LUGLIO-AGOSTO 2014
AUTOMAZIONE OGGI 374
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AO
Rfid
O
RI Martin è un’acciaieria moderna
e dinamica, che si dedica alla
produzione di acciai speciali per
il settore automobilistico e per
l’industria meccanica in generale,
con una consolidata esperienza di oltre 80 anni
di attività. L’azienda ha costruito e continua a basare il suo suc-
cesso su alcuni ‘pilastri’: qualità del prodotto, ottenuta attraverso
investimenti continui negli impianti e attività di addestramento
e formazione dei dipendenti; flessibilità e affidabilità del servizio,
garantita dall’elevata verticalizzazione delle lavorazioni, che ven-
gonoeseguite internamente; soddisfazionedei clienti, perseguita
attraverso lo sviluppo di acciaio di qualità nuova e/o personaliz-
zato sulla base delle esigenze del cliente; infine, attenzione alla
salute e alla sicurezza del personale sui luoghi di lavoro e sensi-
bilità ambientale, esplicate con il rispetto delle leggi vigenti e un
miglioramento continuo delle prestazioni. L’azienda appartiene
all’omonimo gruppo, di cui fanno parte altre otto società per un
fatturato complessivo annuo pari a 414 milioni di euro (2013), di
cui circa il 40% si deve all’export. E proprio su questa scia si inseri-
sce il progetto di automazione e controllo tramite tecnologia Rfid
delle fasi successive alla produzione del tondo in rotoli laminato a
caldo presso lo stabilimento di Brescia.
Le aspettative
Come abbiamo visto, la produzione di ORI Martin è flessibile e si
adatta alle specifiche esigenze dei clienti. L’azienda produce più
di 200 diverse qualità di acciaio che, attraverso
il processo di laminazione a caldo, vengono
trasformate in tondo in rotoli di vari diametri,
dai 5,5 mm ai 42 mm. In funzione del diametro
il prodotto viene fabbricato su due linee di pro-
duzione: ‘linea vergella’ per i diametri piccoli e
‘linea bordione’ per i diametri maggiori. Al ter-
mine della laminazione i rotoli, o matasse, ven-
gono trasferiti su delle bilancelle, ossia appositi
ganci appesi a una catena, per essere trasferiti
alle successive postazioni di lavoro. In tutte le
fasi del processo di produzione è fondamentale
mantenere la separazionedei rotoli appartenenti
a lotti differenti e tracciare ogni singolo rotolo. In
passato, la tracciabilità di ogni rotolo era affidata
a un numero progressivo assegnato a ogni bi-
lancella, in modo da identificare e associare, in
fase di carico dellamatassa, la relativa corrispon-
denza: l’operazione era svolta manualmente,
quindi suscettibile di potenziali errori da parte
dell’operatore. Altra peculiarità del processo è
la discontinuità tra i tempi di produzione e quelli di scarico del
rotolo a fine linea: vi sono tempi di attesa variabili prima dello
scarico dei rotoli dalle bilancelle. Come gestire con efficienza un
simile processo, reso complesso anche dalle elevate temperature
(circa 500 °C) dei rotoli laminati a caldo che vengono caricati e tra-
sportati sulle bilancelle? La soluzione è arrivata con la tecnologia
ed è operativa in ORI Martin dal 2008. È consistita nell’automa-
tizzazione delle fasi di avanzamento della lavorazione dei rotoli
sulle bilancelle, grazie a sei punti di identificazione e controllo au-
tomatico dei rotoli lungo il percorso: i tag Rfid sono apposti alle
bilancelle, associando il codice identificativo del rotolo al codice
del tag Rfid, quindi alla bilancella a cui il tag si riferisce. In questo
modo, è possibile rilevare il passaggio della bilancella, quindi del
rotolo appeso a essa, monitorandone l’avanzamento.
Le tappe operative del processo
Se si considera nello specifico il work-flow della soluzione com-
pleta lungo la catena del laminatoio, il primo punto che si incon-
tra è quello di carico dei rotoli. Nei due punti di carico, alle fine
delle due linee di produzione dei rotoli, un robot, gestito da un
sistema automatico con PLC, posiziona il rotolo ancora caldo,
Rfid a garanzia
della qualità
Quando la siderurgia
di qualità incontra
l’innovazione di
processo tramite
tecnologia Rfid il
successo è assicurato:
lo dimostra il caso di
ORI Martin
di
Paola Visentin
ORI Martin, attiva e
dinamica acciaieria, ha
adottato la tecnologia
Rfid per lo stabilimento di
Brescia
