo molto complesso e potente
che offre all’operatore un pulpito di comando in grado di monitorare
e di interagire con il funzionamento della macchina. La nuova fron-
tiera è però rappresentata dalla possibilità di garantire una manuten-
zione remota dei macchinari dove è installato l’HMI. Questo significa
risparmio in costi di viaggio e diminuzione dei tempi di risposta e
intervento. Tutto ciò è stato possibile grazie alle nuove potenzialità
offerte dai processori, dall’evoluzione del software e dalla diffusione
delle tecnologie wireless. L’offerta oggi di prodotti HMI è veramente
ampia e completa e talmente sofisticata da trasformarli in veri e
propri sistemi di controllo integrati in cui, in aggiunta alla parte di
visualizzazione, c’è la parte di controllo e comando. Sono di fatto dei
veri e propri PLC dotati di moduli I/O e spesso di funzioni motion con-
trol. Una rivoluzione che ha visto crescere le possibilità applicative e
conseguentemente la diffusione degli HMI a livello industriale e non.
AUTOMATA
Automata, società del Gruppo Cannon, presenta la gamma di pan-
nelli HMI che comprende la serie S3, pannelli intelligenti ad alte
prestazioni e a basso consumo, con retroilluminazione a LED e tou-
chscreen di tipo resistivo che facilitano l’interfaccia uomo-macchina.
Il grande vantaggio di questi prodotti è la loro flessibilità di connes-
sione verso il campo. La serie di pannelli passivi F3, è la soluzione
Automata per la gamma di controllori F3, dotati di una speciale in-
terfaccia video attraverso la quale il cavo di alimentazione, le porte
USB, i segnali video e di controllo touchscreen sono incorporati in
un unico cavo DVI. Tutte le soluzioni HMI proposte sono di facile
utilizzo, intuitive per l’operatore, disponibili in un’ampia gamma di
display LCD di varie dimensioni. Inoltre grazie a WiRE (WinMachLite
Remote Emulator), software HMI che facilita e completa l’interazione
fra macchina e user, è possibile simulare, monitorare e gestire da
remoto i pannelli tramite una semplice connessione via modem o
Adsl, offrendo così sul mercato, differentemente da altri concorrenti,
una soluzione completa e personalizzata applicabile a svariati settori
industriali.
www.cannon-automata.comBARTEC
Il nuovissimo Bartec Agile X è il più sottile tablet PC industriale certi-
ficato Atex e UL appositamente costruito per essere utilizzato in am-
bienti difficili in ogni parte del mondo. Ormai è prassi comune per
qualsiasi operatore aver sempre più bisogno di accedere alle informa-
zioni e sistemi aziendali in qualsiasi momento e in ogni luogo: tramite
Wireless LAN e modulo LTE, Agile X permette il trasferimento dei dati
in tempo reale e connettività ininterrotta tra le persone in ambiente
con pericolo d’esplosione e l’ufficio. Pertanto, Agile X è il dispositivo
Evoluzione interfacce
uomo-macchina
AO
RASSEGNA
Roberto Maietti*, Alessandra Pelliconi
La grafica disponibile e le funzionalità operative dei nuovi touchscreen sono
talmente cresciute da poter trasformare un HMI in un piccolo Scada: in questo
processo di cambiamento sono aumentate le dimensioni, il numero di colori
disponibili, la risoluzione grafica, la velocità di risposta...
Fonte: www.pixabay.com