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GENNAIO-FEBBRAIO 2015

AUTOMAZIONE OGGI 378

68

AO

SPECIALE

S

ono ormai alcuni anni che i big data

rappresentano una delle tematiche più

interessanti e promettenti apparse nel

settore dell’Information Technology, ma

soltanto ora si comincia a comprendere

appieno il loro reale potenziale applicato alla trasfor-

mazione del business. Agli inizi, infatti, il ‘fenomeno

big’ data era connotato da un’estrema specializza-

zione, con casi d’uso esotici (vedi il noto caso della

catena americana Target -

www.forbes.com/sites/

kashmirhill/2012/02/16/how-target-figured-out-

a-teen-girl-was-pregnant-before-her-father-did

) e

spesso di dimensioni tali da risultare incommensu-

rabili con il business day-by-day (si pensi al recente

utilizzo dei big data in ottica di prevenzione crimine

- www.networkworld.com/article/2686051/big-data- business-intelligence/predicting-crime-with-big-data- welcome-to-minority-report-for-real.html ). Si avvertiv

a insomma

un’estrema specializzazione della loro applicazione che, se da un

lato ha contribuito a creare un ‘hype’ molto forte, dall’altro ne ha

probabilmente rallentato l’adozione.

A partire dal 2014 il proliferare di ‘use case’ specifici per i diversi

settori di applicazione ha costituito un’importante inversione di

tendenza: i big data si sono sempre più affermati come ciò per

cui erano nati, cioè un’opportunità per creare nuovo business e

creare un maggiore valore dai dati in possesso delle aziende. Al

contempo, la complessità iniziale percepita dal mondo IT è andata

scemando, man mano che le nuove infrastrutture a supporto dei

big data (di cui Hadoop è un esempio) hanno cominciato ad af-

fiancare, a buon diritto, i database relazionali in un numero sempre

maggiore di processi di analisi.

I big data…non più ‘big’

L’esplosione dei dati provenienti da dispositivi embedded, ‘ap-

pliance’ e sensori, la cosiddetta Internet of Things, sta generando

un massiccio cambiamento anche e soprattutto nel settore della

‘industrial automation’. La disponibilità di dati in realtime prove-

nienti, per esempio, dagli apparati di ‘manufacturing’ è destinata

a rappresentare un importante fattore di trasformazione, aggiun-

gendo all’analisi dei dati consolidati quella dei dati in realtime, con

l’applicazione di modelli predittivi in grado di attuare una conti-

nua ottimizzazione del processo. Non a caso, il governo tedesco

ha recentemente lanciato l’iniziativa Industry 4.0

( www.bmbf.de/ en/19955.php ) de

finendo la convergenza tra mondi virtuali e reali

e l’integrazione della produzione con servizi di business ad alta

qualità come una ‘quarta rivoluzione industriale’.

Ciò che emerge da un punto di vista complessivo è che i big data

stanno lentamente perdendo l’aggettivo ‘big’ iniziale con cui sono

nati, per approdare finalmente alla definizione di dati ‘a tutto

tondo’, non più e non solo caratterizzati da volumi elevati, elevata

variabilità o velocità, ma piuttosto dati da integrare, qualitativa-

mente sani, che aggiungono valore ai dati tradizionali. Valore che

inmolti casi è di tutto rilievo e così elevato da spingere gli analisti di

mercato a definire i dati come la ‘nuova valuta’ (

www-01.ibm.com/

common/ssi/cgi-bin/ssialias?infotype=PM&subtype=BK&htmlfid=TS

M03017USEN#loaded

).

Un esempio applicativo

Esempi di come i big data riescano a inserirsi in un contesto azien-

dale per creare nuovo valore di business sono ben documentati

per ogni settore, ma è proprio in ambito industriale che troviamo

alcuni esplicativi, casi d’uso in cui è chiaro il valore aggiunto dall’in-

tegrazione dei dati provenienti dalla Internet of Things. Ne è un

chiaro esempio un recente progetto di smart grid portato a termine

da IBM per una nota utility italiana.

L’uso dei cosiddetti smart meter è pervasivo nei sistemi di rete delle

aziende di questo tipo, che sono ora focalizzate nello sfruttare im-

Walter Aglietti

I big data inseriti in un contesto aziendale possono creare nuovo valore di

business come dimostrano alcuni progetti portati avanti da IBM

I dati come

‘nuova moneta’