MAGGIO 2014
AUTOMAZIONE OGGI 372
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cupero dell’energia originata dai locomotori
in frenata, comepropone fra gli altri Siemens,
costituisce solo una delle vie perseguibili per
ottimizzare la rete.
Un altro fronte sul quale intervenire, a be-
neficio di tutti noi viaggiatori, è quello dei
servizi, in quanto per incentivare l’utilizzo
dei mezzi di trasporto pubblici è fondamen-
tale aumentare la customer satisfaction: “In
Inghilterra puntano molto sui servizi, anche
perché sono presenti più competitor che si
contendono tratte e passeggeri e se un ser-
vizio non raggiunge un livello soddisfacente,
il treno può anche venire soppresso dalle au-
torità, con conseguenti perdite di guadagno
dapartedelle societàoperatrici”haosservato
Tiziano Modotti di Eurotech. “La nostra solu-
zione, basata su sistemi cloud e IoT, consente
per esempio di verificare lo stato dei servizi
di toilette a bordo treno, rilevando eventuali
guasti e di programmare le operazioni di ma-
nutenzione. Prevede infatti il momento in cui
si può verificare un’interruzione del servizio
in rapporto al luogo dove si troverà allora il
treno, permettendo all’operatore di scegliere
il momento migliore per intervenire ed ef-
fettuare la riparazione in modo da evitare di
incorrere in probabili sanzioni”.
Altrettanto importanti, nonché fonti di ri-
sparmio, sono le soluzioni di manutenzione
applicabili al materiale rotabile, ossia binari,
scambi ecc., o ai convogli. Ne sono un esem-
pio quelle presentate durante la manifesta-
zione torinese da Jaquet Technology Group
per i motori diesel o da Vossloh Cogifer per
gli scambi. Vengono qui impiegati svariati
sensori (anche più di trenta per scambio)
in grado di rilevare i più diversi parametri,
dalla temperatura all’umidità alle vibrazioni,
per verificare lo stato di usura dei materiali e
quando e come intervenire per garantire la
sicurezza, prevenire incidenti, mantenere al
meglio le strutture e assicurare il servizio mi-
gliorando i tempi di percorrenza. Lemoderne
tecnologie consentono anche di intervenire
sulle tratte, per esempio per la molatura dei
binari, senza bloccare il traffico.
Ultimi ma di assoluta importanza sono poi
i sistemi di gestione a monte dell’infrastrut-
tura, di segnalamentoeallarme, di comunica-
zione fra le stazioni e di controllo da remoto
del traffico ecc. All’avanguardia per i sistemi
di segnalamento anche stradali, Pilz ha già
realizzato in diversi Paesi europei, come
Germania e Svizzera, soluzioni efficaci per il
ferroviario, per esempio per il controllo dei
passaggi a livello non presidiati. “La nostra
casa madre offre da tempo soluzioni per il
mondo ferroviario, anche perché dispone
delle competenze interne necessarie per
ottenere con relativa rapidità le certifica-
zioni necessarie a operare nel settore. Come
filiale italiana ci stiamo avvicinando solo in
quest’ultimo periodo al settore” ha rivelato
Luca Bogo di Pilz Italia. “Il fatto di aver con-
cluso una partnership in esclusiva con Jam-
pel relativa proprio a questo ambito non fa
che confermare il nostro interesse. Jampel
ha una struttura dedicata, che si occupa spe-
cificatamente di progetti per il ferroviario,
offrendo prodotti ad hoc complementari ai
nostri”. E l’interesse per il comparto da parte
dei player provenienti dal manifatturiero è
testimoniato anche da Nicola Villani di Hart-
ing: “I progetti non mancano e quando le
commesse partono, anche i numeri ci sono:
noi stiamo oggi raccogliendo i frutti degli in-
vestimenti compiuti in passato”.
Dove stiamo andando?
Dopo le infrastruttureper l’AltaVelocità, tocca
ora al trasporto locale occupare le agende di
molti Paesi europei, Italia compresa: gli in-
vestimenti sono orientati al potenziamento
delle infrastrutture ferroviarie urbane, per
migliorare la mobilità cittadina, proteggere
l’ambiente e ridurre le emissioni di anidride
carbonica. Tutto questo si sta traducendo in
Italia nella creazione di nuove reti metropo-
litane e tranvie o nell’ampliamento di reti già
esistenti. La tendenza è confermata dall’e-
lenco delle opere infrastrutturali strategiche
realizzate nell’ultimo anno: risultano stanziati
172milioni di euro per la Linea M4 di Milano,
300 milioni per la Linea C di Roma, 195 mi-
lioni per la Linea 1 di Napoli, 55 milioni per
parte della linea ferroviaria Rho-Monza, oltre
a un miliardo destinato alla manutenzione e
gestione della RFI-Rete Ferroviaria Italiana.
A livello di mercato, nel 2012 l’Italia ha visto
nascere il primo operatore privato attivo
a livello europeo per l’Alta Velocità, NTV-
Nuovo Trasporti Viaggiatori, che ha chiuso il
2013 con 6,2 milioni di viaggiatori e oltre 17
mila treni-viaggio (fonte NTV). Per quanto ri-
guarda invece il Gruppo Ferrovie dello Stato
Italiane, il piano industriale 2014-2017 recen-
temente approvatoprevede investimenti per
24 miliardi di euro in 4 anni, di cui circa 8,5
in autofinanziamento. Il piano è fortemente
orientato al Trasporto Pubblico Locale, a una
più efficace integrazione ferro/gomma e alla
messa a punto di nuovi modelli di offerta da
sottoporre alle Regioni. Il piano arriva in uno
scenario macro-economico che lascia intra-
vedere i primi deboli segnali di ripresa e offre
oggettive opportunità sia per il Paese (con
Expo 2015), sia per il Gruppo (fonte FS).
Il Piano Nazionale della Logistica, infine, che
contiene le linee guida fino al 2020, propone
una serie di azioni tese alla riduzione delle
inefficienze e al rilancio della competitività
delle imprese, nonché alla creazione di una
visione strategica complessiva del sistema
dei trasporti. Insiste, tra l’altro, sull’importanza
dell’intermodalità e sulla necessità di confer-
mare i progetti TEN-T che ‘ancorano’ l’Italia
all’Europa. Unitamente ai corridoi è necessa-
rio realizzare connessioni stradali e ferroviarie
traporti, interporti e aeroporti e collegamenti
trasversali fra i corridoi stessi. Secondo il
Piano Nazionale il potenziamento del si-
stema ferroviario e il trasferimento di quote
di trafficodalla strada al binarioporterebbero
vantaggi dal puntodi vista ambientaleedella
sicurezza, creando nuove opportunità di svi-
luppo per l’industria ferroviaria.
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