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GENNAIO-FEBBRAIO 2015

AUTOMAZIONE OGGI 378

62

AO

SPECIALE

P

uò sembrare scontato: gli operatori del settore oil&gas

farebbero di tutto pur di evitare il guasto di un disposi-

tivo che valemilioni di euro in danni, riparazioni e down-

time nonprogrammati. Eppure, dati allamano a indicare

l’imminenza di un guasto, molti operatori e aziende

finiscono per ignorare il problema, piuttosto che ritenere di poter

prevenire danni ai dispositivi e congelare i costi di riparazione, se si

agisce per tempo. La tecnologia che indica a un operatore quando

e come agire, esiste tuttora: richiede di fare affidamento sui dati e

di intervenire inmaniera proattiva, inmodo da bloccare il problema

prima che si verifichi. Ma questo richiede un cambio di mentalità…

Se la manutenzione è ‘intelligente’

Ecco qualcosa che sicuramente avrete già visto in passato: una mo-

difica quasi impercettibile, che anche il più esperto degli operatori

non riesce a cogliere, ha luogo nelle vibrazioni di una turbina a gas.

Persino le letture fornite dai sensori sulla macchina non sembrano

poi così fuori dall’ordinario. È in quel momento che avere già in es-

sere una soluzione per l’analisi predittiva permette di preservare le

operazioni da danni irreparabili. Senza l’ausilio di una soluzione di

analisi predittiva l’operatore in questione verrà a sapere troppo tardi

che la piccola variazione nelle vibrazioni proveniva da una scheggia

nella pala di una grossa turbina. Le ‘operation’, come pure il business

possono proseguire come al solito per un limitato periodo di tempo,

anche con una pala scheggiata: ma ben presto il pezzo potrebbe

rompersi, fluttuando a elevata velocità all’interno della turbina, fino

a danneggiare le altre lame e l’intera turbina. A questo punto, l’a-

zienda si troverà a dover fronteggiare costi di riparazione elevati e

una perdita di produttività consistente, dovuta al fermomacchina e

all’attesa del riavvio dell’impianto. È questo uno scenario fin troppo

frequente nel mondo reale. Una soluzione software per l’analisi pre-

dittiva avrebbe permesso di cogliere l’anomalia iniziale settimane

o mesi prima del verificarsi dell’evento: tutto questo grazie all’a-

nalisi retroattiva dei pattern di funzionamento dell’impianto, che

vengono comparati con modelli operativi di base (SBM Similarity-

based Modeling), tramite i dati raccolti con i sistemi di diagnostica

avanzata. Essere in grado di localizzare dove si sviluppa esattamente

l’anomalia permette agli operatori di pianificare i fermi macchina e

di minimizzare i costi relativi alla perdita di produttività; in tal modo,

èmolto più semplice effettuare una sostituzione di un piccolo com-

ponente, piuttosto che essere costretti a fermare l’intero impianto e

la produzione. Il passaggio dalla costosamanutenzione reattiva alla

manutenzione pianificata e proattiva, da cui consegue maggiore

affidabilità dei dispositivi, maggiore disponibilità degli asset e più

efficienza e produttività per l’intera azienda, è il modo più semplice

per gli operatori per generare maggiore valore.

La tecnologia comparativa dei modelli operativi di base (SBM), che

oggi rappresenta lo standard in termini di analisi predittiva dei di-

spositivi nel settore oil&gas, permette agli operatori di individuare

le anomalie e fornisce una scala di priorità e funzionalità diagno-

stiche basate sui dati storici ottenuti da migliaia di ore di funziona-

mento delle macchine e da altrettanti guasti. I pattern dei guasti

Simona Del Grande

Il passaggio da una manutenzione di tipo reattivo a una di tipo

proattivo, reso possibile dalla disponibilità di ‘dati intelligenti’,

rappresenta il futuro della produttività nell’ambito

dell’industria dell’oil&gas

Dati ‘intelligenti’

e analisi predittiva

Una soluzione per l’analisi

predittiva permette

di preservare le operazioni

da danni irreparabili