NOVEMBRE-DICEMBRE 2014
AUTOMAZIONE OGGI 377
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“S
ecuring the future”,
questo il titolo della
seconda edizione dei
Techdays, i seminari
itineranti di un giorno
organizzati da Avnet Memec in tutta
Europa, che quest’anno ha toccato Mi-
lano a fine ottobre e che si concluderà in
Olanda il prossimo febbraio. Cyber secu-
rity e sicurezza dei dati, dunque, ma anche
difesa della proprietà intellettuale (PI),
anticontraffazione, anticlonazione…: tutti
argomenti d’importanza crescente data
la diffusione esponenziale dei nuovi pro-
dotti collegati all’Internet of Things, sem-
pre più aperti e interconnessi. “Possiamo
definire l’Industrial IoT come la ‘seconda
rivoluzione’ del mondo delle telecomu-
nicazioni” ha esordito Philippe Frémont,
vice presidente di Avnet Memec, aprendo
i lavori. “In passato la connessione in rete
per le persone era un ‘lusso’, oggi invece
questo mercato è ormai saturo; il mondo
della connessione delle ‘cose’, invece, che
era appannaggio solo dellemacchine high
end, oggi è un business in forte espansione
dove i costi si sono notevolmente ridotti
abbattendo qualsiasi barriera. Siamo arri-
vati così a parlare di Internet of Everything,
un universo nato negli anni ’90, che vede
connessi in rete 6 miliardi di persone, e si
è evoluto dal 1995 arrivando a un primo
‘boom’ con la connessione di data center
e cloud computing e sta vivendo dal 2005
un secondo ‘boom’, con le connessioni a
basso costo e bassa potenza dell’m2m e
dell’IoT che arriveranno a coinvolgere 50
miliardi di ‘cose’”.
Rischi e opportunità
L’IoT porta indubbiamente con sé molte
opportunità, ma aumenta anche i ‘fattori di
rischio’ sul fronte della tutela dei dati, per-
ché inunmondodi connessioni semprepiù
fitte verso l’esterno, emergono anche peri-
colose fragilità dal punto di vista della sicu-
rezza: “Si pensi allo spazzolino, connesso ai
cellulari via Bluetooth, che Oral B ha recen-
tementemesso in commercio e ai problemi
di protezione dei dati e di privacy che esso
comporta…” ha illustrato Frémont. “La
diffusione e la pervasività degli oggetti IoT
nella vita quotidiana non deve portare a
sottostimare la sicurezza neanche dei pro-
dotti più semplici, cui spesso fanno capo
funzioni vitali. La tutela dei dati dell’utente
deve essere affrontata con prodotti e tec-
nologie specifici e standard dedicati”. Si
pensi poi alle reti IoT, dove gli oggetti con-
nessi diventano ‘abilitatori’ di nuovi servizi
a valore aggiunto che le aziende possono
offrire secondo unmodello di business che
Apple per prima ci ha insegnato ad appli-
care, un modello basato sull’aggiunta pro-
gressiva di ‘accessori’. “Su soluzioni diciamo
‘di base’ diventa infatti possibile costruire
via via applicazioni nuove, disponibili ap-
punto via app, fonti di nuovi ricavi; da qui
anche l’incremento esponenziale degli in-
vestimenti che le aziende riservano al soft-
ware” ha proseguito Frémont. “Oggi il 70%
degli ingegneri impiegati nelle aziende di
elettronica èdedicato allo sviluppodi appli-
cativi. Sono tutti investimenti il cui ritorno
risulta nullo se non si adottano efficaci si-
stemi di tutela della proprietà intellettuale
e dei brevetti, aprendo un altro importante
fronte del più ampio tema della sicurezza”
ha continuato Frémont. “I pericoli legati
alla contraffazione stanno condizionando
profondamente i modelli di business degli
OEM. Si pensi che questo mercato in Italia
movimenta qualcosa come 6,9 miliardi di
dollari all’anno e il 5-7% del totale, ben 169
milioni di dollari, riguarda la contraffazione
Sicurezza: i tanti ‘volti’
Al centro del secondo ciclo dei Techdays di Avnet Memec, approdati
a Milano lo scorso ottobre, il tema ‘caldo’ della sicurezza declinata nei
suoi mille aspetti: protezione dei dati e privacy, anticontraffazione e PI
AO
ATTUALITA’
Ilaria De Poli
Il titolo della seconda edizione
dei Techdays, i seminari itineranti
di un giorno organizzati da Avnet
Memec approdati quest’anno
a Milano a fine ottobre, era ‘Securing
the future’